Dopo i loro acquisti, si avviarono verso casa di Jane per provare un poco per lo spettacolo della serata. "Come sta Adèla?...l'hai sentita?" chiese l'uomo aprendole lo sportello della macchina, amava trattarla come la regina quel era. "Si, sta bene, abbiamo fatto una video chiamata...è così bella la mia Lela! Mi manca tanto Dean...se Joey non cambia idea credo che dovrò tornare in Argentina, non posso vivere senza la mia piccola!" disse con voce rotta. "Sai che puoi contare su di me, vero? adoro Lela!...ti somiglia così tanto Jane! Hai parlato con qualche avvocato per sapere i tuoi diritti?" chiese mettendo in moto la macchina. "Si...si, il fatto è che Adèla è nata in Argentina, ce l'ho sul passaporto, ma non posso portarla fuori dal paese senza il consenso del padre...anche se non siamo sposati, credo che Joey non si fidi che la riporterei da lui una volta in America e a dirti la verità non ha tutti i torti...se Lela fosse qui non potrei più staccarmi da lei!" disse tirando su con il naso. La sua bambina era la cosa più bella che le era capitata, all'epoca era molto innamorata di Joey, pensavano di sposarsi e mettere su famiglia, ma poi gli attriti per il suo lavoro avevano minato il loro rapporto, benché Jane non gli avesse mai dato motivo di essere geloso, lui odiava che la toccassero in modo provocante, anche se solo per scena, così dopo la nascita di Adèla erano rimasti in buoni rapporti per la piccola, ma Jane non voleva più stare con Joey. Lui però continuava a rincorrerla e spesso la ricattava emotivamente con la bambina solo per tenerla legata a sé. Fu solo dopo la morte di Frank che Jane decise di tornare a Boston, aveva proposto a Joey di seguirla con la bambina ma lui non voleva, amava il suo paese e non lo voleva lasciare, così con la morte nel cuore Jane era partita, lasciare Adèla era stata la cosa più difficile della sua vita e non passava giorno che non si domandasse se avesse fatto la scelta giusta. La piccola sembrava serena durante le chiamate e spesso Jane doveva farsi violenza per non scoppiare a piangere, soprattutto quando la bambina la guardava con i suoi occhioni azzurri e il labbro tremolino chiedendole quando sarebbe tornata a prenderla. Una volta a casa, Jane si fece una doccia mentre Dean si riscaldava i muscoli, il pensiero della bambina le aveva tolto ogni energia, era quasi tentata da rimandare il suo spettacolo, non era in vena di ballare, così uscì dalla doccia e chiamò Milton chiedendo se poteva spostare lo spettacolo perché non stava bene. L'uomo acconsentì, avrebbe offerto un' altro tipo di spettacolo, non sarebbe stato grave. "Hey Dean...ascolta...io..." disse uscendo dal bagno avvolta in un asciugamano candido, l'uomo deglutì a fatica, c'erano lembi di pelle che nemmeno ballando era riuscito a vedere, Jane era così sexy con i capelli ancora gocciolanti e i piedi nudi. "Si?...tutto ok?" chiese preoccupato dal suo improvviso cambio d'umore. "No...scusa Dean...ti ho fatto venire per nulla...ho disdetto per stasera...non me la sento!" la bruna lo guardò con gli occhi lucidi. "No...ok, va tutto bene Jane! Lo capisco...nessun problema, ok? proveremo un'altra volta!" si avvicinò per consolarla e stranamente Jane non si sottrasse, odiava gli abbracci fuori dal ballo. "Oh...scusami tanto! Puoi...ti va...di restare ancora un po'?" chiese lasciandosi avvolgere dalle sue braccia, era tanto tempo che non traeva conforto da un altro essere umano e questa sera si sentiva particolarmente fragile e fece qualcosa che non si aspettava. Guardò Dean negli occhi e gli diede un bacio tremante sulle labbra, aveva dimenticato che cosa volesse dire essere amata e desiderata da qualcuno, perché dopo Joey non aveva più fatto sesso con nessuno. Dean ricambiò, ma non voleva approfittarsi di lei, la rispettava troppo e sapeva che in quel momento era particolarmente vulnerabile. "Jane..." sospirò l'uomo allontanandosi un po' da lei. "Dean...ti prego...ho bisogno di questo...fai l'amore con me..." chiese tra un bacio e una carezza. L'uomo non se lo fece ripetere due volte e le tolse l'asciugamano di dosso, la portò sul letto, aveva immaginato questa scena per anni e ora Jane era nuda, sotto di lui desiderosa di essere amata. Dean venerò il suo corpo con baci e carezze, la pelle di Jane era così morbida, profumata, nemmeno nei suoi sogni più sfrenati aveva mai osato tanto, la bruna si contorceva come fiamma viva sotto il suo tocco. "Non temere Dean...non me ne pentirò domani...solo...ti prego...ho bisogno di te, ti prego!" piagnucolò leccandogli la mascella cesellata e ispida con la lingua calda. Dean annuì eccitato, stava per possedere Jane e questa era l'unica cosa che gli importava, fanculo le conseguenze, aveva voluto questo per troppo tempo per tirarsi indietro. "Jane...piccola, sei così bella! Ti amo tanto!" le sussurrò all'orecchio mentre s'insinuava tra le sue cosce calde e setose. "Oh...Dean..." la bruna mugugnò di piacere, l'uomo era davvero ben messo e la riempiva tutta, era una sensazione che aveva dimenticato. L'uomo cominciò a farsi strada dentro di lei con spinte prima lente e poi sempre più profonde e veloci, mentre Jane gemeva di un piacere sempre più profondo. "Si!...più veloce!...si...ancora!...di più!" urlò con voce strozzata, Dean continuò le sue cure con maggiore foga e passione incalzato dalla voce roca e sensuale di Jane che le stava torturando l'orecchio con il suo alito caldo. Jane stava godendo da matti, non immaginava che Dean fosse un amante tanto passionale e per un barlume di secondo si pentì di non avergli mai dato una possibilità. "Oh...si!! cazzo...Deann!!!" urlò Jane in preda ad un orgasmo che la squarciò come carta, l'uomo sentì la sua figa avvinghiarsi intorno alla sua asta pulsante e dopo qualche ultima spinta venne rumorosamente anche lui, rilasciando il suo candido latte dentro di lei. Si addormentarono avvinghiati ed esausti, Jane non stava così bene da tanto tempo. La mattina dopo Dean si svegliò per primo, vedere Jane accanto a lui, nuda, era qualcosa di indescrivibile, avrebbe pagato oro per svegliarsi così tutti i giorni della sua vita, sperò solo che Jane non se ne pentisse mai, lo avrebbe distrutto.
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LA REINA TANGUERA
FanfictionJane lascia la sua amata Buenos Aires per ricongiungersi con la famiglia a Boston...le circostanze del suo ritorno non sono felici e ricominciare una nuova vita lontana dai suoi posti preferiti, dalla musica per le strade, dall'allegria della sua g...