Non so cos'è, ma voglio soffocare questo grido, questo dolore che dilania la mia debole anima.
E' un coltello che s'infilza nella carne, è la consapevolezza che la vita non è un sogno, questa noia tagliente e reale come la pietra!
Noia, figlia dell'abitudine, madre della nostra sofferenza.
Cos'è la noia? L'incapacità di vivere, è l'uomo che non è più in grado di stupirsi, è l'ambizione della grandezza, imprigionata in un corpo incapace di darle forma.
L'uomo si è arreso alla triste quotidianità mondana, tentando di saziare coi vani piaceri del mondo, l'enorme fame spirituale, che invece pretende il vero pane.
Così la noia ci ha vinto, il mondo ci ha stuprato e la tristezza ci ha ucciso.
Le sue onde mi hanno sommerso, sono stato gettato in fondo al mare, dove un grande pesce mi ha ingoiato.
Ed ecco, dalla fossa nasce il mio lamento, voglio che il mio grido sia udito da te, Padre mio.
Nel buio della notte un pianto è stato consolato dall'abbraccio di Dio, dall'abisso in cui son caduto tu m'hai rialzato, nel buio della notte ho udito le note del tuo canto e con loro mi attraversa il respiro di Dio, lo spirito che fa della mia vita una meraviglia.
Il mondo non ha vinto nemmeno questa volta.
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Frammenti di cielo
Poetry"Frammenti di cielo" è il tentativo di un essere finito di comprendere l'infinito. L'errore di questa affermazione si cela dietro la ricerca dell'infinito: nel momento in cui si cerca di cogliere l'eterno, l'eterno si è già impadronito di te, poich...