L'incubo dei bambini

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(ÌN /CU/ BO)

Gli incubi notturni sono sogni spaventosi, minacciosi o particolarmente stressanti che si verificano durante il sonno REM (fase in cui il cervello è molto attivo) ed arrivano a svegliare il soggetto in uno stato di angoscia e agitazione intensa, disturbando il riposo.

Col termine incubo, nella tradizione romana veniva indicata una creatura malefica di aspetto maschile che giaceva sui dormienti, dando loro un senso di soffocamento.

Attenzione però, gli incubi proprio come i sogni, possono trasformarsi in realtà...

Era una giornata di ottobre quando Taylor Emberson ricevette una chiamata che le avrebbe cambiato la vita.

"LAPD, chi parla?" Chiese lei.

" Salve, mi chiamo Emily Gillies. Le volevo parlare di un fatto che sta accadendo da un po' di giorni..."

"Mi dica tutto."

"Vede, mio figlio di 5 anni si sta comportando in modo strano..."

"Non la seguo, mi scusi, può essere più specifica?"

"Ecco, mio figlio si chiama Timmy e frequenta la scuola privata "Raef". È da un po' di giorni che lo vedo strano, ha dei comportamenti anomali. La notte solitamente mi alzo per andare a prendere un bicchiere d'acqua, è da un po' di tempo che lo trovo sempre in giro per casa. All'inizio pensavo che soffrisse di sonnambulismo ma...poi l'ho guardato meglio e ho visto i suoi occhi completamente neri. Mi sono spaventata a morte e l'ho subito portato dal medico. Lui lo ha visitato...ma non ha trovato nulla di strano. Giuro di averlo portato da neurologi, dai migliori psicologi e persino da quegli strani tizi che praticano l'ipnosi. La prego, mi aiuti."

"Mi dispiace signora...non so come aiutarla..." Cercò dì giustificarsi la detective.

"Non sono l'unica!" Esordì la donna, sull'orlo di una crisi di nervi.

"Come prego?"

"Altre mamme hanno segnalato questo fatto...non so cosa voglia dire,ma la prego indaghi, faccia qualcosa."

"La richiamerò più tardi, devo consultarmi con il mio capo."

"Certo, a più tardi."

Attaccò il telefono e sentì un nodo in gola.

Cos'era successo a quei bambini?

Non appena il capo dell' LAPD accettò di far indagare Taylor sulla questione, la donna si diresse verso l'asilo Raef, ad accoglierla c'erano due signore: una alta con capelli biondi e occhi talmente chiari da sembrare grigi. Portava un vestito lilla con ricami in pizzo, delle calze nere e dei mocassini del medesimo colore. L'altra donna era invece bassa con un vestitino a pois, capelli castani, occhiali spessi e volto sorridente.

Dai due badge presenti sui loro vestiti si poteva leggere i nomi delle due maestre. La donna alta si chiamava Kristen, mentre quella bassa aveva il nome di Alice.

"Buongiorno, come posso aiutarla?" Chiese gentilmente Alice.

"Ci sono state delle segnalazioni riguardo il comportamento anomalo dei bambini, volevo controllare di persona, vi dispiace scambiare due parole?"

"Prego, entri pure." Esordì Kristen

Non appena Taylor entro dentro con la scuola un'orribile sensazione la travolse.

Vide molti bambini giocare con peluche e bambole di pezza, altri guardare la TV con accanto una borraccia piena di latte al cioccolato. Non c'era nulla di strano ma allo stesso tempo quell'ambiente le metteva un po' di inquietudine.

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