<<Ciao Colin. Guarda, è arrivata la nuova inquilina. Finalmente avrai una nuova vicina.>>, sento dire dal signor Mike e, chiamata in causa, mi volto e vedo un ragazzo dagli occhi azzurri, capelli corti, tendenti al biondo, con un accenno di barba che mi scruta attentamente, avvicinandosi a me.
<<Quindi sei la nuova inquilina del 6C?>>
<<Si, esatto. Sono Raylee. Raylee Anderson.>>, gli porgo la mano e lui afferrandola dice <<Colin Shea, 6A. È un vero piacere.>>
Mh, ora che lo vedo meglio, è carino.
<<Ti serve una mano con quelli?>>, indica gli scatoloni a terra.
<<Si.>>, dico imbarazzata <<Non credo di potercela fare da sola e l'ascensore è rotto.>>
<<In verità non ha mai funzionato ma ti aiuto io. Nessun problema.>>
Rimango un attimo interdetta dalla sua gentilezza e accetto con un sorriso il suo aiuto.
<<Grazie, mi hai salvata.>>
Mi sorride e inizia a prendere una scatola e io lo seguo a ruota facendo su e giù per sei piani con dei pesi non indifferenti.
Portata l'ultima scatola in casa, ci buttiamo a capofitto sul divano presente al centro del salotto, riprendendo fiato.
L'appartamento non è male: ci sono pochi mobili ma non è un problema. Più tardi sistemerò le cose più importanti.
<<Beh, mi duole dirlo ma ho un appuntamento tra un'ora.>>, dice Colin alla mia destra mentre si alza.
<<Quindi io andrei.>>
Mi alzo a mia volta per accompagnarlo alla porta e mi sento terribilmente in colpa per tutto il lavoro che ha fatto per una completa sconosciuta perciò ne approfitto.
<<Prima che tu vada, come potrei farmi perdonare per averti fatto faticare così oggi?>>
Si volta verso di me con un cipiglio disegnato sul suo volto come a pensare a qualche soluzione.
<<Ho un'idea celestiale: io, tu, cibo cinese d'asporto e wrestling messicano sul tuo divano: è il paradiso per il mio didietro.>>
Lo guardo molto attentamente ma non riesco a sopprimere una risata divertita dalla sfacciataggine e dalla simpatia di questo ragazzo.
Credo proprio che sarà bello vivere qui, con un vicino così poi.
<<Ci sto! Domani sera??>>
<<Mi sembra perfetto.>>
Tira fuori le chiavi dalla sua tasca e le fa girare sul dito per poi raggiungere la sua porta ma lo fermo per ringraziarlo ancora.
<<Colin...>>
<<Si?>>, si gira di scatto sorridendomi.
<<Grazie!>>
Il suo sorriso si amplia ancora di più mostrandomi i suoi denti bianchi e perfetti.
<<Non c'è di che... Raylee>>
Dopodiché entriamo nei rispettivi appartamenti.
Chiusa la porta alle spalle, sono pronta per affrontare tutto il disordine generato in questi pochi metri quadri.
Per fortuna sono una maniaca dell'ordine e inizio a dividere i pacchi dai più piccoli che metto all'ingresso dove c'è un piccolo pianerottolo con tre scalini che conducono al salotto, formato da un altro gradino dove è presente la piccola cucina e la stanza è contornata da tante finestre dove entra molta luce naturale e continuano nella stanza affianco dove c'è la camera da letto e il bagno.
Inizio col pulire e sistemare il bagno mettendo tutti i prodotti per capelli corpo e viso divisi in varie pochette nel primo cassetto del mobiletto sotto al lavandino riempiendo gli altri due di asciugami e phon per capelli, piastra ed arriccia capelli.
Continuo col spolverare la camera da letto e i vari mobili per poi riempire l'armadio con i miei vestiti appesi alle grucce e sistemando le scarpe nel ripiano in basso; metto la biancheria pulita sul letto che riempio di cuscini.
In salotto invece riempio l'unica libreria presente con i miei libri di università e qualche porta foto; in cucina invece occupo solo pochi mobiletti con pentole, padelle, qualche piatto e bicchiere e poche posate: l'unico elettrodomestico che ho portato è la macchina per il caffè con la quale senza non sopravvivrei.
Lo avevo detto che sono una maniaca dell'ordine: ho deciso di portare poche cose e di sistemarle in pochi spazi così da non occupare maggior tempo nell'impacchettare di nuovo tutto quando andrò via ed anche perché mi piace essere organizzata come anche il piccolo tavolo da pranzo che ho allestito come scrivania per quando porto il lavoro a casa.
Dopo quasi due ore a pulire e sistemare tutto con calma e precisione, decido di riempire la vasca aggiungendo sapone profumato alla vaniglia e i sali da bagno, accendo qualche candela per avere un po' di relax: dopo aver dato gli ultimi esami di fine anno, ho iniziato subito a lavorare a nuovi progetti per l'azienda e in più sto aiutando mia sorella con i preparativi del suo matrimonio.
Già... mia sorella è una donna fortunata dopotutto sposerà il suo fidanzato dopo 7 anni di fidanzamento.
Courtney e Josh sono sempre stati una bella coppia affiatata e si conoscono da anni: hanno frequentato le stesse scuole fino al college; si sono avvicinati ad una cena di gala e da lì si sono iniziati a frequentare ed è nato l'amore; hanno fatto tanti viaggi insieme dove li accompagnava sempre il loro amore fino a quando sono stati pronti per la fase successiva: il matrimonio.
Ricordo ancora la proposta che fece Josh a mia sorella.
Eravamo ad una delle tante serate di beneficenza della Adams dove tutti erano vestiti elegantemente: mia sorella aveva indosso un abito lungo si velluto blu che le fasciava il suo fisico e lo risaltava alla perfezione.
Era bellissima, non c'erano parole per descriverla e Josh non era da meno nel suo smoking migliore, di alta sartoria.
Era arrivato il momento dei discorsi che si fanno di solito a questi eventi in cui presiede il signor Jake Adams senior ma il primogenito aveva preso il suo posto per poter finalmente fare la proposta a mia sorella.
Fu tutto inaspettato e vedere la mia sorellona felice non ho resistito e un pianto di gioia mi colse alla sprovvista.
Il giorno dopo mia sorella era già all'opera: mi nominò come sua damigella d'onore, mi incaricò di elaborare il progetto degli interni della sua nuova casa affidandomi anche l'arredo e infine mi impose di aiutarla per gli altri preparativi.
Domani andremo in una famosa pasticceria di Boston per provare varie tipologie di torta e scegliere la più buona.
Immersa nell'acqua calda e profumata della vasca e immersa anche nei miei pensieri è giunto il momento di prepararmi per la notte.
Sono esausta ma questa giornata si è rivelata abbastanza piacevole dopo l'incontro con il mio vicino di casa: Colin Shea.
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Il mio vicino di casa: Colin Shea
Fanfiction*Ispirato al film: what's your number?* TRAMA: Raylee, ragazza proveniente da una famiglia benestante di Boston, prende in affitto un appartamento nel frattempo che i lavori a casa dei genitori procedano in vista delle nozze della sorella maggiore. ...