𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 • ʟɪʙʀᴏ ᴜɴᴏ •
Il passato non si può dimenticare, non importa con quanta volontà le persone si impegnino ad andare avanti per far svanire i ricordi della propria mente, il passato non svanisce, mai.
Soprattutto quando il passato poss...
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Un giorno ci fu un'esplosione...uno scoppio che diede vita ad una guerra.
«Ci stanno attaccando!»
Un giorno ci fu un'esplosione...uno scoppio che portò una città alla morte
«Abbiamo finito le munizioni cazzo!»
Un giorno ci fu un'esplosione...uno scoppio che trascinò con sé dolore e caos
«Ink porta al sicuro Corvina!»
Un giorno ci fu un'esplosione...uno scoppio in grado di separare anche le famiglie più unite
«Porca puttana sono troppi!»
Un giorno ci fu un'esplosione...uno scoppio di chiodi e rottami
«Non me ne frega, io rimango qui a proteggere il mio club e la mia famiglia! Tu invece vattene e porta con te Corvina! Non mi importa dove ma portarla al sicuro cazzo!»
E poi arrivò un'altra esplosione....la fine.
«Lo farò Presidente. Sarò il tuo protettore Corvina»
Tre mesi dopo :
Ansia. Per tutta la vita ho provato ansia, mentre mangiavo, mentre dormivo tra le braccia di Mike, mentre mi facevo la doccia e mentre guardavo la TV
Mai, neanche una volta prima di incontrare Killer l'ansia mi ha lasciata in pace.
Ma poi dopo Killer e il club l'ansia è sparita definitivamente, niente vertigini, niente svenimenti, nessun tremore o sensazione di soffocamento
Ero tornata ad essere normale, viva.
La cosa è durata per mesi fino a quando dopo la notte più bella della mia vita tutto è precipitato alla velocità della luce facendomi volare giù nell'oblio e cadere in un profondo pozzo di tristezza e ansia perenne
Quel giorno, che doveva essere il più bello della mia vita, si è rivelato il peggiore.
Di quel pomeriggio ricordo tutto, le finestre che vanno in frantumi, la lama di vetro che affonda nella mia carne, le urla di rabbia dei ragazzi, e quelle impaurite di Killer, ricordo anche le braccia di qualcuno accogliermi, il buio che mi circonda e il caos che mi fa da sottofondo, il cuore che mi batte forte e poi Killer che dice ad Ink di portarmi via,
Ogni singola cosa vissuta e provata quel tempo di tre mesi fa è inciso sulla mia pelle con una grande cicatrice che mi perseguita ogni qualvolta mi guardo allo specchio oppure mi tocco il ventre
Mentre ci penso istintivamente mi porto una mano sullo stomaco e piango. Le lacrime mi rigano le guance e la bocca prima di cadere sulle coperte del letto che abbandono solo quando le mie necessità lo richiedono
Con lo sguardo vacuo osservo fuori dalla finestra aperta gli uccelli che liberi volano verso una nuova meta, li osservo e mi chiedo
Perché loro sono liberi e io no? Cos'ho fatto di male per meritarmi così tanto dolore?