28 ★ Tutto è al suo posto adesso

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Nota : Non ho avuto il tempio di revisionarlo, perciò scusate per gli errori.

Con la fronte imperlata di sudore e la spalla fasciata tiro un pugno sul fianco di Ink

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Con la fronte imperlata di sudore e la spalla fasciata tiro un pugno sul fianco di Ink. Trattenendo un respiro, con mia sorpresa facendo mezzo giro intorno a me riesce a colpirmi il retro delle ginocchia con un piede, che deboli mi lasciano cadere in ginocchio.

Sbuffando con una gamba tesa ed una piegata sotto di me, giro su me stessa colpendolo alle caviglie e facendolo cadere sulla schiena. Cogliendo il suo stato di confusione gli salgo sulle gambe a cavalcioni, colpendolo subito dopo sulla guancia.

«Vaffanculo» Borbotta ribaltandoci. Con la situazione a suo favore e il mio infortunio avvicinandosi alla mia spalla infila due dita nella ferita. I punti saltano e la garza sopra inizia a sporcarsi di sangue.

E siamo già a tre volte che succede.

I nostri nasi per la posizione si sfiorano.
«Sei un bastardo» Sibilo agganciando le gambe attorno ai suoi fianchi. Utilizzando la posizione posando i talloni sulle sue natiche lo spingo in avanti, e nelle stesso istante mettendo le braccia tra i nostri due corpi gli colpisco le palle con le mani unite in un grosso pugno «Mai io sono peggio di te fratello»

Spalancando la bocca rotola via da me. Tenendosi la zona dolorante con entrambe le mani chiude gli occhi e fa grossi respiri
«Vuoi per caso togliermi la possibilità di mettere al mondo dei figli?»

Ghignando mi alzo da terra «E tu farmi soffocare da Doc con un tubo per le trasfusioni?» Tenendomi la spalla mi siedo sulla panca della palestra

«Sei melodrammatica» Dice una volta ripreso dal duro colpo e prendendomi dalle mani la bottiglia d'acqua. Alzando la testa e tirandomi i capelli appiccicosi dietro le orecchie mi osservo nell'ampio specchio davanti a noi.

È passata una settimana e mezza da quando ho ucciso mio padre e dal quel momento molte cose sono cambiate. Io, in primis, non mi sento più quella di prima. Ora mi sento forte, potente e libera. Non passa giorno in cui le mie labbra non sono stese in un sorriso e i miei occhi brillano di felicità.

Tutto è al suo posto adesso.

Ho un ragazzo bellissimo e che mi ama più di qualunque altra cosa. Una famiglia allargata. Dei fratelli che mi proteggono a spada tratta e un posto da chiamare casa.

Chi l'avrebbe mai detto che un gruppo di motociclisti tatuati, facenti parte di un club chiamato Hells Angels sarebbe stato il mio futuro?

«E tu un coglione con le palle gonfie» Ribatto alzandomi dalla panca per colpirlo sulla guancia con un pugno. Sputando sangue Ink mi guarda male «Sei pronto per un altro round?»

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Dolorante raggiungo Killer, che dandomi le spalle se ne sta seduto sullo sgabello al bancone con una birra in mano. Circondolo con le mie braccia poso la testa sulla sua ampia schiena. Sospirando lascio che l'odore di pelle ed olio che emana mi accarezzi l'olfatto «Sono stanca» Borbotto a fatica e con gli occhi chiusi.

𝐊𝐈𝐋𝐋𝐄𝐑 - 𝐇𝐞𝐥𝐥𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬 𝐌𝐂 #𝟏 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora