𝟏𝟔. 𝐏𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞.

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She She's the first one that I see She lives in daydreams with meAnd I don't know whyI don't know where she is

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She
She's the first one that I see
She lives in daydreams with me
And I don't know why
I don't know where she is

She - Harry Styles

♥♥♥

Chris.

C'è una cosa positiva dell'essere tornato, fisicamente parlando, a lavorare nella sede principale della CSC: riesco a riempire le mie giornate in modo diverso.

Lavorare da casa era comunque ottimo, mi permetteva di gestirmi meglio il lavoro da fare oltre che permettermi soprattutto di stare più tempo con Josie. Non nego che lavorare da casa fosse comunque impegnativo, visto che ogni volta dovevo avere un occhio sul lavoro ed un occhio su mia figlia, ma non aver avuto nessuna pressione da parte di mio padre ha agevolato tutto.

A volte mi chiedo perché, alla fine, ho comunque scelto di tornare a lavorare in sede dopo quasi cinque anni nell'ombra. Essere sparito letteralmente dalla sede all'inizio è stato difficile, ero fin troppo abituato a passare le mie intere giornate lì, ma era più la voglia di vivermi mia figlia a spingermi a capire che quel mondo stava cominciando ad essere soffocante a tal punto da farmi sentire un pesce fuor d'acqua. Non ho mai dato la colpa a mia figlia, soprattutto perché se è nata è stata per il mio essere stato sbadato all'età di ventotto anni, ma non l'ho mai considerata un errore.

Al contrario, Josephine è stata la cosa più bella che la vita mi abbia mai regalato. E non è una cosa scontata da dire solo perché è mia figlia, lo è davvero. Mio padre forse non era della stessa opinione quando io ero piccolo, non guardava me come io guardo Josie, ed è per questo che lui in fondo non ha mai davvero capito il perché io abbia mollato di punto in bianco la società. Se solo ripenso al numero infinito di discussioni che ci hanno coinvolti a quei tempi, non posso fare a meno che risentire la rabbia provata verso un padre che non riesce a capirti.

Che poi, alla fine, l'ha comunque avuta vinta per due motivi: il primo è stato l'aver continuato comunque a lavorare per la CSC, da casa, nonostante io avessi esplicitamente dato le dimissioni all'epoca. Abbiamo trovato un compromesso, dopo ore ed ore di discussioni, compromesso a cui sono sceso solo a patto di non essere stressato. Il secondo motivo, invece, è il fatto che dopo cinque anni di stop alla fine sono comunque tornato in sede facendo felice non solo mio padre, ma anche mio fratello.

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