La nostra storia inizia nel 2003, quando una donna, Rosa e un uomo, Siro, s'incontrano.
Quale fortuito caso avesse voluto questa convergenza non ci è dato sapere. Ma quante storie cominciano con un sorriso, con un abbraccio, con la fatalità di rivedersi nello stesso luogo e alla stessa ora! Sbocciano sotto una pioggerellina di amore ed entusiasmo, di quelle che tamburellano sul cuore e lo gonfiano di sentimento, per poi precipitare i protagonisti nel baratro della disperazione.
E ciò che era stato scambiato per gradevole acquerugiola in un giorno di sole, si trasforma presto in nuvoloni neri e maltempo, come se un vento dispettoso si fosse messo a soffiare troppo forte alle nostre spalle.
All'inizio si è spinti dall'attrazione fisica. Gli occhi sono il primo senso a cogliere qualcosa che viene giudicato interessante. Tutto il resto viene da sé. Le percezioni del momento, le sensazioni ingannevoli, una nuova passione ed emozioni per cui un giorno, forse non troppo lontano, si sarà costretti a pentirsi.
Dopotutto l'uomo spesso crede in quello in cui vuole credere, finché la lastra granitica della realtà è così evidente da non poterla più ignorare.
Non sono nemmeno, come si potrebbe pensare, errori di valutazione di gioventù. Sono gli stessi che si
compiono sempre.
La differenza è che da giovani ci si può permettere di sbagliare, senza che questo procuri troppi danni e si hanno spesso altri tentativi. Da adulti invece il disastro che ne deriva è più complesso e si estende a macchia d'olio, soprattutto se ci sono di mezzo dei figli.
Le rovine della casa che si era costruita insieme non si possono sparpagliare per tutto il giardino o nascondere sotto le siepi. Eppure una soluzione va trovata e nell'egoismo della coppia in guerra qualcuno che ne fa le spese, a torto o a ragione, c'è sempre.
La gente pensa di poter trovare con le proprie mani l'equilibrio, la formula giusta, l'anima gemella, ma non si rende conto che tutto questo non esiste. I rapporti non sono mai l'oasi felice scovata da qualche parte nel deserto, grazie a particolari doti di rabdomanzia o a colpi di fortuna. Il deserto è tutt'intorno e la sabbia scivola prima o poi sotto qualunque tenda, se si va avanti a pensare che dipenda dai meriti, da qualità speciali o dalle favorevoli congiunzioni degli astri.
La verità è che se all'interno di un rapporto non c'è Dio a tenere per mano gli innamorati, stando in mezzo a loro, la relazione è destinata a sfaldarsi
col tempo, a ingrigire, a non corrispondere più ai desideri dei singoli e gli spifferi della porta attraverso
cui uscire si fanno sempre più suadenti. Oppure, se non si ha il coraggio di prendere una decisione così drastica come la fuga, basta piazzare una facciata di cartone, ben dipinta e senza imperfezioni evidenti, davanti alle macerie di quella che anni addietro sembrava una reggia.
Sì, perché, come diceva Sartre, l'inferno sono gli altri. Hanno il potere di togliere spazio e aria, di soffocare, di rendere il mondo un posto angusto e sgradevole. Persino coloro di cui si pensava non si
potesse mai fare a meno.
Le prospettive di un tempo vanno in fumo. Ciò che gli occhi vedevano come oro ci si accorge che arrugginisce. Sfiorisce, invecchia, si modifica fino a irritare. Si esprime, al cambiare dinamico dei contesti della vita, in modi del tutto differenti e ci si giustifica dicendo che i sentimenti sono fioriti in
altre e diverse condizioni.
L'amore è un animale ingovernabile e prima o poi si toglie sempre la soddisfazione di mordere la mano
che lo alimenta. Nessuno può prevederlo, perché oltretutto è cieco, delicato e si ammala facilmente.
Nemmeno Rosa e Siro ci avevano pensato all'epoca, ma non diamogli contro poiché, come detto, è un
errore difficile da non commettere e quando un errore è così diffuso, diventa natura e non più responsabilità isolata. Semmai quello che gli si potrebbe imputare è la scarsa pianificazione e il limitato senso di prospettiva, ma anche in questo caso sono elementi così razionali, che mal si sposano con il
trasporto emozionale e la fiabesca intensità dei sentimenti all'inizio di una storia.
L'amore non andrebbe mai ponderato, perché la donna si offende di fronte a qualsiasi calcolo matematico e in fondo l'uomo se ne frega.
Questa coppia, come tante, è nata sulle ali del tentativo, libera e senza troppi pensieri. Sono stati insieme per mesi, si suppone i primi bellissimi tempi di una scoperta reciproca piena di novità.
Hanno viaggiato tanto, si sono amati, si sono conosciuti sempre meglio e in men che non si dica una nuova vita si è accesa nel grembo di Rosa.
Cose che capitano. Non si erano ancora sposati, certo. Ma contavano sulle loro forze più che mai e avevano energia da vendere. C'erano tutti i presupposti perché la loro relazione andasse a gonfie vele.
Nessuno pensava a un eventuale naufragio.
Quando il Titanic salpò da Southampton, qualcuno era forse stato sfiorato dall'idea di un imminente, colossale fallimento?
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IN VITRO VERITAS
Ficción GeneralLa superficie riflettente mostra il volto sotto la maschera, perché in vitro veritas