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La rete si è fermata per giorni, incapace di parlare d'altro. Matilde ha rivisto il video. Ha imparato a memoria l'intervallo delle vibrazioni del telefono, in preda alle notifiche mentre lei stava riprendendo il suo aborto. La riunione di emergenza con Chris e Smith è ospitata in giardino, fuori dal luogo del crimine. Sono le quattro del pomeriggio e Philippe ha portato, su espressiva richiesta di Chris, tre frullati alla pesca. Matilde e Smith avrebbero preferito cominciare già con l'alcool.

«Potremmo... fare finta di niente?», Matilde parla giusto il tempo per pentirsene. Chris la guarda inacidito, come lei non chiude occhio da una settimana, ma ha accusato peggio il colpo. È pallido, si strofina gli occhi con i palmi, stiracchia le gambe ai piedi della sdraio. Sul grembo ha un morbido antistress a forma di palla da baseball.

«Matilde, amore», le accarezza il braccio, «lascia parlare Smith. Abbiamo già fatto abbastanza danni».

Smith, che è venuto di persona a tirarla fuori dal bagno di Philippe, è riposato. Le ultime settimane sono state un'opportunità per lui di fare più soldi, intervistato e chiamato in televisione per difendere i suoi assistiti. Matilde lo disprezza.

È una giornata di tardo inverno che si crede primavera, Matilde e Chris hanno rinunciato a maglioni e felpe, solo Smith è ingessato in un completo nero. Tira fuori dalla valigetta la sua odiosa lavagna magnetica.

«Serve un grande gesto», con la penna acuminata disegna un fuoco d'artificio.

Chris lancia la pallina antistress per terra, ma non abbastanza forte da farla risalire fino alla mano.

«Dovete chiedere scusa, fare una lotteria, stracciarvi le vesti», insiste Smith.

«I grandi gesti esistono solo nei film. Nella vita reale sono inquietanti», commenta Chris. Non sono parole sue, ma scampoli di una discussione che ha letto su un articolo di giornale che parlava di loro. «Chiedere la mano in aeroporto, cambiare la musica al supermercato»

«Ma stiamo parlando di qualcosa di più, rispetto alla vita reale» dice Matilde. Si porta la cannuccia alla bocca, risucchia con forza il frullato. «Internet è dove ognuno mette in scena se stesso e gli altri. È il luogo dove la realtà incontra il film»

L'attaccamento di Christian per il cinema la intenerisce, mentre tutti gli altri si focalizzano su esperienze audiovisive più corte, come quelle che loro due creano tutto il giorno.

«La signora ha già un'idea», Smith batte la mano sulla propria coscia. Matilde sorride.

«Qualcosa del genere».

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