I giorni passano e il 19 Novembre facebook ricordava il suo compleanno. Fra i mille auguri, ricevuti dagli amici, c'erano i miei "auguri Nicola", ai quali lui rispose con gentilezza e coraggio "grazie carissima Annarita".
Il giorno seguente non ci fu niente di nuovo tra noi, ci salutammo in circolare e nei corridoi della scuola.
Tornata a casa, dopo una giornata alquanto stancante, accesi il computer e sul social tanto amato da tutti c'erano pubblicate delle foto del suo compleanno festeggiato con amici. Gelosa le guardai tutte, nella speranza di non trovare ragazze nelle foto.. E così fu.
Non mi scriveva e mille domande iniziarono a frullarmi nella mente, finchè decisi di contattare la mia amica, che in questa situazione mi ha aiutato tanto. Presi il cellulare, cercai in rubrica "Antonella" e iniziai ad esporle le mie paure. Lei mi tranquillizzò, o meglio ci provò, dicendomi che molto probabilmente lui aspettava che gli scrivessi io. Allora gli mandai un "ciao" e gli chiesi cosa avesse fatto nella giornata. Nicola mi disse che era una giornata molto impegnativa. Messaggiammo molto quella sera.
Il giorno seguente non andai a scuola perchè dovevo fare un vaccino.
Non vidi Nicola per tutto il giorno, ma poi mi mandò un messaggio in chat chiedendomi il perchè non fossi andata a scuola e gli spiegai il motivo.
Passò un mese e ormai le nostre conversazioni erano diventate solo un ammasso di parole online, finchè un giorno, il 16 Dicembre, mi chiese il numero di cellulare pensando che non glielo avrei dato. Così lui ebbe il mio numero e mi inviò un SMS per farmi salvare il suo. "Sono Nico" disse. E fu cosí che iniziammo a messaggiare per vie più dirette.