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A quelle parole il cervello di Jungkook andò in tilt completamente e si impadronì della sua bocca con una specie di ruggito soffocato, prese a mordicchiare e leccare, fece scivolare piano la lingua tra le sue labbra disponibili e già socchiuse, pronte per accoglierlo.

"Cazzo Tae hai un sapore paradisiaco, a volte mi chiedo se sei reale o l'incarnazione dei miei sogni più oscuri. O dei più puri..." gli mormorò sulla bocca semiaperta per poi scendere piano a baciargli il mento, la linea della mascella, il collo e le clavicole.

Lo prese in braccio, sostenendolo da sotto i glutei mentre il castano gli avvolgeva le gambe intorno alla vita, per poi condurlo alla camera da letto in cui spiccava al centro un enorme letto king size.

Si spogliarono lentamente a vicenda contemplando la bellezza l'uno dell'altro e quando furono entrambi nudi si fusero in un abbraccio caldo e desideroso.

Si staccarono e Jungkook lo osservò estasiato per qualche secondo prima di ordinare con tono imperioso "Mettiti sul letto, Taehyung."

Il castano, memore della posizione in cui lo aveva preso la prima volta, e che a dire il vero gli era piaciuta da impazzire, salì sul letto e si mise carponi voltando poi il viso verso il corvino.

Lo vide trattenere il fiato per un secondo mentre gli osservava il fondoschiena.

"No -disse poi secco Jungkook- Hai un culo assolutamente divino ma stavolta voglio guardarti negli occhi mentre ti faccio mio, Taehyung. Voltati."

Il castano deglutì a fatica, si morse il labbro e fece quanto detto dal corvino mettendosi a pancia in su, il cuore che gli era schizzato in gola. Jungkook scese lentamente su di lui, posò le mani sulle sue cosce e prese a baciarle lentamente, alternando a piccoli morsi e succhiotti leggeri. Le mani anticipavano il percorso umido delle labbra incandescenti del Ceo, facendo crescere l'eccitazione di entrambi. Quando fu in prossimità della virilità ormai quasi del tutto eretta del castano avvicinò il viso e un sorrisetto strafottente gli incurvò le labbra nel sentire l'altro trattenere il fiato "Vorresti scoparmi la bocca, Tae?"

Un gemito sfuggì al castano alla domanda diretta del corvino, anche perché la risposta era sì.

"I-io..."

"Dillo, Taehyung, non sentirti a disagio. Dimmi quello che desideri fare. Che desideri farmi."

"Vorrei... io..."

Jungkook avvicinò pericolosamente le labbra alla sua durezza e vi soffiò sopra il suo alito caldo, prima di dare una lunga e lenta leccata dalla base fino ad avvolgere tutta la punta gonfia e lucida.

"A-ah..."

"Parla, bellissimo..."

"J-Jungkook..."

Il corvino gli afferrò la base e scese ad inglobargli un testicolo, lo succhiò con forza e lo lasciò andare con un sonoro 'pop', per poi leccarsi le labbra. Lo strinse poi con più forza alla base del membro e baciò la punta lucida "Cosa vuoi farmi, Taehyung?"

"Voglio affondare tra le tue labbra meravigliose, cazzo, arrivare più a fondo che posso e scopartela fino a venirti in gola." ringhiò eccitato il maggiore.

A Jungkook sembrò di impazzire nel sentirlo parlare così, quando passava dall'essere timido al perdere ogni freno inibitore. Senza aspettare oltre gli abbracciò le cosce da sotto, afferrandogli con le mani le natiche, schiuse le labbra e avvolse la lunga virilità del castano in un unico movimento fluido. Dapprima fu lui a muovere la nuca su e giù, passando più volte la lingua sulle vene a rilievo del membro eretto e duro, ma dopo poco il maggiore prese il comando iniziando a spingersi tra le sue labbra.

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