Capitolo 5

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"Non è così male"

Siccome il giorno in cui dovevo uscire con Tristan ho dovuto fare da tutor a Jess ho spostato la cena a oggi, il giorno dopo delle ripetizioni. Da stamattina non ho più visto il ragazzo dagli occhi luminosi ma forse è meglio così.
Sono le sei e tra un'ora mi verrà a prendere Tristan, non mi ha voluto dire dove andremo perciò sono un po' indecisa su come vestirmi, ma credo che opterò per una gonna nera che arriva fino a metà coscia e un maglione nero, metterò degli stivaletti neri e i capelli li terrò sciolti. 
Mia madre mi ha obbligata a mettermi un po' di trucco e mia sorella di farmi una mezza coda con qualche ciuffetto fuori per rendere il tutto più attraente.
Rory non è molto il tipo che attrae i ragazzi con i vestiti scollati e il trucco, lei li stende tutti con l'intelligenza e con il suo viso angelico, perciò, mi sono chiesta, come mai Tristan abbia invitato me a cena se è follemente innamorato di mia sorella dal primo anno alla Chilton.
Alle sette precise suona il campanello, mia nonna, Emily, approverebbe questo gesto e gli darebbe almeno due punti in più.
Corro ad aprirgli e quando apro la porta noto che è vestito molto molto bene "Devo essere anche io così elegante?" "Come vuoi tu principessa" lo afferrò per il braccio e lo porto in camera mia, gli faccio scegliere quello che secondo lui era il vestito  più adatto e ci incamminiamo verso la macchina. Il vestito è bianco, arriva alle ginocchia e la schiena è leggermente scoperta, mi piace moltissimo.
"Mettiamo un po' di musica?" mi chiede prima di partire "Va bene" iniziamo a parlare del più e del meno fin quando non arriviamo al ristorante. L' ambiente è molto illuminato e lussuoso, non mi aspettavo che portasse me in un posto del genere, "Avete prenotato?" chiede una ragazza mangiando con lo sguardo Tristan "Si, a nome Dugray" dopo aver pronunciato con fierezza il suo cognome mi tira più vicino a se, la ragazza lo nota e alza gli occhi al cielo per poi guardarmi malissimo.
Ci porta al tavolo dove dovremo mangiare e ci lascia i menù per poi scomparire.
Decido di prendere un hamburger e lui una bistecca al sangue.
"Sei bellissima" arrossisco e lo ringrazio, credo di aver fatto bene ad accettare la sua proposta di uscire, è molto simpatico e divertente: caratteristiche che alla Chilton di solito non ha. È sempre stato un ragazzo casinista e indifferente, con amicizie cattive e rapporti intimi con quasi tutte le ragazze della scuola, ma adesso, qui, con me, sembra un ragazzo tranquillo e gentile. Sorride tutto il tempo e fa battute sarcastiche, si interessa alla mia vita e mi ha persino prestato la sua giacca perché, per colpa della fretta, ho dimenticato a casa la mia.
"Andiamo?" posso sembrare un po' frettolosa ma gli sguardi che la ragazza che ci aveva provato con lui mi lanciava mi facevano paura. Nota che a preoccuparmi è lei perciò si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio "Vorrei tanto baciarti, ma so che mi rifiuteresti" queste parole mi convincono ad avvicinarmi di più. Avvicinarmi fino a sentire il suo odore dappertutto, avvicinarmi fino a far scontrare le mie labbra con le sue.

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