1. Tu.

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La brezza del freddo vento invernale soffiava sul candido viso del ragazzo, facendolo rabbrividire ad ogni passo.
I suoi freddi jeans chiari avvolgevano le sue esili e lunghe gambe che ad ogni movimento sfioravano Louis facendolo sussultare leggermente.

Afferrò la sciarpa bianca che aveva al collo mettendola sul naso arrossato e continuando a combattere contro il vento.

''mamma, sono a casa''- il pesante zaino scivolò dalla spalla si Louis, cadendo pesantemente a terra.

''tesoro, sono in cucina!''- urlò Johanna mentre un rumore di pentole e utensili proveniva dalla stanza in questione.

Senza pensarci due volte, cominciò a camminare verso la porta della cucina fermandosi sull'uscio; sorrise vedendo la madre che si destreggiava ai fornelli.

''mamma''- ridacchiò il ragazzo chiudendosi leggermente nelle spalle. -''come mai ti stai dando tanto da fare?''

Un sospiro uscì dalla bocca della donna, che si voltò successivamente asciugandosi la fronte con il braccio.
Vedendo questa scena, Louis sorrise avvicinandosi al bancone e sedendosi sullo sgabello;
con una mano afferrò una mela posta nel cesto davanti a lui e la portò alla bocca per cominciare a mangiarla. 

''abbiamo ospiti''- rispose la donna aprendo il forno per controllare le pietanze.

''sarebbero?''-rispose a bocca piena osservando la mela

''Anne, Gemma e Handy''

Il boccone che stava per deglutire gli andò di traverso facendolo tossire rumorosamente. 

''c'è qualcosa che non va?''
povera donna, se solo sapesse cosa ha fatto il ''suo bambino'' con ''Handy''

Trovandosi davanti suo figlio che quasi si prendeva a pugni sul petto, esclamò: ''bevi un po'' prendendo un bicchiere dalla dispensa e versandoci dentro un po' d'acqua.

Il ragazzo lo sorseggiò per poi posarlo e schiarire la voce.

''no mamma!''- risposta secca e diretta, bravo Lou. - ''comunque penso si chiami Harry'

''vedo che lo ricordi bene''- cominciò a sfottere la donna, afferrando la teglia dal forno.
''come tutti i tuoi ex'' - rispose il ragazzo. -''tutti tranne papà''

La donna posò la teglia che aveva in mano qualche secondo prima per poi togliere i guanti e poggiare le mani sul piano della cucina dandogli le spalle. 

Rendendosi conto della situazione, il moro si alzò per andare dalla madre e abbracciarla da dietro mentre la sentiva tirare su con il naso.

''scusami mamma. Ho esagerato, hai rag-'' commossa da quel gesto maturo, Johannah si voltò per buttarsi nelle braccia del figlio. 

''stai tranquillo, so che non è stato detto con malizia. Ma tu promettimi che ti prenderai cura delle persone che ami.''- singhiozzò la donna stringendosi nelle spalle'

''te lo prometto, mamma ''- sorrise il ragazzo accarezzandole la schiena. -''a costo  della vita''

La tavola era pronta e anche la famiglia Tomlinson.

''mamma, ma dove sono le ragazze?''-il moro lanciò un sguardo alla madre mentre posava il piatto candido sulla tavola rossa.

''sono da Emily''- sorrise la donna incamminandosi verso il ragazzo con le posate tra le mani.

''le prendo io, mamma '' - era sempre stato un ''uomo di casa '' soprattutto quando si trattava di alleggerire, anche di poco, il lavoro della madre. 

Dopo aver sistemato le posate sui rispettivi tovaglioli, decise di rendersi presentabile con una doccia, un veloce cambio abito e un goccio della sua adorata colonia di nicchia.

Same Love.|| Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora