IV

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Si svegliò in mezzo al bosco ricoperto di rami e foglie; era buio e il gelo ti entrava sino alle ossa.

❝Corri.❞ Sentí sussurrare fra gli alberi.
❝Altrimenti nemmeno tu ti salverai.❞ Continuó la voce sibilando come il vento.

Cominciò a scappare alla cieca, mentre dietro di lui una risata isterica riecheggiava rompendo il silenzio naturale della foresta.

Lo scenario cambió all'improvviso: ora si trovava nello scantinato dell'orfanotrofio dove, aveva vissuto durante i suoi primi anni di vita.

《Ti prego, non farlo.》Supplicó una voce femminile a lui conosciuta.

Cosa ci faceva lì la signora Kang?

《Per quale motivo, dovrei risparmiare la tua vita?》Sibiló qualcun'altro con rabbia: subito dopo Egli colpì con violenza il viso della donna che sussultò con dolore.

《Farò qualsiasi cosa per meritare di vivere ancora.》Rispose al suo aguzzino.

《Allora dimmi dove sono; così ucciderò loro al posto tuo.》Sussurrò quest'ultimo.

《No, non posso farlo: non puoi uccidere degli innocenti!》Urlò la Signora Kang, in segno di protesta.

《Molto bene, allora muori.》

Jungkook, si svegliò sudato  sul pavimento: aveva le coperte attorcigliate intorno alle gambe e al ventre.

《Buongiorno anche a te, tesoro.》Disse ironicamente Yuri, la ragazza con cui si era dato appuntamento dopo la sessione di studio con i suoi amici.

Il ragazzo mugolò infastidito dalla sua presenza, sentendosi colto in flagrante durante un momento estremamente intimo per se stesso.

《Non ti avevo detto di andare via? 》Domandò in tono brusco alla giovane: desiderando fortemente che uscisse dalla sua stanza e non lo chiamasse più.

Era così fastidiosa; come tutte le ragazze con cui aveva avuto rapporti intimi in quel periodo.

《Ieri ha iniziato a piovere quindi, ho pensato che fosse meglio restare qui.》Rispose cambiando immediatamente il tono della voce.

《Gli accordi, sono accordi. Hai avuto la tua serata con me e ora, te ne vai.》Tagliò corto spazientito.

《Jungkook...》Mormorò Yuri con aria ferita.

Glielo avevano detto a scuola che di lui non ci si poteva fidare: perché si prendeva ciò che voleva e poi ti mandava via.
Ma, aveva sperato fino all'ultimo che con lei sarebbe stato diverso.

Che lei, sarebbe stata l'unica.
Ma si era sbagliata perchè per lui le ragazze erano tutte uguali: nessuna di loro era riuscita a rubargli il cuore o fargli provare un briciolo di emozione.
Infatti, nel corso degli anni aveva capito che qualcosa gli mancava...
Però non capiva cosa.
O forse, aveva paura della risposta?

《TI HO DETTO CHE DEVI USCIRE DALLA MIA CAZZO DI STANZA!!!》Le urlò addosso visibilmente irritato.

《D'ACCORDO!!! ME NE VADO BRUTTO STRONZO: MA UNA VOLTA CHE USCIRÒ DA QUI, LO SAPRANNO TUTTI CHE RAZZA DI  MERDA SEI VERAMENTE q. 》Gridò a sua volta la ragazza: subito dopo, prese la borsetta, le scarpe e si vestì velocemente uscendo da quella camera.

《Fai come ti pare, voglio solo restare da solo.》Mormorò con lo sguardo rivolto verso il muro.

Quando sentí la porta dell' appartamento in cui viveva con suo fratello sbattere, tirò un respiro di sollievo e diede uno sguardo al telefono.

Hide And Seek~ •Taekook|Namjin|Yoonmin•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora