(Lizzy)
Wow! Ho davanti ai miei occhi, liberi dalle lenti a contatto, rossi ciò che io definisco paradiso.
Un capo enorme da basket. Lo delimita una rete bassa dietro alla quale stanno delle file per un piccolo gruppo di spettatori, ho due canestri alti ed opposti, un pavimento in un legno adatto, lucicoso e ricoperto di linee doppie e bianche.
Comincio a camminare sul erba lunga intorno ai cinque centimetri. Ha un colore verde...verde erba che emana il suo tipico odore di vegetazione. Andando sempre dritta noto qualche rialzamento del suolo, fatto sicuramente da qualche talpa da sotto terra. Mi fa un po' senso pensare che sono praticamente ceche...vabbè che vivono sotto terra...ma immaginare un animaletto schifoso che muove il muso e a cui non si vedono gli occhi...bleah!! E se ora stanno proprio sotto i miei piedi? Oh no!!
Accelero il passo e saltello per arrivare davanti alla rete. Una rete che non ha nessuna traccia di ruggine, nuova. Però è strano che tutt'una volta Aro se ne esce con l'dea della scuola, ancora più anormale che ci mandi in un altro Stato. Credo che ha scelto la Francia perché ha moltissimi conoscenti/schiavi. Sembra che ha fatto costruire questo collegio apposta per noi. L'unica cosa positiva è l'aumento della paghetta, ora riceviamo cinquantasette euro a settimana! Praticamente posso svaligiare tutto il negozio del giuggiolaio ( termine usato da me e le mie amiche per indicare l'edicola da cui compriamo le giuggiole...ditelo che è super originale!), anche se ...potrei spendere la paghetta, che deve ancora arrivare, per comprarmi ancora un paio di scarpe...sono indecisa tra l'Adidas e la Nike... i dilemmi della vita!
Entro nel campo e prendo un pallone arancio...di solito gli chiamo mandarini le palle da basket...ma questo lo chiamerò ( do a voi il compito di trovare un nome per il pallone, mi raccomando). Butto per terra il mio zaino, il mio fedele compagno che porto da per tutto, con fiori bianchi stampati sopra della Eastpack. Tiro fuori dalla tasca frontale un pennarello nero indelebile e scrivo sopra, in stampatello maiuscolo, il nome che ho appena dato alla mia nuova proprietà. Rimetto a posto il pennarello e lancio lo zaino leggero, dentro ho solo oggetti indispensabili, verso il confine del campo.
Faccio rimbalzare (nome che dovete scegliere) e poi tiro, sorrido quando faccio canestro e proseguo così fino a quando non mi viene preso il pallone. Mi giro verso il rumore della palla che viene sbattuta.
-Ora tu mi devi proprio dire che cazzo di problema hai!-Faccio un passo verso il ladro del mio pallone.
-Perché sei qui sola?- Inizia a fare passi sul campo.
-Ridammi (nome che dovete scegliere)- Tendo una mano e faccio un altro passo.
-Hai dato un nome ad una cosa?- Continua a fare passi sempre più lunghi e di conseguenza abbassarsi.
-Non sai leggere? -Mi abbasso anche io leggermente.
-Non sarò mai in grado di raggiungere il tuo livello, specie mentre leggo commenti penosi.- Faccio forza sulle gambe e tento di sottrargli il pallone. -Vedi che il mio commento si è guadagnato un sette, il voto più alto che ho avuto fino ad ora dopo sport!-
Tento di nuovo ma lui si sposta velocemente. Comincia ad allungare il passo emi tocca fare una corsetta per raggiungerlo e riuscire a sfilarli il pallone. Cerco di difendere l'oggetto del battibecco attuale e tiro a canestro. Gli faccio una linguaccia con tanto del segno della vittoria. Raggiungo il mio zaino e mi siedo. Sono sudata e appiccicosa. Prendo una bottiglietta d'acqua liscia dal zainetto e ne bevo quasi metà.
Lui sta dalla parte opposta alla mia seduto che fissa qualcosa a me sconosciuto. Sta un silenzio di quelli che raramente mi ritrovo in classe e che viene interrotto sempre da un ''che silenzio!''. Un silenzio di quelli che ti fa fischiare le orecchie...di quelli che mi danno al cazzo.
-Quindi...tu e Sakura...- Chiedo mentre lui si risveglia dal suo stato di ''il pensatore''.
-Credo di si...perché ?- Ha tutta la sua concentrazione su di me ora e anche un sopracciglio alzato.
-Curiosità...come è essere...sai...tipo ...in una relazione?- Fa un ghigno e si passa la mano tra i capelli.
