Smoking lilla

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Ancora fisso il monitor.
La scritta FAILED continua a lampeggiare.
Non ci credo, non puo essere.
Mi accascio a terra.
Nessuno sale più sulla bilancia.
Parte una sirena assordante e mi premo le orecchie.Non posso piangere,non ora.Due uomini in smoking lilla  si avvicinano e mi afferrano per le braccia.Cerco di resistergli ma faccio male,perchè mi strattonano e mi conducono fuori dalla porta.
Attraversiamo corridoi infiniti, svoltiamo,entriamo in nuove porte...mentre io ancora vengo trascinata.Non riesco a pensare più a nulla,non VOGLIO pensare più a nulla.Attraversiamo l'ultima porta,ed entriamo in una stanza buia.Solo una scrivania in fondo è illuminata.Dietro è seduta una signora che avrà una trentina d'anni.I capelli rossi e ricci,non troppo lunghi,gli occhi blu.Mi sorride,ma io non ricambio e guardo a terra.Fa cenno ai due uomini di andarsene e rimaniamo sole.Si alza e mi scruta per un attimo,sempre sorridendo.Ma io continuo a fissare il pavimento.
-So che sei confusa ora,ma non ti preoccupare andrà tutto bene-
Si, come no.E allora perché mi hanno portata qui??
-Per...perché il mio test è fallito..?-Balbetto
-Sei un esemplare rarissimo, non sei abbinabile a nessuno.Peró nella parte sud c'è un altro come te.Che non è stato abbinato a nessuno.Il problema è che non sappiamo se lui è "speciale" come te-
La guardo perplessa
-Ma lui non era stato abbinato a nessuno,come me?-
-Lui ha fatto il test dopo di te.Il test non ha trovato nessuno a cui abbinarlo, non perché lui fosse "speciale", ma perché tutti i ragazzi della parte nord erano gia stati presi, tranne te, che non sei stata "collegata" a nessuno.Capito ora?-
-Si...-
-Bene- Fa un sorriso larghissimo.
-Proprio per questo, vi sottoporremo a un test,che farete insieme.Sará molto duro,ma la tradizione dice così.-
-A me non importa niente della tradizione!E non mi importa neanche di essere collegata a qualcuno! Io voglio solo tornare a casa!!!-
Il sorriso che aveva poco fa sparisce
-Ah si?E a noi non importa nulla di quello che pensi tu!Tu non rivedrai più la tua famiglia,puoi anche dimenticartela.-
Spinge un pulsante sulla scrivania ed entrano i due uomini di prima.Non ho nessuna voglia di essere trascinata di nuovo,quindi mi alzo e mi faccio guidare.Mi afferrano le braccia con la loro solita delicatezza e mi portano in una cella.Le pareti sono dipinte di bianco e la stanza è divisa al centro da una lastra di vetro.Mi siedo sul divanetto bianco e fisso la lastra di vetro.Si vede una stanzetta identica a questa,solo che su quel divanetto non c'è nessuno.
Passano le ore e io continuo a fantasticare sul mio collegato.Se mi piacerà,se andremo d'accordo.
Che nome gli darò? Credo che lo saprò solo quando lo vedrò, sarà una cosa istintiva.
Forse questa stanza fa parte del test di cui parlava la ragazza.Devo rimanere calma e aspettare.
Cerco di dormire ma, milioni di pensieri mi pervadono.E in più le luci sparate non si spengono.
Continuo a pensare a come sarà con il mio collegato,continuo a pensare positivo.Sono sempre stata una persona positiva,ma sono sempre le persone così che ricevono le delusioni peggiori.
La porta si spalanca,ma non quella della mia stanza,la porta opposta alla mia.Entra un ragazzo ferito,trascinato dagli stessi uomini che mi hanno portata qui.
Eccolo.Ecco Dylan.

||scusate,è un po corto.Spero vi piaccia:)||

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