Paure nascoste e risposte dovute

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Cazzo, cazzo, cazzo! Non di nuovo! Si ripeteva in mente Taehyung mentre correva nell'aria già appiccicosa di giugno. Sentiva i polmoni bruciare e i muscoli gli facevano un male atroce, ma non si fermava: era corso dietro a Jungkook appena dopo che lui era scappato via, aveva il terrore che sparisse di nuovo. Purtroppo per Taehyung, però, era Jungkook quello atletico del gruppo, e con poche svolte repentine in vicoli sconosciuti l'aveva seminato. A quel punto, il massimo che Taehyung potesse fare era arrivare a casa il prima possibile e sperare che Jungkook fosse lì.

"Ditemi che è qui" riuscì a dire con il fiatone quando aprì la porta e si trovò davanti Seokjin, Hoseok e Yoongi.

"Credo sia in giardino, però mi sembrava molto scosso...non sono sicuro che voglia vederti" rispose Seokjin, cercando di non essere troppo duro con Taehyung.

"Hyung..." Taehyung lo guardò con occhi supplicanti. Seokjin non era il tutore legale di nessuno di quei ragazzi, ma lui si prendeva comunque molta cura di loro, i quali a loro volta lo rispettavano e ammiravano.

Seokjin sospirò.

"Tatto, mi raccomando" l'altro annuì e si precipitò nel giardino sul retro.

Jungkook se ne stava seduto sull'erba essiccata dal caldo, con le ginocchia, cinte dalle braccia, contro il petto. Guardava i toni caldi del tramonto trasformarsi lentamente in quelli freddi della sera e ogni tanto tirava sul col naso: questo non fece altro che accrescere la preoccupazione di Taehyung, eppure, memore della promessa fatta a Seokjin, decise che il silenzio sarebbe stato il modo migliore per rispettare le emozioni di Jungkook e si limitò a sedersi accanto a lui. Il più giovane sembrò non notarlo.

"Vuoi denunciarmi?" la voce di Jungkook era un sussurro insicuro e spaventato. Taehyung si voltò immediatamente verso di lui con gli occhi spalancati dalla sorpresa.

"Ma che dici? Denunciarti per cosa?"

Jungkook fissò il prato sotto di lui e con gli occhi già nuovamente velati di lacrime si obbligò a dire: "M-molestie?"

"Jungkook, non denuncerò il mio ragazzo per averci provato con me" rispose Taehyung senza scomporsi e con naturalezza, sperando di aiutare il minore a calmarsi.

"E se...e se il tuo ragazzo avesse tentato di forzarti a fare qualcosa che non volevi?"

"Ti sei fermato quando ho reso palese che non avevo voglia, anche se l'ho fatto nel modo sbagliato e ti chiedo scusa. Questo però dimostra che non sei un molestatore, Jungkook, anzi, sono io che non avrei dovuto allontanarti così bruscamente"

A quelle parole seguì il silenzio, con Jungkook che continuava a fissare il prato facendo scorrere le dita tra i fili d'erba e Taehyung che lo guardava solo con la coda dell'occhio per non metterlo in soggezione.

"Io ti piaccio, hyung?" chiese alla fine il minore, con la voce sempre colma d'insicurezza.

"Certo che sì! Altrimenti perché starei con te?" rispose di fretta Taehyung, che sentiva il bisogno di accarezzare la mano che continuava a muovere nervosamente tra l'erba, ma si represse dal farlo perché sentiva che in quel momento Jungkook aveva bisogno di spazio.

"Intendo fisicamente. Non...non sei attratto da me?" non era una domanda retorica, ma una domanda che si aspettava una risposta seria e meditata.

Allora Taehyung, serio e dopo aver meditato rispose: "Sei la persona più bella e attraente che io abbia mai visto, Jungkook, e sono attratto da ogni parte di te: dai tuoi occhi grandi e dai tuoi capelli morbidi, da quel neo che hai sotto le labbra che vorrei baciare continuamente e da ogni muscolo tuo corpo. Di questo puoi stare certo"

Finalmente Junkook alzò la testa e guardava Taehyung dritto negli occhi mentre gli chiedeva: "Allora perché mi hai spinto via prima?"