-Tu lo chiedi perché sai che resterai single a vita, vero?- E si fa sfuggire una risata che parte dal petto.
-Io non ho un ragazzo perché sono troppo favolosa per chiunque!- e mentre parlo gesticolo con la mano e faccio una smorfia con le labbra.
-Certo, vai convinta.- e si alza prendendo il pallone, finito dall'altra parte del campo e, prima di andarsene, fa un tiro. Inutile dire che va a segno. Sasuke sarà anche un arrogante, coglione, ma ...è un ottimo rivale.
Rimango seduta sul campo da basket fino a quando il solo inizia a tramontare dando sfumature di colori caldi al cielo estivo.
Con zaino in spalla e gambe che saltellano sul erba, vado nella mia stanza a farmi una doccia e cambiarmi.
I corridoi sono deserti...silenziosi. Non sono abituata a questo. di solito nel palazzo dei Volturi c'era sempre un caos che veniva fermato solo con minacce sulla paghetta. Le uniche volte che stava un'aria normale erano quando qualcuno del nostro gruppo, tipo Lee o Temari, andavano in missione...quelle volte si che erano un soffio dalla noia. Ma ora non ci sono motivi simili...quindi staranno tutti a cazzeggiare in camera loro.
Dopo una doccia fredda e il tempo di scegliere un pantaloncino sportivo grigio e una maglietta nera con la scritta ''I am perfect'' in bianco, faccio una coda alta ai miei capelli, che si stanno leggermente schiarendo, ancora mezzi bagnati. Metto delle superga con cucciolo dei sette nani disegnato sorridente. Recupero il mio I phon dallo zaino e gli cambio la cover. Una bella...stile basket, molto appropriata per questo giorno. Lo metto in tasca e vado in mensa per un panino.
Le luci sono chiuse e dalle finestre giganti filtra il mezzo sole è sul punto di sparire.
Mentre mangio il panino, preso dal frigo, sento delle voci.
Panino in mano, telefono in tasca e raggi negli occhi, mi accompagnano fino al grande cortile dove sta tutta la gente che era sparita, intenta a giocare al schiaccia sei, anche sono una decina. Perché non sono stata invitata? Kiba ha un pallone in mano quindi...deve aver organizzato tutto lui!
Vado a passo svelto verso il colpevole mentre tutti si girano verso di me. Ingoio l'ultimo boccone e spingo Kiba per terra, facendolo cadere e fare una smorfia.
-Ma che ho fatto!- Si lamenta.
-Mi hai esclusa, pezzo di merda! Come osi!- Alzo la voce e un pugno.
-Ma se abbiamo mandato Sasuke a chiamarti!- Si lamenta ancora e assottiglia lo sguardo verso il nuovo colpevole che sta guardando indifferente.
-Lasciamo perdere...- Chiudo gli occhi e sospiro. Non ho intenzione di picchiare nessuno oggi...anche se in compenso posso ferirgli con le parole...
-Ho bisogno di una mano...- Quella voce tutta da vittima che fa ora con m Kiba mi fa salire i cinque minuti.
-La trovi alla fine del tuo braccio, deficiente!- Alzo le mani al cielo e me e vado.
Perché esiste certa gente!
Sapevo che era meglio non avere l'dea del panino, ora starei ancora nuotando, con dei braccioli, nella convinzione di essere importante per qualcuno quasi come io sono importante per me stessa!!
Rifacciamo la strada per arrivare nel unico posto in cui sarai sempre l'elemento chiave. La mia stanza.
Mentre cammino tutta incazzata, vedo Renesmee e Hinata che smettono di parlare appena mi notano e, appena le supero di due passi sento Renesmee dire, ridacchiando, a Hinata:
-Perfetta proprio!- e si mette la mano davanti alla bocca. Hai scelto il momento più brutto per prendermi per il culo rossa. Visto che non posso farle un taglio sulla lingua...potrei farle una ferita sul cuore...
Retrofront.
-Ah, Renesmee...hai sentito l'ultima? A quanto pare Sakura e Sasuke fanno scintille!- il suo infantile volto viene ricoperto da un'espressione triste...sono contenta. Ora spero solo che si senta come me.
ANGOLO:
proponete tanti nomi per il pallone, verrà scelto il più originale/bello
potete dirne anche più di uno!!
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Elizabeth Cullen o Lizzy Volturi?
FanfictionE se i Volturi arrivassero prima? Giusto in tempo per la nascita di Reneesme? E se oltre questo venisse ancora una persona? E se questa persona interesasse i Volturi?