Prologo

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C'è un momento preciso nella vita di ogni individuo che fa in modo che l'individuo stesso diventi ciò che è oggi. E con questo intendo dire che c'è un attimo, un piccolissimo istante, cosí piccolo che neanche le ali di un colibrì sarebbero in grado di metterlo in atto, in cui ognuno di noi capisce di essere diventato grande, ma attenzione con grande non intendo diventare un adulto responsabile, bensì intendo il capire il meccanismo delle cose, l'essere consapevoli di cosa ci circonda, più semplicemente il capire come vivere in questo mondo. E devo dire che io l'ho capito molto presto come sopravvivere su questa terra. 
Io, Megan Swan, l'ho capito all'età di 13 anni, quando, in una notte di luna piena ho quasi ucciso mia madre.

Ma per arrivare a questo evento temo che ci sia bisogno di un recap della mia vita fino a quella fantomatica notte.

Era il 16 marzo, era una notte tersa con una luna rosso sangue a fare da protagonista e proprio in quella notte nacqui io. Fu inoltre, in quella notte così limpida che ebbe inizio la fine di tutto. Il mio branco, la mia famiglia, la mia casa tutti spariti nelle tenebre.

Perché la mia più grande condanna era stata proprio quella di essere venuta al mondo, ero stata la conseguenza di un amore proibito, di un amore impossibile, che non sarebbe mai dovuto sbocciare, ero il frutto di un'unione tra una parterant (leopardo mannaro puro sangue di stirpe nobile)  e un vampiro, di una delle più antiche stirpi, gli Ivanov.

Quando si venne a sapere della mia nascita, gli Ivanov, punirono il loro primogenito, mio padre, diseredandolo, ma alla famiglia reale, i Volturi, non bastò quella punizione, pertanto un mese esatto dopo la mia nascita, il 16 aprile, Valtor Ivanov venne giustiziato a Volterra, nella grande reggia della famiglia reale. Sorte migliore non ebbe mia madre, che insieme a tutto il branco morì nello stesso giorno in cui morì anche mio padre, e il suo omicidio così come quello di tutti gli altri membri del mio branco venne commissionato, proprio dalla famiglia reale dei Volturi, o più precisamente, da Aro Volturi, ma Aro non si fermò al far uccidere i miei genitori, ma anzi, ritenne fosse molto poetico, il far uccidere i due amanti proprio nello stesso istante ma in due parti diverse del globo e quindi, a un mese esatto dalla mia nascita rimasi orfana nella stesso istante di entrambi i miei genitori. E fu proprio da lui, da Aro che venne commissionato anche il mio omicidio che, tuttavia, non fu mai portato a termine poiché, mia madre mi lasciò alla sua amica più cara, un umana conosciuta durante la scuola, Renée Dwyer, che conosceva tutta la sua storia ed fu grazie a lei se ora io posso raccontarla.

Dal momento in cui venni lasciata tra le braccia di Renée tutto cambiò, a pochi mesi dal mio arrivo nacque anche suo figlia, Bella, frutto del suo matrimonio con Charlie Swan, capo della polizia di Forks, da cui ereditai il cognome. Formammo una bella famiglia e, così, la situazione rimase fino ai miei sette anni, quando Renée incominciò a sentirsi soffocare in una cittadina piccola e fredda come Forks e decise di andarsene portando me e Bella con lei, al trasferimento da Forks a Washington, ne seguì uno a Miami, uno a New York, Los Angeles e Philadelphia, dove all'età di tredici anni mi trasformai in ciò che sono ora, un ibrido, metà pantera (una mia particolarità che andava a contraddistinguermi da tutti i membri del mio branco, infatti, il mio manto era nero) e metà vampiro, e proprio per questo ero immortale, e all'età di diciotto anni avrei smesso di crescere.
Io e Renèe sapevamo che sarei potuta essere pericolosa, infatti, non arrivai alla trasformazione impreparata, perché lei mi aveva raccontato tutto ciò che sapeva e che dovevo conoscere per essere preparata, ma nonostante questo non avendo un branco o dei vampiri ad aiutarmi, persi completamente il controllo e quasi sgozzai Renée. Quel mio lato non umano aveva messo in pericolo la mia famiglia e proprio per questo promisi a me stessa di allontanarmi da loro fino a quando non fossi stata in grado di controllarmi.
Partii per un viaggio con un solo biglietto di andata per Rio, e rimasi tra quella città e il verde della foresta amazzonica fino ad ora.

Ora ho 19 anni e sono pronta per tornare dalla mia famiglia, o meglio, dalla mia sorellina, Bella.

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Angolo autrice:
Quando ho incominciato a revisionare questa storia, mi sono accorta dei buchi di trama e del modo a dir poco orribile in cui l'avevo scritta.
Pertanto mi sono ritrovata davanti a due scelte, perché il lasciarla così incompleta e mal scritta non esisteva, la prima strada per così dire, quella più semplice, era quella di eliminare la storia, ma visto che a me non piacciono le cose semplici ho scelto l'altra strada e ho deciso di stravolgerla totalmente partendo dalla trama arrivando alla protagonista, un personaggio totalmente inedito.

Spero che questo cambio di trama vi piaccia e che possiate capire le ragioni di questo stravolgimento.
Detto questo fatemi sapere il vostro parere e grazie ancora per il supporto che mi avete dato in questi anni.

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L'imprinting || Jacob BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora