Cap.6

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"No Neide non ci siamo! Ma dove hai la testa! Ti ho già detto che devi mettere il piede più steso e saltare leggermente."

Fra due giorni si registrerà la puntata e purtroppo io non sto riuscendo a fare bene, continuo a sbagliare e non so neanche io perché non ho concentrazione.

"No basta basta basta! Non mi interessa cosa tu hai, se sei innamorata, triste o arrabbiata. Non siamo qua per giocare ma per lavorare. Hai un'opportunità che in mille vorrebbero e tu fai così. Non mi interessa se hai avuto buoni voti nelle classifiche ma tu ora vai in casetta e deciderò io quando potrai riprendere le lezioni e se ti esibirai in puntata, buona giornata" dice andandosene via sbattendo la porta.

Mi butto per terra ed inizio a piangere, non posso crederci a quello che è successo.

Ma cosa ho? Che mi succede? Io non riesco a capire il perché di questo mio comportamento.

Comincia a girarmi la testa ed a sentirla pensante.

Fortunatamente la porta si apre e vedo Mattia entrare.

"Neide tutto ok?" Io scuoto la testa e lui mi abbraccia cercando di calmarmi ma purtroppo non ci riesce.

"Calma, respira vuoi che chiami qualcuno?" Io annuisco ma non riesco a parlare.

"Chiamo Nicolò?" Io annuisco e lui corre fuori.

Torna dopo un tempo che a me sembra un'eternità.

"Dede hey è tutto ok sono qui" mi dice Nicolò che si siede accanto a me accarezzandomi la testa.

"Allora adesso respiriamo insieme ok?" Io annuisco ed imito i suoi gesti.

Poco dopo smetto di piangere e lui mi passa la bottiglietta e solo a quel punto mi rendo conto che Mattia se n'è andato.

"Che ne dici se ora prendiamo tutto e andiamo in casetta? Io non ho lezione quindi possiamo parlare tranquillamente la ok?" Annuisco e mi alzo per prendere le cose, lui mi da una mano e poi usciamo insieme.

Arrivati in casetta andiamo nella mia stanza, siamo soli perché tutti sono a lezione.

"Allora vuoi dirmi cosa è successo?" Mi chiede stendendosi con me a letto.

"La Celentano mi ha sospeso la maglia perché oggi non c'ero con la testa, ma io non so cosa ho non riesco a pensare a qualcosa che possa distrarmi, io non capisco quale sia il problema" dico io ricominciando a piangere al che lui mi stringe a se.

"Devi stare tranquilla perchè le cose si risolvono, sei brava, talentuosa, la Celentano ti adora. Fa la severa perchè vuole formarti al meglio, non per essere davvero cattiva" io annuisco condividendo le sue parole

"Inoltre, riguardo l'essere distratti, capita. Non sarà la tua giornata, magari sei stanca o pensi troppo a cose inutili come la postura o i piedi che a detta tua sono storti e quindi ti fai mille paranoie che si riflettono sul ballo" dice lui ed io rido per gli esempi fatti.

"Hai ragione, ma non riesco proprio a godermi questa esperienza fino in fondo, è troppo importante ed io devo calcolare ogni mio comportamento"

"No Dede non va bene questa cosa, devi essere più serena e rilassata, prendere le cose come vengono, di pancia. Sennò è normale che hai questi attacchi di panico, perché ti tieni tutto dentro" mi dice mentre mi accarezza i capelli.

"Mi prometti che mi aiuterai ad essere un po' più come te?" Dico io guardandolo negli occhi

"Come me?"

"Si così solare, istintivo, prendi le cose con leggerezza" dico alzando le spalle

Lui sorride e mi da un bacio sulla guancia annuendo.

Il nostro è un patto.

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