come mille spine

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Scott mi sbatte contro il muro. Mi afferra per i polsi e li alza sopra la mia testa. Afferra entrambi i polsi con la mano sinistra e li spinge contro il muro.
Mi accarezza il volto con la destra, siamo vicinissimi, riesco a sentire l'odore della sua pelle, sento il suo pene che attraverso i vestiti mi sfiora. Sono super eccitata.
Mi accarezza dolcemente il labbro inferiore, poi mi infila la lingua in bocca e mi dà un appassionante bacio alla francese.
Sento le nostre lingue entrare in contatto, strofinarsi e muoversi. Chiudo gli occhi.
Con la mano destra inizia a sbottonarmi i pantaloni, la sinistra aumenta la pressione sui miei polsi come per impedirmi di fermarlo. Non lo farei mai, anzi desidero solo che non si fermi...
Lentamente mi spoglia completamente. Arrossisco: è la prima volta che mi vede completamente nuda. Anzi è la prima volta che qualcuno mi vede così...
Lui mi guarda, io distolgo lo sguardo imbarazzata.
"Sul divano."
Obbedisco. Lui apre il suo zaino e tira fuori delle corde.
Lo guardo: lui non si è spogliato. Neanche questa volta sembra intenzionato ad usare il suo pene... Finora si è soltanto masturbato davanti a me, non mi ha mai toccato con questo...
Perché? Non mi considera ancora degna? Forse non gli piaccio fisicamente? Lo fa per farmi soffrire? Una sorta di oscuro giochetto sadico? Ma lui non dovrebbe sentirne la voglia? Il bisogno? Perché con Scott è sempre tutto così dannatamente complicato...
Mi lega i polsi fra di loro, è la prima volta che usa le corde, la sensazione che mi danno queste mentre si stringono sulla mia pelle è sorprendente: sono così resistenti, forti, mi sento veramente prigioniera. Le sento stringermi, strusciarmi sulla carne, procurarmi un leggere dolore data la loro ruvidità.
Legati i polsi mi immobilizza questi dietro la testa, sullo schienale del divano.
Poi mi lega le gambe: mi blocca i polpacci e le cosce insieme, poi fa in modo che una corda parta dalla altezza delle ginocchia per poi legarla alle gambe del divanetto, impedendomi di chiudere le gambe.
Non sono seduta, ma quasi sdraiata in modo che la vagina sia a sua disposizione.
Mi guarda, io lo guardo. Sono completamente immobilizzata, completamente a sua disposizione. Ciò mi eccita, non devo più preoccuparmi di niente, posso spengere il cervello e abbandonarmi alle sensazioni.
Scott prende in mano le mie mutande.
"Apri la bocca."
"Vuoi scherzare?"
Mi afferra un capezzolo e lo tira. Il dolore è lancinante. Apro la bocca.
Lui appallottola le mie mutandine e me le infila in bocca. Poi dallo zaino prende del nastro adesivo e lo usa affinché io non le possa sputare.
Tutto ciò è così... Umiliante e schifoso, ma non posso farci niente, sono completamente a sua disposizione.
Mi tasta un poco le tettine, mi accarezza il corpo e giocherella con il mio clitoride.
Tira fuori dallo zaino un altro giocattolino: è una sorta di bastoncino di ferro che termina con una rotellina piena di spine.
Mi appoggia l'aggeggio sul fianco sinistro e inizia, piano piano, a fare salire la rotellina sul mio costato.
Ruotando le spine mi pungono, la sensazione che l'arnese provoca è un leggerissimo dolore, un dolore che definirei ... Piacevole.
La rotellina sale sul mio corpo, discende un poco, poi risale. Inizia a passarmi sul seno. Il dolore si fa più intenso. Scott la muove lentamente verso i miei capezzoli. Io mugolo impotente.
Fa in modo che una spina mi preme sulla punta del capezzolo. Mugolo. La rotellina va avanti ed indietro passando più volte sul mio capezzolo.
Cazzo se questa sensazione è ...
Non trovo parole per descriverla, sappiate soltanto che sto godendo.
Passa alla seconda tetta e fa lo stesso. Poi inizia a scendere, l'oggetto mi passa sull'inguine diretto verso la mia vagina.
Mugolo e cerco di chiudere le gambe. Non posso, sono completamente in suo potere.
Dovunque passa quella rotellina lascia sulla mia pelle lievissimi puntini rossi.
Mi passa sul clitoride. Ora il dolore è intenso.
Me lo passa sulle labbra della vagina.
Poi con due dita mi apre queste e me lo passa sulla parte interna.
Mugolo, scuoto la testa, ma lui non si ferma ...
Mezz'ora dopo mi sto rivestendo. Lui mi guarda soddisfatto. Finito di passarmi l'oggetto mi ha masturbato con le mani fino a procurarmi un orgasmo.
Sono completamente soddisfatta, ma la mia felicità dura poco.
Di colpo mi torna in mente ciò che avevo intenzione di fare, il mondo e i suoi problemi ricadono nuovamente sulle mie spalle rilassate, sconvolgendomi.
"Dobbiamo parlare." Gli dico.
Lui mi guarda, sorpreso dal mio tono.
"Cosa vuoi tappetta?"
"Perché non vuoi dire ai tuoi amici che stiamo insieme?"
Lui mi guarda confuso, poi scoppia a ridere, una risata nervosa. Si alza dal divano e si dirige verso la finestra. Io lo seguo.
Si accende una sigaretta.
"Sul serio: perché?"
Lo incalzo.
"Ma si può sapere cosa cazzo vuoi?"
Ha alzato la voce. Non mi lasciò intimidire.
"Soltanto che non ti vergognassi di me!"
Lui ride. Butta fuori dalla bocca il fumo. Mi guarda nervoso. Si morde il labbro.
"E dovrei diventare lo zimbello della classe come lo sei tu?"
Io lo guardo. Sono sconvolta.
Mi ero dimenticata chi fosse, pensavo fosse cambiato, ma alla fine è sempre lo stesso ragazzo che passava le giornate a bullizzarmi...
E io sono sempre la stessa stupida.
La testa mi gira, lo guardo.
"Chiudo il contratto."
"Come scusa?"
"Fuori da casa mia!"
Scott mi guarda. Non riesco a decifrare la sua espressione. Ha gli occhi socchiusi, un sopracciglio alzato.
Ride per l'ultima volta. La risata più finta di questa stupida serata.
Senza dire niente raccoglie le sue cose, mette lo zaino in spalla ed esce sbattendo la porta.
Io rimango lì, a fissare l'uscio.
Le mie gambe mi cedono. Mi siedo per terra e scoppio a piangere.

Buonasera a tutti. Ringrazio chiunque sia arrivato fino a qui e chi ha votato i capitoli finora. Vorrei chiedervi se preferite i capitoli incentrati su scene BDSM oppure se apprezzate anche quelli che si concentrano sulla psicologia della protagonista. Così da decidere su come procedere. Ovviamente il libro non finisce qui ma continua, e se continuerete ad apprezzare la storia ho molte, molte idee da scrivere. Ditemi voi.

Sono la tua schiavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora