LXIV

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La piazza era piena di persone impegnate a scattare foto alle opere d'arte che abbellivano il centro città. Io cercavo i miei amici, invece. In mezzo a tutta quella gente non c'era speranza di trovarli con lo sguardo. Avevo il cellulare in mano, sì, con una serie ti numeri salvati e che potevo chiamare all'istante. Ma non mi muovevo. Stavo là, a fissare la folla ammassarsi sulle opere di Van Gogh. 'La Notte Stellata'. Sì, quella sì che è un'opera d'arte. La mia preferita ad essere sinceri. Ammiravo il dipinto da lontano, con il cellulare in mano che cominciò a squillare. Non risposi subito, come se mi dovessi preparare psicologicamente a quella chiamata.

<< Pronto? >>

<< Hey, noi siamo tutti insieme a pochi metri dall'entrata >>

Spostai lo sguardo all'entrata della mostra. C'era una lunga fila, ma li vidi subito.

<< Sì, vi vedo. Ora vi raggiungo >>

Riattaccai la chiamata senza dare il tempo a Seonghwa di rispondermi. Con una breve corsa li raggiunsi, non ero poi così lontano.

<< Wooooo >>

Mi salutò Yunho. Gli altri si aggiunsero dopo, a parte San. Guardava in basso, in un punto imprecisato del pavimento, con il cappuccio della felpa che gli copriva il capo e le mani in tasca quasi a nasconderle. Lo aspettai, finché alzò lo sguardo e ci ritrovammo l'uno perso negli occhi  dell'altro. Sorpassai gli altri che stavano già ridendo tra loro, mi avvicinai al mio fidanzato. Lo presi per mano dolcemente per paura che si spaventasse, poi mi appoggiai con la testa sulla sua spalla.

<< Mi sei mancato >>

Lui non rispose, come mi aspettavo. Però strinse la mia mano e mi baciò la testa. Involontariamente sorrisi.

<< Allora, non venite? >>

Mi accorsi che il gruppo stava già entrando a vedere le opere, mentre io e San eravamo in un altro mondo. Tenendogli la mano, raggiunsi gli altri e c'incamminammo verso i nostri artisti preferiti. Jisung e Mingi continuavano a fare tappe, avevano sempre qualcosa da commentare. Ma non cose interessanti.

<< Belloooo >>

Per la dodicesima volta. Era l'unica parola presente nel loro vocabolario.
Dopo aver scambiato varie opinioni su alcune opere, finalmente Van Gogh.

<< La Notte Stellata >>

Lesse Hongjoong dal cartello di fronte all'opera.

<< Che bel nome da dare a un dipinto >>

<< Smettila, Yeosang. Non sembri più intelligente se parli da filosofo >>

Ridevano, mentre io percorrevo ogni traccia dipinta in quella copia della notte stellata.

<< Ti piace? >>

Mi chiese lui, il mio amore. Era l'unica cosa che aveva detto per tutta la mostra.

<< Sì, è bellissima >>

Feci una pausa, mi voltai verso di lui.

<< Tu che ne pensi? >>

Ci pensò sù. Lo vedevo percorrere ogni angolo del dipinto, soffermarsi in alcune parti e riprendere il percorso visivo.

<< È bellissima >>

Si voltò verso di me, ci guardammo negli occhi a vicenda. E non potevo farci nulla. Per quanti dipinti potessi ammirare, amare, adorare, nessuno di questi riuscirà mai a farmi distogliere lo sguardo da Choi San.
<< L'opera d'arte può essere di varie forme, non solo dipinti e quadri >> Diceva la guida del gruppo più avanti. Già. Prima ho chiarito quale fosse la mia opera d'arte preferita. La Notte Stellata. Sì, è un quadro meraviglioso. Ma la risposta non è completa, infatti, intendevo il dipinto che preferivo.

L'opera d'arte più bella in questo mondo si chiama Choi San.

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<< È stato divertente >>

<< Hai ragione, pensavo fosse una cosa per vecchi >>

<< Andiamo, Mingi. Ogni mostra, per te, è da vecchi? >>

<< Beh, credevo di sì >>

<< Ora sono curioso di sapere la tua opera preferita, allora >>

<< Erano tutte molto belle, ma se proprio devo scegliere... >>

Sostò pochi secondi.

<< Jeong Yunho. Quella era la migliore >>

<< Sei sempre il solito >>

Sbuffa Seonghwa abbattuto.

<< Giuro, non ho mai visto niente di più bello >>


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Wrong Number | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora