Non posso credere stia per succedere. Tremo. Vorrei andarmene. Ma non posso, non posso deludere Scott. Dopotutto sono stata io che quando ho firmato il contratto gli ho detto che ero aperta ad ogni pratica Bdsm. Forse avrei dovuto essere più sagace. Ma non avrei mai pensato che lui avrebbe voluto condividermi ... Con una mistress tra l'altro! Io non sono bisex, le femmine mi fanno schifo!
Ma non posso rifiutarmi adesso, non posso deluderlo.
Sono seduta in cucina ad aspettare. Scott per l'occasione mi ha comprato un vestito da cameriera ottocentesca. Ho una gang ring in bocca, le caviglie legate fra di loro. Stivaletti con i tacchi. Sul tavolo accanto a me è poggiato un vassoio sul quale sono sistemati vari giocattoli bdsm. Scott mi ha detto di aspettare li mentre passava a prendere la mistress. Tra poco entreranno dalla porta, si sistemeranno. Poi lui suonerà una campanella e io dovrò arrivare con il vassoio.
Che sia chiaro il termine condividere: io resterò sempre e comunque la slave di Scott. Ma ogni tanto lei verrà qui e con il suo permesso potrà giocare con me.
Sento la porta aprire. I passi di Scott e quelli di lei. La sento parlare anche se non capisco le parole. La sua voce mi sta antipatica a pelle. Passano una decina di minuti poi Scott suona la campanella. Io afferro il vassoio e con piccoli passetti (ho le caviglie legate e i tacchi) e tentando di sbavare il meno possibile ( ho la gang ring in bocca) entro in salotto.
Lei ride nel vedermi. È dannatamente alta e formosa. Ha i capelli platino, un rossetto rosso accesissimo. È vestita di Latex e ha delle scarpe aggressive con il tacco.
Ha una mano sulla coscia di Scott. Mi sento avvampare. Cosa vuole quella puttana! La gelosia mi afferra la gola, ma non lo mostro. Non voglio deludere il mio padrone.
Mi inginocchiò. Appoggio il vassoio ai loro piedi e mi genufletto. Resto in attesa.
"L'hai addestrata bene."
Commenta lei.
Lui risponde con orgoglio. Mi sento meglio. Sentire la sua voce orgogliosa di me mi fa sentire bene, orgogliosa a mia volta.
"Lei si chiama Diana. Devi obbedirle tappetta!"
Lei ride. Mi avvicina la scarpa alla faccia.
"Leccala"
Ordina. I suoi ordini sono diversi da quelli di Scott. In lui riesco sempre a sentire una vena di dolcezza. Lei invece sembra stia parlando ad uno zerbino.
Resto bloccata tremante. Guardo il sotto della scarpa schifata.
"Ho detto lecca stronzetta! Succhia il tacco!"
Resto lì ferma. Scott ha sempre usato scarpe pulite per sottomettermi in quel modo. Questa invece ci è venuta camminando con queste scarpe. Saranno sporchissime!
Guardo Scott con occhi supplicanti. Diana sta perdendo la pazienza.
"Aspetta Diana: non le faccio leccare scarpe sporche. "
Grazie! Oh grazie!
Scott si alza dicendo che va a prendere dell' alcool per pulirle. Esce dalla stanza. Rimango lì, inginocchiata con lei.
Diana mi guarda. Poi scoppia a ridere. Una risata malvagia.
"Ti sei salvata schifezza! Ma sappi che per questo mi vendicherò tremendamente!"
Parla con un filo di voce in modo che Scott dall'altra stanza non la senta. Mi sento gelare dalla paura. Lei mi guarda con i suoi occhi malvagi.
Scott rientra nella stanza. Mi toglie la gag ring e poi mi mette in mano il disinfettante e una pezza. Poi si siede sul divano.
Pulisco gli stivali della mistress. Minuziosamente perché poi dovrò leccarli. Lei mi guarda con aria di superiorità. Come ho già detto le donne non mi eccitano per niente.
Finito di lavarle inizio a leccarle dalla suola. Come Scott mi ha insegnato: lentamente e stando attenta a passare in ogni punto. Il sapore dell'alcool mi riempie la bocca. Poi lei mi obbliga a succhiare il tacco come se si trattasse di un pene. È umiliante, schifoso. Lo infila fin dentro alla gola. Strozzandomi.
"Ora girati e metti il tuo stupido sedere a pizzo!"
