Paradox si riprese lentamente steso su una superficie dura e rigida.
"Uh...cosa è successo?", chiese il ragazzo, ancora stordito, a nessuno in particolare ma poi gli tornò in mente cosa gli era accaduto quel giorno e scattò in posizione seduta guardandosi attorno.
Il giovane si ritrovò seduto su una scrivania dentro una sorta di ufficio con delle finestre che davano sull'esterno e, insieme a lui, c'erano la ragazza lupo e i suoi rapitori.
"Oh per fortuna si è svegliato! I nostri soldi sono salvi!", esclamò Blitzo tutto contento.
"Oh cazzo...allora non era un sogno...", sussurrò il ragazzo sgranando gli occhi.
"Purtroppo no...ci dispiace davvero", disse Moxxie avviandosi lentamente per non spaventare Paradox.
"Sei fortunato a non avermi vomitato addosso o ti avrei strappato le palle", disse Loona seduta ad una poltrona e con i piedi appoggiati sulla scrivania davanti alla poltrona mentre scriveva qualcosa su un cellulare.
"Senza offesa, Fido, ma questo è l'ultimo dei miei problemi ora", disse acidamente il ragazzo.
"Come cazzo mi hai chiamata?!", ringhiò Loona.
"Ok, ok, adesso cerchiamo tutti di calmarci, così potremo spiegare la situazione al ragazzo", disse Millie fungendo da pacificatore.
"Spiegarmi la situazione?! Mi avete rapito e portato nel fottuto Inferno! Cosa cazzo c'è da spiegare?!", urlò Paradox scendendo dalla scrivania, "Riportatemi immediatamente sulla Terra, adesso!"
"Credimi, dipendesse da me e da Millie lo faremmo ma...", iniziò Moxxie prima che Blitzo lo interrompesse.
"Tu vali la bellezza di quello che per gli umani sono circa 700 mila dollari al mese e siamo stati pagati in anticipo", disse il diavoletto più alto, "Quindi, secondo il contratto, finché continueremo ad essere pagati, tu rimarrai qui."
"Contratto? Fammelo vedere!", ordinò Paradox.
"E perché dovrei? Anche se te lo dessi e tu provassi a strapparlo, sarebbe inutile, quel pezzo di carta è praticamente indistruttibile", disse Blitzo.
"Mi avete portato qui contro la mia volontà! Direi che ho almeno il diritto di sapere i dettagli di questo vostro "contratto" e soprattutto chi ve lo ha commissionato!", esclamò l'umano.
"Capo, il ragazzo ha ragione. E poi non lo hai fatto vedere nemmeno a noi questo contratto; anche noi abbiamo il diritto di sapere, siamo pur sempre i tuoi dipendenti", esclamò Millie.
"Uff e va bene", rispose Blitzo roteando gli occhi mentre apriva un cassetto della scrivania dove era seduto prima il ragazzo, per poi tirare fuori un rotolo di pergamena.
L'Imp più alto consegnò il documento a Millie ed anche Moxxie e il ragazzo si avvicinarono a lei per leggerlo.
"Ora vediamo un po' cosa c'è scritto...", esclamò Millie srotolando la pergamena.
"Che lingua è questa? Non ho mai visto una cosa del genere in vita mia", disse Paradox vedendo le strane lettere scritte sul documento.
"È la lingua dell'Inferno anche se...mhhh ci sono dei simboli un po' strani che nemmeno noi conosciamo", disse Moxxie.
"Per fortuna buona parte del testo è comunque leggibile, ora ti dirò cosa c'è scritto", disse Millie facendo una sorta di riassunto del contenuto del contratto, "In parole povere...comincia dicendo dove ti saresti trovato...ovvero nel luogo in cui avremmo dovuto uccidere Martha; poi si...ecco dice il tuo nome: Paradox."
"Ma non è il mio vero nome! È il mio nome d'arte!", esclamò il ragazzo.
"Eppure è con quel nome che ti sei presentato. Non penso che fosse una coincidenza...", continuò Millie, "Aspetta, questo è molto interessante! Dice che tutti i membri dell'agenzia Imp dovranno prendersi cura di te; proteggerti, nutrirti e curarti, e assicurarci che tu sia sempre in ottima salute fisica e mentale...e potrai stare in qualunque uhhh...questa parola non vuol dire esattamente luogo...più come...mondo o piano...", lèsse Millie.
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Hellish Holiday
Fiksi PenggemarTra il 1306 e il 1321 Dante Alighieri scrisse la Divina Commedia narrando, nei suoi primi canti, il suo immaginario viaggio attraverso il regno dell'Inferno per poi giungere al Purgatorio ed infine al Paradiso. Ma si trattava solo di un viaggio meta...