Ratti

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DYLAN'S POV
Senza pensarci due volte la stringo forte.Lei...ricambia?
Sorride.Sembra si senta sollevata.
Tutto quello che volevo era stringerla a me.Tenendola al sicuro.Stringerla per farle sapere che ora sono con lei.
Stringerla per non dividerci più.
Stringerla.Semplicemente.
Vorrei che questo momento non finisse mai.
Alza la testa e mi punta addosso i suoi occhi azzurri.
Mi ci perdo per un attimo.
Poi si stacca,un po imbarazzata.
Non dice nulla,si limita a massaggiarsi le mani rosse e a pulirsi i pantaloni dal terriccio.
Poi si guarda intorno.
Ci circonda una città abbandonata,piena di fabbriche e grattaceli ridotti malissimo.
È li che mi sono procurato il tubo di ferro.Era perfetto,duro ma leggerissimo.Era a terra accanto a una fabbrica abbandonata.
-Che ne dici se esploriamo un po?-
Lei annuisce.Com è timida.
Ci dirigiamo nella città.
È orribile.Credo sia una riproduzione di quello che è successo durante la terza guerra mondiale.O sarà reale?
La ragazza sobbalza.
Centinaia di cadaveri stesi al suolo davanti a noi.È orribile...
Lei si ferma e anch'io.
Osservo ancora con ribrezzo il paesaggio davanti.Non ho idea di cosa sia successo in quella guerra...nessuno ne parla mai.Dev'essere stato orribile.
-Torniamo indietro.-Dice piano.
-Okay-
Siamo circondati da edifici abbandonati.
-Guarda quella casa...che ne dici di andare la a riposare?-Indica una casa non troppo lontana.
-Ottima idea.-
Sto morendo di fame...l'acqua nel bosco non ci è mancata,ma di cibo neanche l'ombra.
Ci avviciniamo all'edificio diroccato.
Ha un aspetto orribile,ma entriamo lo stesso.Sono io ad aprire la porta che comincia a scricchiolare.
La ragazza è dietro di me,ha più paura di me...
Entro per primo.Ma dentro non sembrano esserci pericoli.Il pavimento di legno cigola sotto le nostre scarpe e vetri rotti sono sparpagliati ovunque.Sulla destra c'è un tavolino,con un vaso,credo che una volta lo usassero per i fiori.
Vicino una cucinetta, con un fornello, degli sportelli e un frigo.
Sulla destra invece ci sono due letti a castello, con vicino un comodino.
La ragazza subito apre il frigo,ma un grosso ratto ne salta fuori.Lei comincia a urlare e io scoppio a ridere.Mi sta guardando malissimo.
-Dove si è cacciato?!-
-Non ne ho idea...in giro però ne è pieno...specialmente in mezzo alle coperte.-
-Finiscila!-
Rido ancora.So che neanche i topi potranno fermare la sua voglia di dormire.
-Ho tanta fame...-Dice.
-Anch'io...ma dobbiamo resistere.-
-Perchè non guardi cosa c'è negli scaffali li in alto...?-
-Vacci tu...magari incontri qualche altro amichetto!-
-Dai per favore...apri quei cassetti!-
Mi avvicino e apro i cassetti.Dentro c'è un barattolo di carne in scatola.Guardo la scadenza.É tra una settimana,perfetto.
Alzo trionfante il barattolo verso di lei.
-Guarda che ho trovato?Un barattolo di carne in scatola e non è neanche scaduto,perfetto!-
Le faccio vedere la scadenza.
-Ma perfetto un corno!Che ci fa un barattolo nuovo di carne in scatola qui!Secondo me non dovremmo mangiarla...-
-Beh in fondo hai ragione...La porterò con me...nel caso servisse-
Annuisce.
-Senti...posso stare io al letto sopra?-Chiede.Vabbe glie lo concedo.
-Va bene pero fai attenzione ai topi che di sopra hanno i loro nascondigli-
-Basta!-Scoppia a ridere.
Forse dovrei andare a procurare qualcosa da mangiare,ma non ho nessuna voglia di lasciarla da sola.Il sole non è ancora tramontato.Era da un po di giorni che non lo vedevo splendere.Evito però di guardare fuori dalla finestra,quel paesaggio mi mette angoscia.
É solo una riproduzione ok,ma tutto questo è accaduto realmente...il mio desiderio è ed è sempre stato quello di sapere la verità.Cos'é successo realmente durante quella guerra,chi ha instaurato questo sistema e perché l'ha fatto...secondo me c'è qualcosa dietro a tutto questo.
Apro un altro cassetto e dentro ci trovo due zaini,uno blu e uno verde.Saranno stati messi per noi?Improvvisamente mi sento osservato.
-Fantastico,degli zaini!Ci saranno utili!Posso prendere quello verde?-
-Okay- Dico.
Glie lo lancio e le arriva dritto in faccia,mi guarda in cagnesco.
-Grazie - Borbotta
Guardo nel mio zaino,ci sono una torcia e una...cornice?!?Mah...Guardo nelle tasche dello zaino e ci trovo un libricino.Lo sfoglio...ma le pagine sono vuote,sono solo numerate.
-Cosa c'è nella tua borsa?-Le chiedo.
-Una torcia e un calzino a righe.-
Scoppio a ridere.
-Io ho una torcia,una cornice e un libricino...hai provato a cercare nella tasca fuori?-
-No-
Sì mette a frugare e trova un libricino uguale al mio.Con la stessa copertina marroncina ingiallita.
-Ma...le pagine sono vuote!-
-Lo so...che strano.-
Mi accorgo che le righe bianche e blu dei calzini sono uguali a quelle della mia cornice...forse i due oggetti sono collegati.Le due torce invece no.Sono molto diverse.La mia è grigia platino,mentre la sua è arancione,somiglia a un giocattolo.
Continuiamo a cercare per la casa,ma non troviamo nulla.Solo una piccola lumachina infastidita.
Ci sediamo sulle sedie intorno al tavolino e il silenzio trionfa.Comincio a giocherellare con la torcia e il suo nastrino.Lei invece ha lo sguardo perso nel vuoto...chissà a cosa starà pensando.
Quello che vorrei adesso è soltanto averla tra le mie braccia,niente di più.Se solo ne avessi il coraggio...
-Mi racconti qualcosa di te...-Rompo il ghiaccio.
-Non saprei da dove cominciare...-
-Parlami un po della tua famiglia.-
Mi accorgo di aver sbagliato argomento perché fa una somrfia e guarda a terra.Poi però comincia a parlare.
-Ero molto legata a mia madre...è stato un trauma lasciarla andare.Tu non credo possa capire,sei uscito quella mattina con la certezza che saresti tornato dalla tua famiglia...con i maschi funziona così.-
Questo mi riconferma che ho totalmente sbagliato argomento...
-Mi dispiace...-
-Fa niente.-Sorride.
Il sole comincia a tramontare e un rosso intenso inonda quel paesaggio osceno fuori dalla finestra.
-Che ne dici se andiamo a dormire?-Dico
-Lo stavo per proporre io-
Si alza e sale sulla scala arrugginita.Anch'io mi metto a letto e senza pensarci due volte,mi addormento.

