Piccola nota: non è niente di
ciò che avete letto negli
scorsi due capitoli. È corto
e forse un po' fluffy.Buona lettura,
ci vediamo giù :)Sbuffa l'ennesima boccata di fumo, che si disperde velocemente per la stanza.
La tapparella semi chiusa lascia trapelare la poca luce di quella che è una giornata autunnale coi fiocchi. Con nuvole grigie, pioggia e compagnia bella.
Anche se è appena metà settembre e il freddo dovrebbe essere ben lontano.
Manuel sta sdraiato supino sul materasso, con la sigaretta tra le labbra. Simone poco più in là lo osserva, piegato su un fianco.
Sono entrambi nudi, coperti a malapena dal lenzuolo che a quanto pare dovranno prossimamente sostituire con una coperta più pesante.
Sei felice?
A distanza di mesi, ci pensa ancora a quella domanda.
Sì, che è felice.
Dio, se è felice.Ce l'ha pure la risposta a che cos'è la felicità.
Lui c'ha fatto roba con la felicità. L'ha accarezzata, ci ha dormito insieme.
Ci vive pure insieme, ci fa l'amore.
Lo ha appena fatto in effetti. Ed è felice.
Ed è appagato, e innamorato. E un sacco di altra roba con cui riempire un dizionario.
O forse due. O forse una libreria intera.
Alza la testa guardando il resto della stanza, la loro.
Le pareti da arancioni come il resto della casa sono state ritinteggiate di blu.
L'armadio dovrebbe essere diviso a metà, ma capita spesso che lui e Manuel si scambino i vestiti, e quasi non ci fanno più caso.
La scrivania è stata rimpiazzata con una più grande. Anche se non la usano molto... di solito preferiscono studiare fuori, all'aria aperta, o in biblioteca.
La libreria adesso è piena di libri di entrambi.
Sopratutto regali, o acquisti convulsi ai mercatini dell'usato.
Simone ha scoperto di adorare i fantasy, e di leggere pure parecchio in fretta... perciò con i risparmi delle ripetizioni — lavoretto che ha cominciato verso la fine del precedente anno scolastico, per rimediare qualcosa e dare come può un piccolo contributo in casa — può permettersi di assecondare i propri desideri.
Sulle pareti adesso ci sono anche foto sue, ritratti sopratutto con Manuel.
E sui muri della sala da pranzo, Anita ha pure attaccato qualche suo disegno.
Che sono meno belli di quelli di Manuel... ma a modo loro, come dice lei, lo rappresentano.
Questo Simone.
Questo nuovo Simone.Che poi "nuovo" non gli piace molto come termine.
Lui resta Simone. Quindi quell'inusitato nuovo, in realtà non era che già lí.
Incastrato sotto alla pelle e alle sue paure.
Nascosto, e col tempo smarritosi per strada con la speranza, un giorno, di potersi palesare.
Quel giorno è arrivato mesi fa. E adesso che c'è, a Simone piace così tanto esistere. Per davvero.
«Mi manchi» Dice Manuel.

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Underwater
FanfictionTutto per salvare autrici che sarebbero state fucilate e messe al rogo pur di scrivere questo trope. Da un'idea di Ele🫶🏻