In trappola

23 1 0
                                    

Apro gli occhi e tutto quello che vedo é il buio. La testa gira ma non so come ci sono finita qui. Ricordo solo che abbiamo incontrato un camion per strada, questo ha iniziato ad emettere un suono strano e sono svenuta.
<<Diecimila?>>Nessuna risposta
<<C'è qualcuno? Ragazzi?>>
Qui dentro non si respira. Sembra una scatola di legno o qualcosa del genere. All'improvviso sento di nuovo quello strano suono, poi tutto buio

Un allarme suona e la scatola in cui ero si apre. Una ragazza esce da un box simile insieme a me.
<<E tu chi sei?>>
<<Evie... Sono arrivata ora>>
<<Inizia ad abituarti perché non ci uscirai più>>
<<Che significa?>>
<<Nessuno esce mai da qui, nessuno resiste al suono>>
<<Cos'è questo posto?>>
<<Non lo so, nessuno lo sa. Tu fa solo quello che ti dicono>>
<<Quello che mi dicono chi?>>
La ragazza alza le spalle. Sembra essere qui da molto tempo.
<<Cosa dobbiamo fare?>> chiedo ancora stordita
<<Lo scopriremo. Certe volte bisogna essere in squadra, altre bisogna sopravvivere>>
È tutto buio tranne per una luce di emergenza rossa che rende il tutto più macabro. Non ho nessuna arma tranne che un machete e una torcia. Fortunatamente la gamba sembra stare bene, almeno per ora.
Ci fermiamo davanti a un'ascensore, il punto in cui il corridoio si ferma. La porta dietro di noi si chiude all'improvviso e il bip ci fa sussultare.
<<Non mi hai ancora detto come ti chiami>> affermo
<<Gracie>>
Adesso posso osservarla meglio. Ha forse qualche anno in più di me, o forse lo dimostra, visto che è conciata davvero male. Ha dei vestiti strappati qua e là e ferite che le ricoprono tutto il corpo. La faccia e sporca e i capelli biondi annodati. O almeno credo che siano biondi.
La porta dell'ascensore si apre e una trentina di z zoppicano verso di noi.
<<Cosa cazzo...>> affermo sconvolta.
<<Combatti!>> si avventa su di loro con un mazza chiodata come un leone. La affianco muovendo il machete in tutte le direzioni per non farci circondare. Il sangue si attacca alla pelle, ai vestiti e agli occhi. Ma continuo a muovere il braccio mentre gli zombie cadono ai miei piedi. Se Lucy vedesse quello che sto facendo non mi parlerebbe più. Ma i mio istinto di sopravvivenza ha sempre vinto, anche sui suoi legami con gli z. Uno z prende il braccio di Gracie e lo spinge contro un muro per poi morderlo. Non faccio in tempo a taglierlo che un altro le morde il collo. Continuo a uccidere, mentre gli altri sono intenti a mangiarla viva. Delle urla riempiono la stanza ma non so se sono le mie o le sue. Io continuo solo a muovere quel fottuto braccio tentando di respingere la morte che mi respira sul collo, o di morire con più dignità possibile. E ad un certo punto finisce tutto. Solo silenzio. Solo morti ai miei piedi e il cuore che minaccia di uscirmi dal petto.
Sento di nuovo quel suono ma sono più che sicura di essere caduta al suolo prima ancora di sentirlo.

Riapro gli occhi con le gambe che sembrano gelatina. Non mi reggo quasi più in piedi. Sono di nuovo in una scatola ma sento un corpo accanto a me e sussulto.
<<Hey, sono io>>
<<Tommy...>>
<<Ragazzi,siete voi?>> chiede Warren.
<<Si..>>
<<Grazie a Dio>> sussurra Doc.
L'aria si fa sempre più rarefatta visto che siamo in due in una scatola.
<<Qualcuno sa dove cazzo siamo?>> chiede Murphy infastidito
<<Non lo so, ma dobbiamo uscire presto>> ci comunica Warren.
<<E come? Non possiamo resistere al suono>> ripeto le parole di Gracie.
<<Anche gli zombie hanno paura>> Aggiunge Lucy.
Diecimila cerca di farmi più spazio possibile spingendosi in un angolo.
<<Dov'è Lily?>> Chiede Warren
<<Sono qui>>
<<Va bene ragazzi. Quando sentirete in suono cercate di combatterlo, altrimenti cercate di memorizzare il più possibile il posto>> ci ordina Warren.
Uno spasmo alle gambe mi fa quasi cadere, ma Tommy mi agguanta i fianchi.
<<Che succede?>>
<<Ho combattuto contro un po' di zombie>>
<<Quanti?>>
<<Un pò>>
<<Quanti sarebbero un pò>>
<<Una trentina>>
<<Dobbiamo uscire subito da qui>> serra la mandibola e continua a tenermi per i fianchi, sorregendomi.
Thomas inizia a tossire
<<Ho inalato un pò di gas>>
Si giustifica
<<Dobbiamo uscire da qui o ci uccideranno>>
Afferma Warrenn
<<Potrebbe essere Zona. Solo loro sono così bastardi>>
Ipotizza Murphy
<<Shh fate silenzio. Forse sento qualcosa>>
Fa calare così il silenzio Lucy. Un grugnito mi fa sussultare.
<<Lucy?>>
La chiamo
<<Shhh sto facendo amicizia con uno zombie>>
Risponde. Subito dopo sento uno z che spinge contro il legno, probabilmente una delle casse in cui siamo bloccati.
<<Perfavore sono bloccata. Aiutami ad uscire>>
Si rivolge allo z
<<Puoi farcela, apri questa cassa>>
Gli ordina
Dopo poco si sente la porta della cassa di Lucy che si apre.
<<Oh merda>>
Esclama la ragazza
<<Vedi un'uscita?>>
Le chiede il padre.
<<No>>
Sbarro gli occhi. Non riuscirò a stare chiusa qui dentro al lungo. Inizia a mancarmi il fiato e i miei respiri diventano sempre più profondi.
<<Evie! Stai bene?>>
Si allarma Tommy
<<Devo uscire da qui dentro>>
<<Va tutto bene. Ti ricordi quando eravamo chiusi in quel seminterrato durante il tornado? O quando siamo rimasti chiusi nelle celle dell'obitorio? Va tutto bene, ne usciremo come abbiamo sempre fatto>>
<<Mi manca il respiro Tommy>>
<<Stai tranquilla, è un attacco di panico>>
Inizio a tossire, sento un nodo alla gola stringersi sempre di più.
<<Evie guardami>
Mi prende il viso tra le mani mentre boccheggio.
<<Noi non moriremo qui dentro. Hai capito?>>
Annuisco nonostante il fiato corto. Il suono torna a distruggerci i timpani. E nonostante Warren ci dica di combatterlo, nessuno ci riesce.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

A sniper love// Z Nation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora