"tu chi saresti, biondino?"

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"si faccia controllare ragazzino, e non si lamenti"

questa guardia mi sta controllando ovunque, ma ancora non ha capito che non ho oggetti addosso.

"ok perfetto, tu quindi sei matti zenzola, 18 anni, spacciatore per le vie di Bari? non è così?"

"è giusto"

"ora verrà accompagnato da una mia collega nella cella in fondo a destra, la numero 8"

ecco che appare la sua collega, che bella che è, mi sta accompagnando ora in questa cella in cui pare io debba stare per molto tempo.
bella ma non gentile, visto che mi ha sbattuto nella cella manco fossi lo schifo in persona.

la cella è molto piccola, c'è un bagno, una finestra minuscola e due lettini ridotti piuttosto male.
su uno di questi letti c'è una maglia tutta rovinata, segno che avrò compagnia durante la mia permanenza qui.

mi stendo sul letto pensando a quanto dolore stia provando mia madre in questo momento, nel sapermi in carcere.
e con questo brutto pensiero, ecco arrivare il mio compagno di cella.

"tu chi saresti, biondino?" frase pronunciata da lui con molto ribrezzo

"mattia zenzola , corvino"

"interessante piccoletto, e quanti anni avresti? mi sembri un po' un bambino per stare qui"

"18"

entrò bruscamente un uomo "mattia, christian, avete la vostra ora d'aria, uscite forza" quindi la conversazione col ragazzo terminava lì.

eii ciao a tutti
come state?
ho cominciato a scrivere questa storia per puro divertimento.
spero di poter aggiornare presto e portare capitoli più lunghi, ma come primo capitolo, penso possa andare bene.
vi voglio bene, davvero (se arrivate da twitter forse un po' di più AHAHAH).
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