Ordina lei. Obbedisco. Mi alza la gonna, mi abbassa le mutande. Poi si toglie una delle scarpe e inizia ad usare il tacco come un dildo nel mio sedere.
"Spero che tu lo abbia bagnato per bene!"
Fa male! Di sicuro non è stato pensato per questo! Urlo. Fa male.
Poi Scott toglie alla mistress l'altra scarpa e la usa come dildo nella mia vagina mentre lei continua come prima. E anche se mi fa male, ora che anche lui sta partecipando alla tortura, godo.
Finiscono. Diana chiede a Scott se può legarmi. Che ha in mente un giochino. Lui accetta. Mi legano, poi mi mettono seduta sul lato del divano.
Senza preavviso Diana sale sul mio padrone e inizia a strisciare la sua vagina, attraverso le mutande, sul pene di lui.
Mi sento avvampare. Non sopporto la cosa! Lui è solo mio! Lei inizia a gemere in modo esagerato. Chiudo gli occhi sconvolta.
"Ordinale di guardare"
"Si: guarda tappetta!"
Devo obbedire.
Non lo sopporto!
Quella stronza apre la cerniera dei pantaloni di Scott. Le sue mani con le dita smaltate prendono delicatamente il suo pene e lo masturbano. Lei geme. Anche lui. No: non sta succedendo davvero! Sono gelosa. Non posso sopportarlo. Ma devo...
Si toglie le mutande. Infila il pene del mio padrone nella sua schifosa vagina. Che puttana! La odio!
Mi aumenta il battito. Iniziano a scendermi le lacrime.
Scott mi guarda un attimo preoccupato. Forse ha capito che per me è troppo. Ma poi lei inizia a baciargli delicatamente il collo e lui sembra dimenticarsene.
Non c'è la faccio! A questo punto avrei preferito leccarle le scarpe sporche che subire questa punizione!
Lei lo bacia da pertutto lasciando impronte del suo dannato rossetto. Con le sue sporche e schifose manacce lo tocca da pertutto. Ed intanto sale e scende sul suo pene. Lentamente.
"Devo mettere il preventivo"
Dice lui
"Tranquillo ho preso la pillola!"
Risponde lei.
Se si scopre che ha qualche malattia la ammazzo!
Lei geme e lo bacia, lo lecca lentamente sul corpo. Sa che lui è un dominatore, quindi con lui si comporta in maniera dolce. Ma i suoi occhi quando mi guarda sono diabolici. Il piacere di lei non viene dal sesso, ma dalla sofferenza che sa di starmi facendo provare.
Voglio morire, sotterrarmi, smettere di guardare almeno. Ma non posso.
Lei procede lentamente per evitare di farlo venire e finire il suo giochetto. Quando lui sta per venire su ferma in modo da farlo durare di più. Lo bacia in bocca attenta a farmi vedere ogni centimetro della sua schifosa lingua.
Infine lui viene e lei inizia a gemere in un modo esagerato e fintissimo anche se lui non se ne accorge.
Tremo, singhiozzo.
"Ora il gioco lo scelgo io" dice Scott.
Ci sdraia entrambe in modo che lui possa penetrare Diana mentre io lecco il clitoride di lei e ogni tanto il suo pene. Inizia. Lei e tutta bagnata e leccarla mi fa schifo
Non pensavo che le vagine avessero un sapore tanto schifoso!
Ma ogni tanto lecco il suo pene e francamente, finalmente, mi sento partecipe della sua goduria.
Non gode soltanto Scott, ma questa volta lei ha un vero orgasmo. Quando hanno finito Diana si fuma una sigaretta, mi fanno portare da mangiare e bere e poi lei se ne va, finalmente, lasciandoci da soli.
Scott mi accarezza la testa che è poggiata sulle sue ginocchia.
"Sai sono molto contento."
Lo so. È la prima volta da quando lo conosco che è venuto per due volte di fila. Non so perché ma lo ha adorato.
"Per te è stato troppo o possiamo rifarlo qualche volta?"
È stato troppo. Una delle giornate peggiori della mia vita. Ma non posso deluderlo. Non voglio.
"Anche a me è piaciuto"
Mento. E già so di aver fatto un terribile errore.
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Sono la tua schiava
Storie d'amoreLui il ragazzo più figo della scuola, lei una ragazzina considerata da tutti una sfigata. Sembrerebbe che non abbiamo possibilità come coppia, invece tutto cambierà quando lei accetterà di divenire la sua slave BDSM. ❌ATTENZIONE CONTIENE SCENE DI SE...