cubetto

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Era difficile il processo. Più che altro lungo. Dovevo prendere il cadavere, questo era fresco, tagliarlo a pezzi, in ordine, prima gli arti poi la testa, poi scegliere la parte di mio interesse. Quella di oggi era la coscia sinistra, il muscolo, per la precisione il quadricipite femorale. Il sangue fluiva per terra, nella stanza appositamente creata per questo scopo. Si riuniva tutto in un punto, la plastica faceva il suo dovere, e poi da lì era più facile raccoglierlo. Le pareti erano rivestite di plastica, e anche se non lo fossero state, erano coperte di una vernice protettiva. Il sangue non avrebbe attecchito. Il resto delle parti molli, le misi in un tritacarne e il macinato che ne usciva lo davo ai maiali. Le ossa le trituravo con una pressa facendone diventare soltanto che polvere, anche quella finiva ai maiali.

Di maiali ne avevo quattro. Marta era morta l'anno scorso dopo cinque anni di servizio. Erano quattro femmine e sarei andato presto a prendere un altro maiale.

Comunque quadricipite. Il difficile veniva adesso. Poggiai il pezzo di muscolo su un rialzo di metallo, e presi il seghetto elettrico. Con quello la maggior parte della carne andava via. Poi con un coltello affilato arrivavo alla conclusione. Un cubo. Tutta quella fatica per ottenere un cubetto di tre per tre centimetri, perfetto. Con il muscolo bisognava usare la lama o il seghetto lo avrebbe rovinato. Il cubo era compiuto. Non si capiva che era umano. Solo se sarebbe stato analizzato. Ma la domanda è se ne sarebbe accorto qualcuno per Roma, in mezzo ai rifiuti di questo cubo? E soprattutto che non si trattava di carne di mucca avariata?

Non sapevo rispondere a queste domande, ma tentai lo stesso. Lo lasciai per terra vicino ad un cassonetto a via tuscolana, dove c'era un gran passaggio di gente.

Avevo già ucciso in passato ma l'idea del cubetto era la novità. Ero pronto per essere riconosciuto come serial killer, volevo notorietà del resto chi non ne vuole giusto un assaggio?

Passarono giorni e nessuno trovò il cubo. Mi sentiiabbattuto ma questo di certo non mi avrebbe fermato. Bastava solo trovare laprossima vittima.

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