OCCHI DI GHIACCIO'S POV
Salgo sulla scala arrugginita e raggiungo il letto.Controllo bene le coperte perché non si sa mai,ci potrebbe essere qualche topo...
Mi sdraio,finalmente.Quel ragazzo mi mette soggezione,non so cosa dire quando c'è lui.Sará la mia timidezza...
Sobbalzo.Sento un rumore.Ma poi mi rendo conto che è solo Dylan che russa.Bene.
Tutto a un tratto mi ricordo del fiore...cerco nella tasca dei pantaloni e lo tiro fuori.Nonostante sia stato schiacciato nella mia tasca per un giorno è ancora intatto.E le sue sfumature rosse ancora sono accese.Sembra quasi surreale quel fiore.Sia per il suo aspetto,sia per la persona che me l'ha regalato.Lo rigiro tra le mani.Emana un profumo fantastico e piacevole.Decido che per conservarlo lo schiacceró in mezzo al libro che ho trovato nello zaino.Delicatamente lo posiziono in mezzo alle pagine.Sta calando la notte e la visuale della finestra mi irrigidisce.Quanto vorrei che Dylan fosse sveglio,con lui mi sento al sicuro...cerco di non pensare a nulla e mi copro fino alla bocca.Le coperte sono gelide.
Piano piano però il sonno mi culla.

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Apro gli occhi.Scendo veloce dalla scala per controllare se Dylan c'è ancora.Si c'è.Tiro un sospiro di sollievo.Sta dormendo beatamente con una gamba fuori dal letto.Lo scuoto dolcemente,ma non si sveglia.Allora decido di lasciarlo dormire un altro po.Vado in cucina.Sento un rumore.Mi giro di scatto e mi ritrovo davanti il ratto di prima.Urlo fortissimo e scappo sul letto.Dylan si alza subito dal letto.
-Ei che succede?!?-Dice preoccupato.
-Il ratto!-Grido.
Lui si rimette a letto.
-Toglilo ti prego!-Insisto.
-Va bene...-Sbuffa e si alza.
-Ricordo di aver visto una trappola per topi in uno di quegli sportelli lissu-
Ne apre uno e tira fuori la trappola.La posiziona al centro della stanza.
-Ora non ci rimane che aspettare - si rimette a letto
-Sì ma ora non ti riaddormentare però!-Dico,ma è tardi.
Dopo qualche minuto il ratto si avvicina al marchingegno e la trappola scatta.
Dylan si alza e prende la trappola mentre il topo si dimena.
Ad un tratto però la lancia via.
-Che succede?!?-
-Mi ha morso!-
Mi avvicino all'animale intrappolato e lo osservo.Non è un ratto...è un robot.
Improvvisamente smette di dimenarsi e fuoriesce un liquido verde dai suoi circuiti.
-Non è un ratto...è un robot!-Dico
Ma Dylan non sembra ascoltarmi...lo vedo cadere a terra senza dire nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2015 ⏰

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