Back to life 1

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Come promesso da suo padre, sono loro che si occuparono di tutto con l' aiuto di Best jeanis. Della veglia e la cerimonia funebre;entrambe strazianti. Alla veglia il dia vai di gente che occupo casa fu troppo per i suoi gusti. Era un dolore intimo personale, solo suo e di Izuku, perché dovevano farla, perché ci doveva essere tutta quella gente. Era un dolore solo loro, di nessun altro , perché tutte queste comparse dovevano entrarci anche se solo dal esterno. Persone che si avvicinava loro, che li abbracciava, lì baciava sulle guance, per poi dire quelle parole di circostanza, che gli davano solo un gran fastidio . Lui non voleva tutto questo, noi non volevamo. Avremmo solo voluto restare abbracciati l' uno al altro in muto silenzio, senza dirsi nulla . Furono otto giorni di veglia, di un inferno che gli sembrarono interminabili, tanto ci misero le autorità a ridargli il corpo di suo figlio indietro ,dopo l' autopsia . Otto fottutissimi giorni. Otto giorni, che parve il tempo si fosse cristallizzato fermato, in un unico istante. Otto giorni, in cui vennero gente, individui a cui non importava niente del loro bambino, che venivano solo per fare salotto, per curiosità,  per informarsi e guardare con i loro occhi il dolore della coppiadi hero più famosa del paese. Sedendosi alla loro tavolo, fumando e chiacchierando come niente fosse, insensibili al loro dolore. Non ricorda di preciso chi, una lontana zia di sua madre. Una donna dai lunghi capelli neri e unti, dalla faccia piatta, pallida  e il naso schiacciato, vestita con un maglione il doppio di lei, dalla fantasie animalier. Seduta sul divano ridendo e fumando le loro sigarette ,parlando di dove sarebbe andata in vacanza quella estate. Tutto ciò con voce chiassosa, come niente fosse, indifferente di me e Izuku nella stanza a fianco che piangevamo il nostro Hoshi. Addirittura si azzardò a usare la nostra cucina per preparare una pentola di brodo a suo dire per noi, ma che nessuno di noi due mangio, invitando i suoi figli del età del nostro a mangiare in casa nostra come nulla fosse. Avrei voluto farla saltare non so quante volte, ma non ne avevo ne le forze ne figuriamoci la voglia. E casa nostra che sembro essere divenuta un incrocio mitologico fra la casa dei proci e una ciminiera. Il fummo delle sigarette accese e spente a tempo di record; serpeggiava per tutte le stanze, impregnando ogni cosa con il loro nauseabondo odore. Facendomi venire un gran mal di testa. Ma ciò che realmente lo preoccupava, era Izuku. Era da giorni che non toccava cibo, disteso su quel letto con la schiena appoggiata alla tastiera, gli occhi sbaratti nel vuoto con una foto di Hoshi stretta al petto . Con molta fatica fra suppliche, urla e oggetti di arredo che furono distrutti per il nervoso del suo atteggiamento, riuscimmo a fargli prendere un bicchiere di latte, mantenendogli la testa come un bambino con gli schiamazzo che proveniva da sotto . Ma stavano facendo sul serio?! Anche se non c'era un corpo da piangere era pur sempre una veglia. Stavo per andare a dirgliene quattro e farli saltare per aria, quando vidi Kirishima partire in quarta e buttare per l'aria il tavolo dove si erano radunati i disturbatori, spargendo il pavimento di briciole di cibo e birra, stupendo tutti noi - ANDATENEVE TUTTI FUORI! M'AVETE CAPITO CHE QUESTA è UNA VEGLIA DI UN RAGAZZINO DI QUATTORDICI ANNI, CHE NON AVREBBE PROPRIO DOVUTO ESSERCI. QU..QUI NON CI SAREBBE DOVUTO ESSRE UNA VEGLIA FUNEBBRE , MA CI SAREBBE DOVUTO ESSRE LUI, CON QUEL SORRISO CHE, CHE TI ALLEGERIVA L' ANIMA, LUI CHE TI SI BUTTAVA ADOSSO IN UN ABBRACCIO IMPROVVISO, SOLO PERCHè GLI ANDAVA . NON VI CONOSCO , FATA ECCEZIONE PER QUALCUNO DI VOI. MA IN VOI NON C'è IL MINIMO RISPETTO EPR UNA MORTE COSI REPENTINA . NON AVETE RISPETTO PER IL DOLORE I GENITORI,CHE SI TROVANO AL PIANO DI SOPRA .CI SONO UNA MADRE è IL PADRE CHE NON SI DANNO PACE E IN FIN DEI CONTI COME POTREBBERO NE