Alla fine Alice era tornata a Roma.
Claudio aveva parlato con il Supremo, gli aveva esposto la situazione e aveva chiesto di far tornare Alice a casa, non se l'era sentita di lasciarla a Barcellona, sola, incinta e con il rischio che potesse succederle qualcosa di brutto. Aveva già rischiato la vita in seguito a quell'aggressione e CC non voleva che la cosa potesse ripetersi nuovamente, soprattutto adesso che aspettavano un bambino.
Alice aveva portato brillantemente a termine il progetto che seguiva a Barcellona, insieme a Daniele, nonostante non fosse presente e avesse seguito tutte le lezioni teoriche a distanza. Erano volati in Spagna, lei e Claudio, solo il giorno della discussione che, per ovvi motivi, non poteva essere fatta in Italia.
Era passato ancora un mese e il pancino di Alice cominciava a notarsi.
Lei era felicissima.
Claudio era molto premuroso con lei, a casa come in Istituto; certo le stava un po' troppo addosso, non voleva che facesse cose pericolose ma era dolcissimo e questa per Alice era la più grande prova d'amore.
"Allevi, buongiorno" – ecco la Wally che le da il suo tormento quotidiano – "ora che ha terminato lo stage può tornare tranquillamente alle sue solite occupazioni. Venga nel mio studio, ho un compito molto importante da affidarle. Deve effettuare delle misurazioni, precise, mi raccomando, su delle ossa che sono conservate nei sotterranei dell'Istituto"
"Certo professoressa, mi faccia avere quelle ossa e provvedo immediatamente"
"Allevi, ma crede che io sia a sua disposizione? Vada a prendere la cassa con le ossa e proceda"
Alice non credeva alle sue orecchie, la Wally sapeva perfettamente che era incinta e se anche non lo avesse saputo, ora non avrebbe potuto non accorgersene.
"Professoressa, veramente ..."
"Che succede qui?" – disse una voce più che familiare per Alice.
"Niente Conforti, cosa vuoi che succeda? Ho solo chiesto alla dottoressa Allevi di eseguire un compito per me"
"Valeria, ti ricordo che Alice è incinta, non può sollevare una cassa piena di ossa. Ti ho sentito"
"Oh quante storie Conforti. Può chiedere a qualcuno di darle una mano"
Claudio abbracciò Alice e insieme si diressero nello studio di CC. Era sceso a cercarla perché voleva parlarle prima che le voci arrivassero alle orecchie di Alice e lei potesse trarre conclusioni sbagliate.
Dopo un iniziale periodo di titubanza, Claudio le disse che, siccome non era più partito per Barcellona, il Supremo aveva trovato il modo di riconvertire il suo progetto. Un gruppo di specializzandi di quella Università sarebbe arrivato a Roma e il progetto sarebbe stato attuato nel loro Istituto.
"Ma è fantastico" – gli disse Alice e gli lasciò un tenero bacio sulle labbra.
"Aspetta Alice, devo dirti anche un'altra cosa. Tra gli studenti che verranno a Roma c'è anche Anita"
"Cosa? Anita? Ma Anita non studia a Barcellona; sta solo completando il suo dottorato lì. Claudio perché vuole prendere parte al tuo progetto? Cosa mi nascondete?"
Alice non aveva mai chiesto nulla di Anita e di quello che era successo tra lei e CC ma ora non poteva più farne a meno, doveva sapere!
"Claudio? Cos'è successo esattamente tra voi?"
"Vedi Alice, io veramente non l'avevo mai più rivista dopo quella notte. Diciamo che fu una notte particolarmente trasgressiva. Anita era una giovane specializzanda al terzo anno e io un giovane medico legale che aveva accompagnato il Direttore. Sai già che finimmo a letto insieme, non te l'ho mai nascosto, quello che non ti ho detto è che a causa dei fiumi di vino e champagne che bevemmo quella sera, ci beccarono in piscina ... beh, insomma ... hai capito ..."
Alice lo guardava incredula.
"E poi?"
"Anita è la figlia del professor Martini, Direttore della clinica ginecologica dell'Università di Milano, non poteva permettersi uno scandalo, suo padre non glielo avrebbe mai perdonato ... quindi fece ricadere tutta la colpa su di me"
"Ma neanche tu potevi permetterti uno scandalo del genere e poi ... è una cosa grave quella di cui ti fece ritenere responsabile"
"Già, fortunatamente il sorvegliante della piscina era un tipo ... come dire ... facile da convincere e con una buona mancia finse di non averci mai scoperti. Alice, nessuno ha mai saputo di questa storia"
Che cosa voleva adesso Anita?
Alice aveva paura che la ragazza potesse avere un secondo fine, aveva visto come aveva reagito a Barcellona quando si era trovata davanti a CC, però sapeva che lei era incinta, non poteva essere così spietata.
"Non si può fare nulla per evitare che venga anche lei?"
"No, purtroppo! Malcomess e Martini sono molto amici e ... è stato proprio Paul a proporre al suo amico di spingere la figlia a fare richiesta"
"Claudio, non succederà niente ... me lo prometti?"
Claudio annuì e baciò teneramente la sua Alice. Non aveva nessuna intenzione di rovinare tutto quello che aveva. Anita sarebbe stata invisibile per lui e, poi, con Alice in giro per l'Istituto non avrebbe avuto neanche la possibilità di avvicinarlo.
I dottorandi arrivarono il lunedì successivo e, con loro, anche Anita che subito si inserì nell'ambiente e almeno per i primi giorni, Alice ebbe l'impressione che la ragazza non avesse mire su CC.
"Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene" – le disse una sera Claudio mentre, a letto, la coccolava come una bambina. Quel giorno Alice era stata particolarmente agitata per via degli ormoni che, ultimamente, la sottoponevano a frequenti sbalzi d'umore.
Alice era al sesto mese di gravidanza, il suo pancione, anche se non era particolarmente grande, diventava sempre più evidente. Era l'unica in Istituto in dolce attesa e tutti la coccolavano; erano tutti inteneriti da quella che sembrava poco più che una ragazzina e, invece, stava per diventare madre.
Il bimbo di Alice e Claudio – un maschietto – nacque poco prima della scadenza dei nove mesi; erano tutti al settimo cielo e, inaspettatamente, era proprio CC, quello che si era sempre definito allergico ai marmocchi, il più felice di tutti.
Anita, contro ogni previsione, non aveva messo in pericolo la storia di Alice, forse si era resa conto che Claudio non aveva occhi se non per lei; aveva terminato il suo periodo a Roma ed era andata via poco prima che nascesse il bambino ma aveva promesso di ritornare insieme a Daniele che, nel frattempo, era tornato a Palermo e stava organizzando il suo matrimonio.
Tre mesi dopo la nascita del piccolo Guido, Alicetornò in Istituto e, poco dopo, terminò brillantemente i suoi studi diventando,finalmente, un medico legale.
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OVUNQUE ANDRÒ SARAI CON ME
FanfictionUna breve storia sui nostri amati Alice e CC Sarà una storia breve, frutto esclusivamente di fantasia, senza troppi riferimenti a fatti raccontati nei romanzi o nella fiction Spero vi piaccia Fatemi sapere nei vostri commenti Buona lettura ❤