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capitolo sette forstbite
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DURANTE L'ORA DI PRANZO, i nervi di Lily per la prossima partita erano agitati e poté solo mangiare l'arancia di fronte a lei. Il gruppo era seduto a uno dei tavoli della caffetteria, ciascuno con una smorfia per l'abrasione alla caviglia di Carol, che aveva tirato sul tavolo per la seconda volta, nonostante le proteste degli altri.
"Carol levalo, è disgustoso!" Lily trasalì.
"Per favore, fallo," Tommy annuì, toccandole la caviglia con la punta della forchetta, "Sembra che sia stato sbranato."
"Va bene, ma te lo dico io, è stato un gelone," brontolò Carol.
Lily alzò gli occhi al cielo, "Come può essere un gelone, Carol? Nessun altro qui ha una caviglia con un bubbone." sbuffò.
"Ed era anche una piscina riscaldata," intervenne Tommy.
"Non mi interessa cosa sia, è disgustoso", Steve aggrottò la fronte, "Toglila dal tavolo, stiamo mangiando." Disse, con disgusto.
"Alcuni di noi lo stanno facendo," corresse Carol, "Lil, hai a malapena mangiato. Sverrai in mezzo alla palestra."
"Mi sento troppo male per mangiare e preferire svenire in palestra piuttosto che vomitare," Lily scrollò le spalle, fermandosi a sorridere a Nancy che si era appena seduta accanto a Steve, "E ho mangiando un bagel dopo l'allenamento prima, quindi starò bene," terminò.
"Ecco," disse Tommy, porgendole le sue patatine, "Prendi queste."
Proprio in quel momento, Nancy si schiarì la voce, "Tommy ─" Cominciò, con riluttanza, "Quando te ne sei andato ieri sera, hai visto Barb?"
Tommy la guardò con aria assente, "Cosa?"
"Barbara," Nancy ha risposto, "Non è qui oggi."
"Non ho idea di chi tu stia parlando," rise.
"Barbara," ripeté Lily, "C'era ieri sera."
Tuttavia, Tommy era chiaramente dell'umore giusto per scherzare e ha continuato a guardare Nancy con aria assente, "Ho detto, non ho idea di chi tu stia parlando."
