-Ginny ti prego dimmi che non sei morta- fu la prima cosa che i membri dell'ordine ascoltarono non appena si immersero nel ricordo numero 6.
-Svegliati ti prego- supplicava Harry scuotendo piano la ragazzina.
-Non si sveglierà- disse un ragazzo che spuntò da dietro una colonna. Era bellissimo, ma era chiaro che ormai non apparteneva più al mondo dei vivi, non del tutto per lo meno; era più consistente di un fantasma, ma meno di un essere vivo.
-Tom- lo chiamò Harry- Tom Riddle, sei un fantasma?-
-Sono un ricordo- gli rispose raccogliendo da terra la bacchetta di Harry- un ricordo custodito in un diario per cinquant'anni-
-Tom, dammi la mia bacchetta-
Tom Riddle fece un sorriso sardonico, quasi sfottente in risposta.
-Senti forse non hai capito la gravità della situazione- insistette Harry- qui in giro c'è un basilisco-
-Verrà solo se chiamato-gli rispose Riddle.
-Tom dobbiamo uscire di qui, dobbiamo aiutarla-
Riddle rise, la sua risata era fredda e priva di sentimenti.
-Sai sono stato molto paziente quest'anno con questa ragazzina- disse- ho dovuto ascoltare come si lamentava del fatto che i suoi fratelli la prendessero in giro, che doveva indossare tuniche di seconda mano, che il grande Harry Potter non l'avrebbe mai amata, non avrebbe mai ricambiata i suoi sentimenti. Mi annoiava da morire, ma alla fine ne è valsa la pena, lei mi ha aperto il suo cuore e io l'ho usata per riaprire la camera-
-Come?- chiese Harry senza fiato.
-Si Harry, è stata Ginny Weasley ad aprire la camera, a scrivere quei messaggi sul muro, ad aizzare il basilisco contro i sanguesporco-
-Non avrebbe potuto, non avrebbe voluto- obietto subito Harry.
-Lei non sapeva cosa faceva, dal momento che mi ha aperto il suo cuore, è stata in mio potere, tuttavia è riuscita a ribellarsi a un certo punto e ha tentato di sbarazzarsi del diario nel bagno delle ragazze e allora l'hai trovato tu, la persona che più di tutti volevo incontrare-
-Perché volevi incontrare me?- chiese Harry guardandolo truce.
-Come ha fatto un neonato a sopravvivere a Lord Voldermort, come ha fatto ad annullare i suoi poteri e a renderlo meno di uno spirito vagante?-
-Che ti importa- gli urlò contro Harry- Voldermot è vissuto dopo di te.
Riddle regalò ad Harry una nuova risata fredda di scherno, prima di incrociare i suoi occhi glaciali a quelli del ragazzino.
-Voldermot è il mio passato, presente e futuro-
Con la bacchetta scrisse il suo nome Tom Orvoloson Riddle, le lettere iniziarono a muoversi componendo la frase "io sono Lord Voldermot".
-Vediamo come te la cavi- disse poi Riddle - Vediamo se sono superiori i poteri di Voldermort erede di Salazar Serpeverde o quelli del famoso Harry Potter-
Riddle chiamò a se il basilisco e gli intimò di attaccare Harry, che privo di bacchetta iniziò a correre.
Il basilisco troneggiava sul ragazzino, lo attaccava con la lingua, ma Harry riusciva a schivarlo grazie a una incredibile agilità; tuttavia era chiaro che si trovasse in estrema difficoltà.
All'improvviso arrivò Fanny, la fenice di Silente. Accecò il basilisco e donò a Harry il cappello parlante; a prima vista sembrava un aiuto inutile, ma da esso Harry vi estrasse una spada.
Harry corse, si arrampicò sulla statua di Serpeverde e infilzò il basilisco con la spada, clavandosi un suo dente nel braccio.
Sembrava tutto perduto, il veleno del basilisco si sarebbe propagato e l'avrebbe ucciso, ma Fanny lo curò con le sue lacrime, a quel punto Harry prese la zanna del basilisco e il diario dalle mani di Ginny e lo infilzò.
Riddle emise un urlo acuto e poi scomparve e in quell'istante Ginny si svegliò.
-Harry- disse piangendo- io non volevo te lo giuro-
La stanza vorticò di nuovo è i membri dell'ordine tornarono alla realtà.
Lily e James erano pallidi, sotto shock, ma non erano i soli; per diversi minuti ci fu solo un assordante silenzio.
-Quel ragazzino è forte, molto forte- disse Malocchio Moody.
-Sono vivi per miracolo- disse Frank- Harry è stato molto bravo, ma li dovevano esserci degli adulti, dove sono gli adulti?-
-Non lo so- rispose Marlene bianca in volto- ma forse sarebbero morti anche degli adulti, io non credo che sarei sopravvissuta a un basilisco-
-Capisco di essere morto- disse all'improvviso James girandosi verso Sirius- io sono morto, anche Lily lo è, ma voi dove siete?-
Black per un istante tacque.
James aveva ragione, lui dov'era? Lui era stato nominato padrino e tutore di Harry in caso di morte dei suoi genitori, dov'era? Finora avevano visto sei ricordi e lui non era stato minimamente calcolato citato, certo i ricordi che venivano mostrati erano sempre inerenti a Hogwarts, ma mai uno in cui Harry diceva chiedo a Sirius, possibile che non era per nulla un punto di riferimento per lui?
-Non lo so James- disse infine- posso solo dirti che io darei la mia vita per voi e che amo Harry come un figlio-
-Povera ragazzina- si intromise Alice, forse per smorzare la tensione del momento- così piccola e già è dovuta passare per una possessione-
Silente tuttavia era pensoso, quel diario era carico di magia oscura, ma c'era dell'altro ed era quasi certo di aver capito cos'era.
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Note:
Eccoci qui con un nuovo capitolo 😄
Spero vi piaccia..... secondo voi avremmo mai una serie tv su Harry Potter? ho letto un articolo che ne parlava tempo fa, ma poi non ci sono stati aggiornamenti 🤔
Un bacio e alla prossima 😘
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RICORDI DEL FUTURO
FanfictionÈ il 1980, in Inghilterra infuria la prima guerra magica. L'ordine della fenice combatte strenuamente, ma pare che tutti i loro sforzi siano nulli. I mangiamorte sono in vantaggio, riescono a prevedere le loro mosse e nell'ordine si insinua il dubb...