capitolo 1 "un amicizia speciale"

20 3 1
                                    

Questa mattina come al solito i miei stavano litigando, ma sta volta la goccia che fece traboccare il vaso fu quando dissi a mia madre che avevo preso un brutto voto in matematica. Lei così mi disse "basta vai via sei proprio una palla al piede, non servì a nulla!" Allora mi accompagnò davanti la porta di casa e la sbatté dietro di me. Ero un po' triste ma non più di tanto perché finalmente avrei potuto trascorrere una giornata senza trambusto e genitori che si litigano ogni due minuti. Io sono Marta e ho sei anni, questo giorno fu il giorno in cui la mia vita cambió del tutto. Una volta fuori di casa decisi di andare al parco più vicino dove i miei mi portavano sempre quando erano ancora in buoni rapporti. Quando per la via incontrai una vecchietta che sembrava davvero simpatica, ma ciò che catturò la mia attenzione fu il suo cagnolino che quando mi vide, scodinzolò subito. Così mi avvicinai alla signora e le chiesi "Scusi posso accarezzarlo?" Indicando il cane. "Ma certo, avvicinati" rispose. Quando finii di coccolare quel cagnolino continuai a camminare verso il parco, quando la signora mi fermó "ragazzina, ma sei qui tutta sola?"
"Si" risposi. Così mi chiese "beh piccola tu dovresti avere dei genitori no?" Allora le spiegai la situazione in cui mi trovavo e lei decise di accompagnarmi al parco. Una volta arrivate ci avvicinammo ad una panchina e ci sedemmo "guardi!" Le dissi indicando una rondine che volava in cielo "una rondine! La vede? Le rondini mi piacciono molto, sono i miei animali preferiti. Mi danno un senso di libertà incredibile, vorrei tanto essere una rondine, e lei invece? Qual'è il suo animale preferito?" La signora mi rispose "Oh cara vedi a me piacciono molto le coccinelle, a mia madre piacevano molto le coccinelle diceva che quando sarebbe morta si sarebbe incarnata in una di esse" allora decisi di presentarmi"Ah comunque io mi chiamo Marta" "e io sono Luisa" mi rispose. "Tieni il mio numero cara puoi chiamarmi quando vuoi tanto sono sola a casa potrebbe solo farmi piacere" io annuì. "Oh sì è fatto tardi" disse lei guardando l'orologio. Allora la salutai "allora la chiamerò" "puoi darmi del tu dolcezza"disse lei accennando un sorriso "sarà fatto" le dissi. Allora, mi diressi verso casa, dove senza dare nell'occhio mi rifugiati subito in camera mia. Stavi leggendo un bel libro quando mia madre aprì la porta e mi disse" Hey vedi che domani devi essere fuori di casa molto presto! Perciò vedi di dormire!" Allora mi misi sotto le coperte e mi addormentai pensando alla fantastica giornata che avrei passato domani con la mia nuova amica Luisa.

I grandi non sanno mentireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora