Tra il 1306 e il 1321 Dante Alighieri scrisse la Divina Commedia narrando, nei suoi primi canti, il suo immaginario viaggio attraverso il regno dell'Inferno per poi giungere al Purgatorio ed infine al Paradiso.
Ma si trattava solo di un viaggio meta...
Tardo pomeriggio dei primi di Gennaio, foresta ai confini del Canada.
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Un varco rosso si aprì vicino ad una abitazione a confine tra la l'autostrada ed il bosco e 3 creature emersero da quel portale. Non erano esseri umani ma demoni, più precisamente appartenevano alla specie degli Imps; il primo ad emergere ed il più alto dei 3 (alto circa 1 metri e 80 centimetri o poco più), sfoggiava un cappotto con colletto grigio ardesia con bottoni rossi lungo il petto, stivali neri al ginocchio (per inciso alla stessa forma con tacco dei suoi piedi) e guanti neri senza dita, lunghi fino al gomito, con decorazioni grandi, arrotondate e gialle sulla parte superiore di essi. Il demone indossava anche un ciondolo di teschio rosso intorno al collo; aveva la pelle cremisi con macchie bianche di varie dimensioni che coprono parti degli avambracci, del petto e della coda, così come la maggior parte del lato destro del viso. Aveva spine nere sulla testa e sulla parte superiore della schiena, così come sulla coda, che termina con una punta triangolare che ha una macchia nera sulla punta. I suoi avambracci e le sue mani erano moto larghi ed i suoi piedi erano appuntiti con tacchi simili a uno stivale e una testa lunga e stretta, da cui si estende corna a righe grandi, curve, nere e bianche; i suoi occhi erano rossi e la loro sclera era gialla, ed erano cerchiati da un folto cerchio di nero. Al centro della fronte vi era il simbolo del suo cranio a forma di cuore.
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Dietro di lui emersero altri 2 Imp, più piccoli stavolta alti circa 1 metro e 50 centimetri circa. Uno era un maschio, anche lui aveva la pelle rossa e poi possedeva lentiggini bianche sulle guance. I suoi capelli erano bianchi a punta e coprivano parte delle sue curve corna a strisce bianche e nere. Anche i suoi occhi avevano sclere gialle e le pupille erano verticali e sottili come quelle di un gatto; aveva una lunga coda sottile rossa con una sbatura quadrilatero alla fine. Le sue gambe erano digitigradi e terminavano con degli zoccoli rossi appuntiti. Il suo vestiario consisteva in un cappotto nero navy con bottoni rossi e polsini bianchi, pantaloni neri, una camicia bianca con un dolcevita nero, una grande cravatta rossa e guanti senza dita.
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