File 6

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Louis.

Louis, non azzardarti, giuro.

Stiamo insieme da troppo poco tempo per minacciare di lasciarti, ma potrei essere davvero scontroso, stasera.

Tipo. Davvero, davvero sgarbato.

Potrei valutare di chiamarti con il tuo nome completo per TUTTA LA SERA.

Solo con quello.

Nient'altro.

Sì. Mi sembra davvero il massimo che posso fare. Oltre a non passarti le cose a tavola. E. Anche. Non dividere la coperta.

Sul divano.

Tu sul divano e io in poltrona.

Ecco.

>:(

Louis rimane poggiato allo stipite della porta aperta, sorridendo come un idiota nel vedere il suo ragazzo impegnato a scrivergli a vuoto, il profilo adorabilmente corrucciato illuminato dallo schermo. Si schiarisce la voce ed Harry sobbalza in maniera adorabile: "Hai finito?"

Harry sobbalza e quasi gli cade il telefono dalle mani, prima di adagiarlo con gesto nervoso sul tavolo sgombro e pulito dell'obitorio e andargli vicino con passo veloce e alquanto arrabbiato: ''Louis, cazzo, sto parlando con un bambino? Ti ho detto che sarei sceso io'' ricorda, come se Louis non avesse letto per messaggio quella stessa frase almeno una ventina di volte negli ultimi cinque minuti. Harry continua, imperterrito: ''Ti hanno messo temporaneamente al piano terra per farti riposare, dato che non ne vuoi sapere di avere un congedo, quindi perché rendi questa cortesia inutile quando potresti farmi il piacere di stare al tuo posto, per una volta, invece che venire fino al secondo piano? Quando a me non costa niente venire da te, a differenza tua? So che non sei fragile e non ti fai male e non hai bisogno di aiuto'' rimbecca alla sua espressione corrucciata ''E so che non vuoi essere trattato come un temporaneo invalido. Va bene. Ma mi preoccupo, e non puoi non lasciarmelo fare. Puoi evitare di fare avanti e indietro quando ti chiedo se sei libero e tenere la gamba al riposo e—''

''Ratched'' riesce a dire, alzando una mano, possibilmente non quella che regge la stampella. Il medico si zittisce. Lo fissa. Aspetta. Louis la abbassa lentamente e puntualizza: ''Ho faticato per farmi strada verso di te usando il mio fidato aiuto, ossia una dannata ascensore'' ricorda, come se Yard fosse fatta solo di scale, di quelle a chiocciola ''Usando cose complicatissime come un pulsante, e solo per venire da te. E non ho ancora avuto un bacio. Questa cosa è ridicola e tu stai dimostrando una seria mancanza di professionalità. Non va bene. Te lo farò presente alla fine del mese.''

L'espressione del suo ragazzo, che sospira, prima di tutto, probabilmente perché Louis lo manda in bestia, si scioglie mentre gli prende il viso. Louis si puntella sulla stampella nera e si lascia baciare: Harry preme dolcemente le labbra sulle sue, piccoli baci che sanno del suo sapore familiare mentre parla a bassa voce, senza smettere, accarezzandolo piano con la punta della lingua. ''E' che mi preoccupo'' sussurra, mentre Louis gli regge la schiena con la mano libera ''Che tu ti faccia male. Hai avuto una frattura molto grave'' ricorda, prima di schiacciare ancora le loro labbra insieme, delicatamente. Louis ne approfitta per riposare la gamba stando poggiando a lui: ''Hai ancora un mese di fisioterapia. Non stressarti in questo modo'' prega, scuotendo piano la testa come un cucciolo. Lo solleva in maniera impercettibile, prendendosi tutto il suo peso con gesto tranquillo mentre gli bacia piano il naso, prima di un piccolo morso. ''Come stai? Ti fa male? Si è irrigidito il muscolo? Sei ancora indebolito dopo il gesso?'' domanda a bassa voce, e Louis, una mano tra i suoi capelli, alza gli occhi al cielo.

Just Stop Your Crying ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora