C'è chi pensa che l'amore a prima vista sia come vivere un intero secolo in un solo secondo, e chi invece, come Aaron, pensa che il colpo di fulmine non sia altro che la peggiore delle malattie alla vista.
David è il nome del ragazzo che occupa i su...
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Aaron rimase ad osservare quella notifica incredulo. Stavolta non era un sogno. David gli aveva scritto veramente dopo una settimana che lo ignorava e lo evitava. Aaron non era riuscito a spiegarsi il perché di questo suo allontanamento. Non era successo niente di particolarmente strano, non che lui ricordasse almeno. Erano ormai quasi 2 mesi che i due si conoscevano e avevano stretto un bel rapporto di amicizia, c'era subito stata una buona sintonia tra loro, ridevano, chiacchieravano, studiavano e andavano anche in mensa insieme. Eppure c'era qualcosa, un muro, uno strano blocco che gli aveva sempre impedito di toccare argomenti strettamente intimi e personali. Aaron si era accorto che c'era dell'imbarazzo tra loro, una strana tensione difficile da abbattere.
Aaron realizzò che in realtà non conosceva affatto David Demir da quando una settimana prima aveva iniziato a frequentare, di punto in bianco, altre persone in aula, in biblioteca, in mensa e aveva smesso di scrivergli e di cercare di incrociare il suo sguardo tra tanta gente, e di fargli un cenno dall'altra parte dell'aula e gridargli "ti ho tenuto il posto! Vieni". Aaron si rese anche conto che la loro relazione era in realtà molto superficiale, e non lo biasimava per essersi fatto altri amici. Ma comunque, c'era rimasto malissimo per non essere stato più preso in considerazione da lui...fino a questo momento almeno. David aveva deciso di rompere il silenzio.
Aaron ricacciò indietro tutto il rammarico e tutto il rancore, lo nascose dentro di se, come si fa con la polvere sotto il tappeto, fece finta di non essere risentito, e decise di rispondere normalmente.
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"domani mi siedo con te???" Aaron rilesse il messaggio ad alta voce con tono sbalordito. Ora che c'era l'esame si ricordava di lui? Dopo questo messaggio, l'idea di fare buon viso a cattivo gioco lo innervosiva ancora di più. Avrebbe tanto voluto rispondergli: "Fatti aiutare dai tuoi nuovi amici, o non sono abbastanza bravi come me?" o ancora "Se ieri notte avessi studiato anziché uscire a far festa con quel ragazzo che ti si strusciava addosso nelle tue Instagram stories forse non avresti bisogno del mio aiuto".
