23 settembre

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Stadio San Siro (Italia – Inghilterra)

Davide Frattesi

"Sei emozionato?" chiedo a Gianluca, entrando accanto a lui sul campo di San Siro, per una breve ricognizione del terreno di gioco. Siamo soli e mi sento troppo felice. Tra poco più di un'ora ci sarà la partita contro l'Inghilterra, dove Gianluca giocherà titolare, io no, ma ovviamente me l'aspettavo, essendo stato io stesso a dirlo a Mancini.

"Un po'" risponde lui, sfiorandomi il braccio "ma sinceramente neanche troppo, sono più emozionato di stare qui con te" si gira e mi sorride

"E' ufficiale" alzo gli occhi al cielo "la lontananza ti ha fatto diventare un romanticone" lo prendo in giro, ma la verità è che questa nuova versione di lui mi piace molto. Prima ero sempre io quello che diceva cose dolci, che ammetteva senza problemi i suoi sentimenti. Bisogna anche dire, però, che non ho mai dubitato del suo amore. Magari non me lo diceva spesso a voce, ma lo si capiva dai suoi gesti, dalle attenzioni che mi riserva sempre e che non gli ho mai visto dare a nessun altro, salvo forse sua madre.

Gli scompiglio affettuosamente i capelli, dovendo fare un notevole sforzo, data la differenza di altezza che ci ha sempre divisi (anche a dieci anni), Gianluca era più alto di tutta la testa di noi coetanei, e anche dei ragazzi più grandi.

"Siete carini insieme" sposto immediatamente la mano che si era soffermata un po' troppo a lungo e inconsapevolmente tra i capelli di Gianluca e mi volto di scatto, ritrovandomi davanti un Bryan Cristante sorridente, che, come ho già detto, è una rarità.

"Ma in realtà noi--- tenta di dire Gianluca, anche lui parecchio imbarazzato

"Ragazzi, davvero, io l'ho capito subito" spiega tranquillamente il centrocampista giallorosso

"Non è stato difficile, vivendo con Leo e Gianlu" vede la nostra espressione confusa "Spinazzola e Mancini"

Io ed il mio Gianluca restiamo a bocca aperta

"Loro...stanno insieme?" chiedo io timidamente

"Oh, sì" risponde Bryan "Anche da un paio d'anni, ormai. Conoscendoli da molto tempo, ho assistito, per così dire, all'evolversi del loro rapporto. E in questi giorni voi mi avete ricordato molto loro nei primi tempi" scrolla le spalle "Inutile dirvelo, di me potete fidarvi. Come avrete notato, non sono proprio un chiacchierone"

"Grazie" diciamo contemporaneamente io e Gianluca, e forse è anche abbastanza stupida e scontata come risposta, ma la verità è che semplicemente non me lo aspettavo

"Vi lascio, ora. Godetevi questi momenti, quando potete" Bryan Cristante si allontana.

Devo dire che mi sento benissimo, è come se mi fossi liberato di un fardello perché, per quanto Bryan non sia il mio migliore amico, è pur sempre una persona molto carina e disponibile. Guardando Gianluca, posso dedurre che anche lui si sente così.

Chiacchieriamo un altro po', circondati dall'immensità di un San Siro ancora vuoto, ricordando i gol messi a segno proprio qui da Gianluca contro Milan e Inter. Io ripenso anche a quanto ero felice in quei momenti. Penso che l'amore sia anche questo, essere contento per lui come se una cosa bella fosse successa a me. In un attimo rivedo, come in un flashback, tutta la mia vita, gran parte della quale trascorsa con Gianluca al mio fianco e mi chiedo, ancora una volta, quante probabilità c'erano che due ragazzi, coetanei, della stessa borgata, con una vita insieme alle spalle, arrivassero insieme in Nazionale maggiore? A ripensarci mi sento molto fortunato, e decido di esternare a voce alta questo mio pensiero.

"Siamo fortunati, lo sai?" chiedo a Gianluca, lui sorride

"Siamo molto fortunati" concorda, come se mi avesse letto nel pensiero. E forse è proprio così.

insieme, come sempre || Scamacca x Frattesi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora