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Pioveva. Non era strano che piovesse in primavera, ciò nonostante era strano piovesse quel giorno. Da sette anni a quella parte non aveva mai piovuto in quel giorno, l'anniversario del nostro incontro. Me lo ricordavo come se fosse successo da pochi giorni: il sole cocente riflettersi sul lago, i petali di ciliegio che adornavano il parco, le prime margherite, i bambini che giocavano a chi aveva più fiato soffiando i denti di leone.
E poi c'era lui.
Aspettavo quel giorno con impazienza perché sia io che Jungkook eravamo riusciti a prenderci il pomeriggio libero da lavoro. Avremmo passeggiato lungo il parco e poi saremmo andati fuori a cena, come ogni anno. L'unico problema è che stava piovendo e sapevo che Jungkook mi avrebbe detto di rimandare il nostro appuntamento se gli avessi telefonato, che saremmo potuti stare a casa a guardare un film per evitare di prendere un raffreddore. Sapevo anche avesse ragione lui, ciò nonostante mi dispiaceva e una parte di me non voleva accettarlo.
"Pronto?" risposi al telefono che aveva iniziato a squillarmi tra le mani prima ancora che potessi digitare il numero di Jungkook.
"Tae? Mi dispiace moltissimo, ma devo trattenermi a lavoro per coprire un collega che si è assentato all'ultimo minuto. Visto che piove possiamo andare solo alla cena?"
Non risposi. Lo sapevo, eppure mi innervosii comunque.
"Taehyung, lo sai che dispiace anche a me. Puoi per favore rispondermi?" mi chiese con tono supplicante e sinceramente dispiaciuto.
"Lo so che dispiace anche a te. Sono solo stanco perché per prendermi il pomeriggio libero oggi ho dovuto fare i turni doppi tutta la settimana. E non è servito a nulla perché piove e perché tu ... "
"... perché io non sono con te" finì la frase per me. Frase di cui mi ero pentito il secondo dopo averla pronunciata.
"Mi dispiace Koo, non ha senso prendermela con te."
"Posso fare qualcosa per farti stare meglio?"
"Possiamo comunque andare al lago prima di cena? Solo per cinque minuti."
"Possiamo starci anche per dieci minuti amore. Dormi un pochino ok? Tornerò prima che tu possa accorgertene."
E così feci. Mi addormentai immediatamente, troppo stanco da quella settimana interminabile, chiusi gli occhi e una frazione di secondo dopo sentii il suo calore al mio fianco, le sue labbra premute delicatamente sulla mia guancia. Mi era sembrato di essermi appena sdraiato, di aver sbattuto le palpebre un paio di volte, e invece avevo dormito 4 ore senza neanche rendermene conto. Era tornato prima che potessi accorgermene, come aveva promesso. Sorrisi al tocco delicato del suo bacio.
"Buon anniversario del nostro primo incontro" mi sussurrò prima di accoccolarsi al mio fianco, un braccio a cingermi la vita.
Sentivamo l'incessante scrosciare della pioggia ed eravamo entrambi molto stanchi.
