19. Grazie a Felix

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(Smut)

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(Smut)

<<Oggi pomeriggio andiamo a fare un escursione con una guida. Ci porta fino in alto all montagna e poi in cima ci sono delle cascine dove possiamo mangiare e dormire, poi scendiamo domani mattina>>
Comunica Felix mentre stanno pranzando, gli altri annuiscono e una volta finito di mangiare si preparano per andare.
La guida è un signore della zona sulla settantina, molto gentile che racconta ai ragazzi un sacco di cose mentre camminano. Jeongin respira pesantemente e si accascia a terra <<Mi scusi ma come fa a parlare e camminare, io sto per collassare>> il signore ride e spiega che fa quella strada ogni giorno da trent'anni. Jeongin fa finta di svenire e Chan gli si abbassa accanto per prenderlo in braccio. Il piccolo accetta e si fa portare sulla schiena dal suo hyung. Il viaggio prosegue e Minho vorrebbe picchiare Felix per aver organizzato questa gita. Oggi non era la sua giornata, perché era già la seconda volta che lo malediceva.
Sospira e si lascia cadere a terra quando vede la piccola casetta davanti ai suoi occhi <<Grazie>> urla guardando il cielo e gli altri si buttano a terra ridendo insieme a lui.
Il signore lascia le chiavi a Felix e gli spiega che l'ultima funivia parte fra 45 minuti e poi ripartiva la mattina dopo alle dieci. Il ragazzo annuisce e si gira verso i suoi amici con un sorriso compiaciuto.
<<Molto bene, che ne dite si giocare un po'?>> Minho lo guarda male e striscia fino alla capanna, stava morendo di freddo ed era stanchissimo <<Io mi prendo cinque minuti di calore>> dice sperando che dentro ci sia il riscaldamento.
Felix e Chan si sorridono e passano al livello successivo del loro piano. Iniziano a giocare con la neve e dopo dieci minuti Chan si avvicina a Jisung <<Quokka che ne dici di portarmi un bel tè caldo?>> il piu piccolo lo guarda e mette il broncio, Chan sa già che non rifiuterà mai il suo hyung. Infatti lo vede allontanari ed entrare nella casetta di legno senza notare Felix che gli correva dietro. Una volta dentro Jisung si guarda intorno e nota l'interno molto carino della casetta. Si gira di scatto quando sente un forte tonfo dietro di lui e capisce immediatamente costa stava succedendo. Vede Minho alzarsi dal divano e scattare verso la porta, ma era ormai troppo tardi. Sentono le risate dei loro amici <<Mi dispiace ragazzi ma questo è l'unico modo per farvi parlare>> il più grande vorrebbe uccidere Felix in quel istante, sbatte i pugni contro la porta <<Non scherzare Felix, apri questa maledetta porta>>
Jisung lo guarda, si avvicina alla finestra e cerca di aprirla ma non funziona <<Ci vediamo domani okay? Dentro avete tutto quello che vi serve, non morirete>>
Spiega Chan dall'altra parte della porta
<<Chiaritevi e domani alle dieci prendete la funivia per scendere>> dice Hyunjin, trattenendo una risata.
<<In qualsiasi caso è un piano di Felix quindi se volete potete ucciderlo domani>> questa volta è Changbin a parlare. Sentono le risate dei loro amici allontanarsi e Minho si lascia cadere a terra e sbuffa pesantemente <<Lo sapevo che quel piccolo stronzetto stava progettando qualcosa con quel viso da cucciolo>> Jisung si alza dal divano ed inizia a spogliarsi. Il più grande segue ogni suo movimento e vede che va in cucina ed inizia a prepararsi un tè caldo.
Si alza solo quando vede il più piccolo riempire due tazze e appoggiarle sul tavolo di legno.
<<Grazie>> Sussurra mentre prende la sua tazza e segue Jisung nel piccolo salotto.
Stanno in silenzio per un paio d'ore e solo quando sono immersi nel buio, Minho si alza dal divano e accende le luci. L'atmosfera è romantica in quella piccola casetta in montagna e sarebbe meraviglioso coccolarsi sul divano mentre leggono un libro. Il più grande si perde nei suoi pensieri e quando si gira verso Jisung si rende conto che non è più seduto sulla poltrona. Si guarda intorno e vede delle scale, sale e entra nella prima stanza, immagina che la seconda sia il bagno. Si avvicina al letto e si siede in un angolo. Si toglie il giubbotto, solo ora si è reso conto di averlo ancora addosso.
<<Non ci sono altre coperte, dovremmo dormire qua insieme>>
Sobbalza quando la voce di Jisung si fa spazio nella stanza, lo guarda ed il ragazzo ha uno sguardo neutro che ferisce Minho, ma infondo pensa di meritarselo.
<<Posso coprirmi con il giubbotto e dormire sul divano>>
Jisung lo guarda male e gli lancia un cuscino in faccia <<Smettila di fare così>> Il più grande è confuso <<Così come?>> Si alze e si gira completamente verso di lui, sono vicini, ma non tanto da toccarsi. <<Come se non mi volessi più stare accanto>> dice Jisung ferito e si gira per andare via ma Minho gli prende la mano velocemente e lo gira verso di lui <<Non è così!>> il più piccolo guarda le loro mani e Minho si scosta non capendo che Jisung voleva tutto il contrario, esattamente come lui.
Cala un silenzio imbarazzante spezzato dal più piccolo che si gira spazientito e scende giù per le scale. Minho stringe u pugni e maledice se stesso.
Dannazione vuoi svegliarti?!

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