Il mio sonno fu interrotto da delle voci provenienti dal piano di sotto, mi alzai strofinandomi gli occhi ancora addormentati, scesi le scale e la prima persona che vidi fu la mia sorellastra. Era seduta su uno sgabello, aveva i suoi lunghi capelli setosi acconciati in una morbida acconciatura, lei però a differenza mia era già pronta e stava mangiando una fetta di pane cosparsa da marmellata.
"Buongiorno scimmietta" disse Victoria non appena mi vide, aveva la voce squillante che mi fece balzare non appena la sentii. Odiavo tremendamente quando mi parlava la mattina, ma odiavo ancora di più essere chiamata in quel modo. Io non le risposi, ero ancora troppo stanca per formulare una frase che avesse un senso compiuto, mi diressi verso il frigo, lo aprii e presi del succo di pera che era lì dentro da un decennio. Risalii le scale e mi Chiusi in camera mia, ma non appena il mio sguardo cadde sull'orologio che avevo appeso in camera mi spaventai, erano già le 7:30 e tra cinque minuti dovevo uscire di casa o sarei arrivata tardi a scuola. Mi lavai i denti e misi i primi vestiti che trovai nell'armadio, dei pantaloni in Jens attillati che mi facevano un culo da sballo e una maglietta probabilmente più grande di me di due taglie. Presi lo zaino e scesi le scale di corsa inciampando nell'ultimo gradino e cadendo di faccia per terra, fortunatamente non mi ruppi niente ma sentii un forte dolore alla testa. Mi rialzai da terra e corsi giù nel garage a prendere la mia fantastica moto, me la ero comprata con i soldi che avevo messo da parte dato che mio padre non era d'accordo sul fatto che io andassi in giro come una spericolata su una moto, ma non mi importava. Accesi la moto e partii. Arrivata a scuola posai il mio casco sulla moto e sentii una persona chiamarmi, mi voltai e vidi la mia migliore amica sbracciarsi per ottenere la mia attenzione.
"Ciao Kathrine", cavolo non l'avevo riconosciuta era cambiata un sacco durante l'estate
"Ciao Sophie" la salutai a mia volta e ci diremmo verso il nostro gruppo di amici.
Ci incamminammo, ma non feci nemmeno in tempo a fare tre passi che andai a sbattere contro qualcosa, anzi contro qualcuno, alzai lo sguardo e incrociai gli occhi di quello sconosciuto
" Attenta a dove metti i piedi nanetta"
" Scusami!? Nanetta lo dici a qualcun altro ma sicuramente non a me non mi conosci nemmeno razza di idiota"
"Oh la nanetta si sta arrabbiando, state attenti che adesso parte eh"
Mi aveva stancato, come si permetteva di parlarmi così lui non ha la più pallida idea di quello che sono in grado di fare, ma prima ancora che aprì la bocca Sophie mi trascino via per il braccio
"Che cazzo stai facendo Sof lasciami che a quello gli faccio passare le pene dell'inferno"
"Kat è mattina ed è anche il primo giorno di scuola non farti riconoscere subito"
"Okay va bene"
"Dai andiamo"
Girai la testa verso a quel ragazzo e gli lanciai un occhiataccia per poi girarmi e dirigermi insieme a Sophie verso al nostro gruppo di amici.
Quando la campanella suono io e Sophie salutiamo i nostri amici e ci incamminammo per andare nella nostra classe.
"Ei Kat sai che alla prima ora abbiamo la prof Arya vero?" Cavolo me ne ero totalmente dimenticata odiavo quella prof c'è l'aveva sempre su con me, continuava a farmi domande e quando doveva interrogare guarda caso uscivo sempre io per prima.
"Grazie per avermelo dimenticato ora se vuoi scusarmi vado a impiccarmi"
"Dai Kat non fare la melodrammatica magari quest'anno è cambiata e prenderà di *mira*qualcun'altro"
"Spero proprio per lei se non vuole ritrovarsi con una gomma della macchina buca o investita"
Arrivammo in classe per prime e ci sedemmo all'ultimo banco vicino al muro, la mattinata passo abbastanza lenta e come se non bastasse la prof Arya come ogni anno mi continua a prendere di mira, ma tutto sommato in queste tre ore non è successo nulla di così elettrizzante.
Dopo molto tempo che sembro infinito suono la campanella dell'intervallo, allora mi precipitai fuori dalla classe trascinando Sophie da un braccio e accidentalmente inciampai, ma qualcuno mi afferrò prima che io potessi spiaccicarmi sul pavimento.
"Grazie" gli dissi ma non appena mi girai notai che quel ragazzo era lo stesso di questa mattina, stavo per insultarlo in tutte le lingue possibili ma lui mi anticipò e mi disse:
"Figurati ti ho evitato una figuraccia nanetta" mi fece l'occhiolino e se ne andò.
Le restanti ore passarono molto velocemente per fortuna, suono la campanella e mi diressi al parcheggio per prendere la mia moto, arrivata vidi un gruppo di ragazzi vicino ad essa così andai li e uno di loro mi disse:
"È tua la moto?" Si poteva ben intuire visto che avevo le chiavi e il casco in mano ma per essere gentile gli risposi
"Si è mia,ti piace?"
"Minchia si che mi piace è bellissima complimenti"
"Grazie" gli dissi per poi salire e dirigermi verso casa.
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Vale la pena vivere?
Romance⚠️è la nostra prima storia, non è scritta benissimo, capitoli abbastanza brevi⚠️ Quando arrivai a diamond Valley non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi davanti alla persona che mi avrebbe cambiato la vita, stravolta messa soqquadro eppure eccola l...