Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta...
-NELO RISIWilliam
Da lontano sembra quasi uguale. Emana la stessa luce. È solo un po' più grande.
Ho fatto un tuffo nel passato?
No, no, non ci pensare. Non ci pensare: è presente, è ora, è qui.Mi guardo intorno e mi sento come allora. Luce, oscurità, contrasto.
Eccessivo, per i miei gusti.
Appena davanti siede il male, l'abisso di tutti i miei timori.
Ma sembra proprio non accorgersene. Se ne accorgerà?Ti prego, capiscilo. Dimmelo.
Vorrei preservare almeno te. A differenza sua non te lo meriti.Anzi...
Gli occhi mi punzecchiano.
Maledetta maschera, mi stai veramente troppo stretta al momento.
Ti odio anch'io, ma devi rimanere ferma.Vorrei abbandonarmi una volta per tutte.
Vorrei non pensare all'altra lei, anche lei, la causa del mio strazio.La odio, Dio.
Il respiro si fa più pesante. Il petto trema e il sangue diventa freddissimo in pochi secondi.
Gli arti si tendono, si irrigidiscono.Contrasto, di nuovo troppo.
Troppo. Mi fa male.Vedo che lui è veramente troppo vicino. Sta osservando.
Sta fissando.
E all'improvviso, proprio come si era gelato, il sangue mi ribollisce nelle vene, e mi scotta, tanto.
Non ci sto attento, capita spesso.
È uno dei tipici effetti del contrasto.Si può odiare così tanto qualcuno?
Cazzo, lo odio, lo odio, lo odio.
Lo odio con tutto il mio cuore.Mi giudico seduta stante: quale cuore? Tu non hai nulla.
Scrollo la testa.
Ci penso bene e scopro di odiare anche lei. Non se lo merita in fondo, ma è inevitabile.
Lei e l'altra lei sono tutt'uno.
Però, almeno, lei mi tiene vivo.
Poi lo guardo: se ne sta lì con indifferenza e ancora non fa altro che osservare, fissare, desiderare ardememte il suo male.
E lo fa solo perché mi tiene vivo.
Solo, soltanto perché mi tiene vivo, quando in realtà lui vorrebbe vedermi morto.
Stringo i pugni, le unghie seppur corte mi si conficcano nella pelle.
Però le sento appena, tanto mi faccio male spesso. L'ho sempre fatto.Il mio corpo si sposta e la vista mi si offusca.
Che sta succedendo?Ah, ecco il genio.
«Spostati.»
«Come hai detto?»
«Spostati.»Per una volta non ho voglia di discutere con l'altra gente. Per una volta vorrei che andasse tutto bene.
Solo una volta, Dio, senza lottare contro tutto e contro tutti.
Non chiedo tanto.
Non chiedo altro.
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Quello che Sussurrano le Stelle Cadenti
RomanceLa notte, custode di sogni e domande, cela un tesoro prezioso soprattutto per chi sa ascoltarla. Dafne, fin da piccola, si perdeva nelle affascinanti storie raccontate da sua nonna, Selene, che l'avevano accompagnata sin dai suoi primi passi nel mon...