Capitolo 3 Goetia Parte 1

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Paradox andò a dormire sul comodo divano nel soggiorno dei due Imp; la coppia sposata non aveva preparato un letto per gli ospiti (anche se gli promisero che lo avrebbero fatto quanto prima) però gli diedero un cuscino ed una coperta per farlo stare comodo.

Il ragazzo non lo avrebbe mai detto ma anche all'Inferno potevi sentire un po' di freddo.

La notte, comunque, sarebbe passata molto tranquillamente se non fosse che il giovane poté sentire i due sposini amoreggiare molto rumorosamente. Paradox scosse la testa cercando di scrollarsi di dosso l'imbarazzo e decise di mettersi le cuffie e di provare ad ascoltare un po' di musica dal telefono per tentare di addormentarsi (nel dubbio mise anche a caricare il cellulare con il caricabatterie che teneva sempre nel borsello). Il ragazzo, ovviamente, cercò anche di fare una telefonata ma scoprì che non c'era campo o meglio che molto probabilmente per la sua scheda SIM non c'era campo.

"Forse dovrei chiedere a Millie e Moxxie come potrei far funzionare il mio telefono qua sotto...ma poi chi mai potrei chiamare per aiutarmi? Il Papa?", pensò ironicamente Paradox per poi lanciare un leggero sospiro.

Il giovane riuscì solo dopo una mezz'ora ad addormentarsi grazie al suono di alcune melodie.

Il giorno seguente, nel Girone dei Superbi, alla magione del Principe Stolas Goetia.

La villa era un edificio regale di colore bordeaux che si trasformava in un blu intenso con toni viola durante la notte in modo da imitare cielo notturno. Le sue finestre erano eleganti e alte con vetrate rosa, che illuminavano lunghi corridoi pieni di vasi di piante, che sono probabilmente carnivore dato l'interesse di Stolas per il giardinaggio.

Un tema comune, molto presente in quasi tutta la villa, era l'astrologia con molti modelli di stelle e lunari insieme a immagini del cielo notturno sui soffitti. Aveva anche il glifo di Stola intagliato in diversi punti come i balconi, che brillava di blu durante la notte.

In una di queste sontuose stanze da letto, un giovane demone femmina di 17 anni, si stava risvegliando bruscamente al suono di due voci, (una maschile ed una femminile) che urlavano ferocemente, e al rumore di oggetti rotti contro i muri.

"Non riesco a credere che hai dormito con un Imp, nel nostro fottuto letto!", urlò una voce femminile.

"Non era previsto! Non ho avuto il tempo di andare in un motel!", rispose una voce maschile di rimando (la stessa che parlò al telefono con Blitzo).

"Un motel?! Come un cazzo di plebeo?!", gridò la donna.

La ragazza era un demone con le sembianze di un gufo antropomorfo (molto simile a suo padre), e un po' allampanata e si presenta con manto di piume grigie che stanno ad indicare che non ha ancora raggiunto la piena età adulta. I suoi occhi erano di un bellissimo rosa intenso con pupille bianche brillanti; le sue ciglia erano lunghe ma curate e portava un ombretto viola chiaro. Sotto ciascuno dei suoi occhi ci sono due ciglia che sembrano delle strisce di lacrime. Lei era un perfetto mix dei caratteri somatici dei suoi genitori: gli occhi e le piume dei capelli arruffati di sua madre e il viso bianco di suo padre. Come prima cosa, dopo essersi svegliata bruscamente e di malumore, si mise delle cuffie e cominciò ad ascoltare della musica dal proprio telefono.

 Come prima cosa, dopo essersi svegliata bruscamente e di malumore, si mise delle cuffie e cominciò ad ascoltare della musica dal proprio telefono

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