capitolo 8

0 0 0
                                    

Esme's pov
Sinceramente non so cosa pensare. Sono molto felice per Thomas e Tiana credo che finalmente si siano trovati, ma... Bho non capisco. Mi sento come se Tiana mi avesse rubato un pezzo di me. Ma cosa sto dicendo, Tiana mi vuole bene e io a lei e Thomas è solo un mio grande amico. Ma come mi è passata per la mente una cosa del genere. A me piace Christian in realtà. Ma ce la faccio? Spero che con lui vada bene, ma faccio molta fatica in generale ultimamente a relazionarmi con i ragazzi dopo quella notte del 25 giugno. Forse provavo una gelosia così grande per Thomas perché lo vedevo come una specie di Salvatore o qualcosa di simile cosa ne so.
Bho anche ieri sera con Chri avevo una marcia in meno, non riuscivo bene a stare al gioco e appena lui faceva un passo avanti io mi ritraevo, ma io volevo davvero andarci. Non lo so. È domenica pomeriggio, e lui non mi ha ancora scritto. Sono le tre e mezza e sento suonare il campanello. Thomas era ancora da Tiana, chi poteva essere? Guardo dal citofono; Christian. Oddio. Mi prende il panico. No, non gli apro. No. Faccio finta di non essere in casa. No. Devo affrontare la cosa. Esme, è Christian, non vuole farti del male, è un ragazzo serio. Pian piano vado ad aprire la porta. Me lo trovo lì davanti che stava scendendo le scale per andare via.
" Ah sei qui" dice girandosi verso di me; risale le scale.
" Che c'è?" Domando.
" Senti... " Si avvicina molto a me il suo naso sta quasi per toccare il mio. I suoi occhi neri mi stanno perforando.
" Si?"
" Credo di provare qualcosa per te"dice lui
" Credi?"
" Toglilo dai "sorride. Sarà stato un metro e settantacinque scarso in realtà ma rispetto a me risaltava, sarà stato dieci centimetri abbondanti in più. Sorrido.
" Credi di tenermi così tutto il giorno davanti alla tua porta sulle spine?"
" Non è un brutto piano" rido.
" Anche io CREDO di provare qualcosa per te" continuo. Il sorriso mi si spegne.
" Ma ho bisogno di tempo. Molto tempo. Ti avverto. Tantissimo tempo"
" Non ho nessunissima fretta" lo abbraccio. Lui mi carezza la testa.
" Vuoi entrare?" Gli domando.
" Mah se proprio me lo chiedi" fuori faceva abbastanza freddo dato che era metà novembre.
" Vuoi qualcosa?"
" Un bicchiere d'acqua volentieri" glielo porto.
" Oggi trasmettono Fast and Furious 5 alla tele, lo guardiamo?" Domando.
" Siiii"era già iniziato, ma da poco. Inizialmente teniamo le distanze poi io gli poggio la testa sulla spalla e lo abbraccio. Stiamo così tutto il film e lui non osa toccarmi dove non dovrebbe, mi tiene sempre per le spalle , mi carezza il collo, la testa, si vedeva che non voleva mettermi a disagio. Fine film rimaniamo così ancora un po' di tempo, poi io mi giro verso di lui e lo guardo dritto negli occhi. I ricci neri gli coprivano la fronte. Mi dà un leggero bacio sulla fronte. Lo abbraccio forte.
" È meglio che vado ora" dice.
" Si meglio. Ciao Chri"
" Ciao" fa per uscire di casa, quando si rigira verso di me.
" È stato bellissimo oggi" dice sorridendo.
Sorrido anche io.
" Si molto" e se ne va.
Mi metto a saltare alla cazzo nella mia camera, sono al settimo cielo.
Chiamo Thomas
" Thomas non puoi capire cosa è successo, vieni da me tra mezz'ora che ti racconto tutto e tu racconti tutto a me."
" Ok capo".
* Due ore dopo*
" Madonna che giornata impegnativa" commenta Thomas.
"Si. Come ti trovi con Tiana?"
" Fin troppo bene. Non riesco a staccarla dalla mente e quando sto con lei è.... Una sensazione strana. "Lo dice seriamente. Poi fa una faccia stupida solita sua e aggiunge: "cioè sono venuto tipo sei volte; solo lei può fare una cosa simile" lo dice ironicamente ma probabilmente era serio. Rido. Però stavo un po' male internamente. Probabilmente perché lo vedevo come una specie di figura... Bho non saprei veramente. Perché era quasi una figura paterna per me. Era stato lui a starmi vicino tutto questo tempo anche perché i miei genitori erano sempre via per lavoro e le mie amiche non sapevano come affrontare bene la situazione.
Era strano sentirlo parlare così di una ragazza, è strano che dia attenzioni ad altre... È proprio questo il problema. Devo capire che non sono il sole e lui non mi gira intorno. Devo ficcarmelo in sto schifo di testa.
Dopo un oretta che parlavamo è andato via. Erano le otto e mezza. Ceno, mi lavo e vado a dormire, ero morta.

i was never thereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora