Lavorare, lavorare, lavorare... non mi ripetono altro nelle ultime settimane; ho la testa che mi scoppia mentre mi preparo di corsa per andare a scuola altrimenti rischio di perdere l'autobus che parte proprio di fronte alla mia strada. Oggi piove, com'è strana la natura mi ripeto mentre salgo al volo, tante gocce d'acqua cadono giù dal cielo ininterrottamente mentre arriviamo fuori scuola. Sono solo le 8:15 e la mia voglia è pari a 0; mi piace studiare, ho bei voti soprattutto in matematica, in classe mi chiamano "calcolatrice umana" ma è la concentrazione che manca, la voglia di applicarsi e soprattutto il tempo, non ne ho molto a disposizione da trascorrere sui libri purtroppo.
Finalmente torno a casa, apro la porta e trovo la casa esattamente come l'ho lasciata stamattina, buia e disordinata. Mi sento così a volte, proprio come la mia casa. Anche oggi non c'è nessuno che mi aspetta o che mi abbia preparato il pranzo per questo opto per un toast veloce con prosciutto e sottiletta. Ho circa 1 ora e mezza per studiare che poi devo correre al negozio.
"MUSICA NEL CUORE", ecco come si chiama il negozio dei miei genitori, un enorme negozio di strumenti musicali, non c'è ne sono molti in giro; qui lavorano mia madre e mio fratello mentre mio padre lavora nell'altra sede che gestisce da solo. Indosso il mio sorriso migliore ed entro; quando io sono qui do la possibilità a mia madre di tornare un po' a casa. Gestire un negozio non è semplice, non è ciò a cui aspiravo devo essere onesta, l'ho sempre visto come un "carcere a domicilio" nel senso che stai rinchiusa tutto il giorno qui dentro, che non vivi, piove, c'è il sole, nevica o semplicemente non hai voglia tu devi stare lì, con un sorriso a 32 denti per accogliere i clienti. Fortunatamente lavoriamo con il servizio online quindi molti clienti acquistano dal sito e per noi è meno faticoso.
"Ciao Lisa, com'è andata oggi'" mi chiede mio fratello Angelo;
"tutto bene, normale" gli rispondo andando dietro il bancone.
Mio fratello è un tipo molto particolare, una delle poche cose su cui andiamo d'accordo è Elena, sua ragazza e mia migliore amica. Ci conosciamo da quando avevamo circa 9 anni, siamo suppergiù cresciute insieme ed è una delle persone migliori che conosca; lei è una ballerina, studia danza classica da che ho memoria, cammina danzando sulle punte, è proprio nel suo destino. La sua unica sfortuna è essere la ragazza di mio fratello, le ripeto spesso che non so come faccia a sopportarlo e la sua risposta è sempre la stessa: "Lisa, io lo amo, vedo in lui il mio futuro, quando lo vedo e siamo insieme mi sento completa, felice, lui sarà il padre dei miei figli" e la mia espressione ogni volta è sempre la stessa. Il solo pensiero che mio fratello diventi papà mi fa strano, non riesco a vederlo capace, per me ha ancora circa 5 anni. Stanno insieme già da un po' ma non parlano ancora né di matrimonio, né di altro, devono ancora "realizzarsi", parole loro!
Io e lui andiamo abbastanza d'accordo, parliamo il giusto e non ci confidiamo tutto ciò che si succede, anche se sono sicura che sappia tutto di me grazie a Elena.
Eccola che arriva, ogni pomeriggio viene qui a farci compagnia e a raccontarmi qualche pettegolezzo giornaliero su qualche ragazzo carino della sua scuola. La vedo entrare e vedo gli occhi di mio fratello brillare mentre lei si avvicina per salutarci; mi auguro proprio questo nella vita, trovare la persona che mi faccia brillare gli occhi ogni volta che la guardo.
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Il cuore che trema
ChickLitVi siete mai sentiti sopraffatti da mille emozioni? come se tutto intorno a voi andasse troppo velocemente? Lisa se lo chiede spesso se la vita che conduce la soddisfi, una ragazza così giovane come lei che deve affrontare tanto; due genitori un po...