HANNO TUTTE LE RAGIONI! MENTRE..MENTRE VOI STATE QUI GRIDARE FUMARE COME FOSSE UNA SALA BINGO DI TERZ ORDINE . - urlo per poi calmarsi - Anche se non c'è il corpo , non c'è una bara aperta da vedere, abbiate rispetto per i morti hanno il diritto di essere pianti, per poter andare avanti. - Chinando il capo abbattuto e con lui i presenti , che si sentirono colpiti nel vivo ,se ne andarono quasi tutti tranne uno, che dopo essere rimasta in silenzio ad ascoltare l' alpha. La parente della mia vecchia incrociando le braccia con aria di superiorità, guardandolo dal alto in basso assottigliando lo sguardo, marcato ancor di più dalla matita nera stile Morea orfei , per darvi un idea. Ribatte sputando veleno - Non credete di star gonfiando un pò troppo la questione, forse per guadagnarci di più con i giornalisti? Per aumentare la vostra popolarità? E morto un ragazzino pace, sai quando ne muoiono al giorno e mica il mondo si arresta per questo. Il tuo amico è un omega no? Potrà scaricarne quanti nè vorrà.. Il suo compagno e ben dotato in fondo e se non ero e già incinto di che si lamenta - Tutti erano esterrefatti da tanta cattiveria da parte di questa donna, che in fin dei conti era un estranea. Kirishiam dimentico di essere un eroe, stava per saltargli addosso e io con lui , allorché delle corde di cattura ci fermarono - Bakugo, Kirishima per gli dei siete degli heros. Dovreste essere intoccabili a certe provocazioni - e voltandosi verso la signora, che ghignava sotto i baffi - Lei non ha niente da ridere.- fissandola freddo con i penetranti occhio bianco , si allungo verso di lei mormorandole qualcosa al orecchio, che non riuscimmo ha udire . Il volto della donna sbianco per poi afferrare la sua borsa ,raccattare i due figli e uscire fuori da casa mia con le ali hai piedi. Io ed Enjiro ci guardammo e pensammo la stessa cosa non aveva perso colpi in questi trenta cinque anni da quando avevamo lasciato l'U.A. Stavamo per chiederli cosa gli avesse detto per farla scappare a quel modo, quando comparve in mezzo alle scale Uraraka e Mina - Bakugo, ci risiamo.. Ha bisogno di te- Ed in quel istante le urla strazianti di Izuku risuonarono per tutta la casa. - Oook. Grazie ragazze, adesso arrivo. Il tempo di darmi una ripulita - Una volta in bagno, dopo essermi dato una sciacquata veloce al viso. Mi guardai allo specchio ,che mi rimandava il mio riflesso ,il riflesso di un uomo distrutto. I capelli tutti ammaccati da un lato, la barba incolta di una settimana e con ancora indosso i vestiti di quel giorno. Se li strappo con rabbia da dosso, per poi farli saltare via, la loro vista gli era intollerabile . Non poteva farsi un bagno come si deve, con Izuku che lo attendeva . Ma una cosa doveva farla. Prese una lametta girandosela tra le dita ed una ciocca bionda cade nel lavandino. Dieci minuti dopo, Bakugo usci con abiti puliti e alzando lo sguardo con la barba fatta, salendo più sopra la tipica capigliatura che l' aveva caratterizzato dalle superiori non c'era più sparita, lasciata da dei capelli rasati quasi a zero. Si passo la mano in testa ,sentendosi quasi nudo ma sapeva di aver fatto la cosa giusta , come dentro di se si fosse alleviato di poco il peso del macigno che gli gravava sul petto . Allorquando passo davanti alla cucina per salire di sopra, ha Mizuki venne un colpo, quando se lo vide passare davanti cosi, facendogli cadere per poco il vassoio con la cena destinata al verdino - Ma che cazzo hai combinato- domando diretta come sempre. Bakugo massaggiandosi il collo nervosamente - Avevo caldo e ho pensato di alleggerirmi un po' tutto qui- tirando diritto prima che potesse far altre domande, lasciando la madre cosi che puntando gli occhi sulla schiena del figli che spariva al piano superiore - Se,se caldo in novembre . Bubole . Stai cacciando i cogliono come dev'essere, ecco la verità. Dei due il forte sei tu amore mio- mugugno dando le spalle mentre rientrava in cucina.

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