"Perché volerti ed averti sono due cose diverse"

"Quindi mi vuoi, ma non vuoi avermi?" chiese Jungkook con un filo di sarcasmo.

"Non mi sento pronto ad averti, Kook"

"E questo che cazzo significa?! L'anno scorso eri pronto per pomiciare con Areum senza problemi e chissà che altro avrete fatto, qualche mese fa eri pronto per baciare Jimin solo per fargli un favore, ficcarmi la lingua in bocca va bene, però se provo a toccarti non mi vuoi! Spiegami che cazzo significa, Taehyung, perché io proprio non lo capisco!"

"Significa che non l'ho mai fatto!" Jungkook apparve sconvolto quando l'altro pronunciò quella frase "Non l'ho mai fatto e ho paura! Ho una paura fottuta di sbagliare qualcosa e di farci male! Ho paura di non sapere che cazzo fare e rimanere lì come un ebete! Ho paura di mostrarti il mio corpo perché, cazzo, non l'ho mai fatto! E poi ho paura che non ti piaccia e di rovinare tutto!"

Jungkook sembrava ancora sconvolto e rimase a fissarlo, riuscendo solo a dirgli "Ero convinto che tu...almeno con Areum..."

"No, Kook, non ho fatto mai niente con nessuno, né con una ragazza né con un ragazzo. Non saprei proprio dove mettere le mani"

Jungkook prese un respiro profondo, cercando di razionalizzare i suoi pensieri, poi allungò le mani in avanti, con i palmi rivolti verso l'alto e chiese: "Puoi metterle qui, per ora?"

Taehyung, che fino a poco prima stava urlando, sorrise dolcemente e prese le mani di Jungkook tra le sue, tirandolo verso di sé finché le loro fronti non si toccarono.

"Mi dispiace, hyung. Sono andato troppo di corsa. Ero convinto che fosse quello che volevi, e alla fine non mi sono chiesto né se tu lo lo volessi, né se lo volessi io. Non lo so, è strano, mi sono sentito in qualche modo obbligato a farlo" sussurrò il minore.

Taehyung si sentiva soffocare. Poteva solo immaginare quello che aveva passato Jungkook sentendosi costretto a bruciare le tappe. Deve essere uno schifo, pensò. E poi lo assalì un pensiero nauseante, che fermò il suo cuore per qualche secondo.

"Sono stato io? Qualcosa che ho fatto ti ha fatto sentire in dovere di farlo?"

"No, credo sia un'idea malsana che mi sono costruito da solo nella testa, mi dispiace."

"Smettila di dire che ti dispiace"

"Ma non so che altro dire"

"Allora non parlare" Anche volendo, Jungkook non avrebbe potuto parlare, perché in un secondo le labbra di Taehyung erano arrivate alle sue, e le stavano baciando con dolcezza.

"Te l'ho mai detto che ti amo?" sussurrò poco dopo il maggiore.

"Sì, me l'hai detto," sorrise Jungkook "ma ora voglio che ripeti quanto sono bello e attraente!"

Taehyung rise.

"Lo farò dopo che tu mi avrai risposto: non si lasciano i 'ti amo' in sospeso"

Jungkook sorrise di nuovo.

"Ti amo, hyung. Sei la prima persona che amo e temo che in futuro non amerò mai nessuno quanto amo te in questo momento"

"Ma se hai solo quindici anni! Non credi sia un po' presto per eleggermi amore della tua vita?" ridaccchiò Taehyung.

"Vorrei ci fossero parole migliori per descriverlo, perché se potessi sentire quello che sento io quando sono con te, non dubiteresti che quello che ho detto sia vero"

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Vabbè ormai lo sapete che me ne esco come i dolori, scusate.

Capitolo un po' povero di eventi ma molto importante per i nostri protagonisti, che finalmente si sono chiariti!

Scusatemi ancora se sono incostante, ma spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di continuare a scrivere.

Sof



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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2022 ⏰

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𝐔𝐧 𝐛𝐚𝐜𝐢𝐨 •𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora