Capitolo 1 parte prima:

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Era una sera d'estate e Marta e le sue amiche erano andate a fare una gita a Roma, era una città molto bella e ricca di tante cose da visitare e da vedere. Entrarono in un negozio di souvenir e al bancone c'era un ragazzo stupendo, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi come il colore del grano. Era la prima volta che Marta lo vedeva, sembrava un angelo con le ali azzurre. Allora il ragazzo di nome Simone si avvicinò a quel gruppo di ragazze e chiese: "Vi serve qualcosa?", le ragazze  lasciarono rispondere a Marta ma lei non rispose perché era molto timida. Loro vennero in soccorso dell'amica e risposero in coro:" Marta voleva per piacere il souvenir con il Colosseo!". Lui glielo diede e le fece anche un po' di sconto. La ragazza quando tornò a casa lo fece vedere a sua madre, suo padre era morto in un brutto incidente d'auto tanti anni prima. Sua mamma Luisa non si era più ripresa da quel giorno, Marta cercava sempre di aiutare sua madre in quello che poteva perché era ancora troppo giovane per andare a lavorare, in quella casa dove abitavano da quando suo padre Luigi era morto regnava una puzza di fumo, perché  sua mamma si faceva delle sigarette quando bastavano i soldi per comprare da mangiare. Ora che la figlia era tornata a casa da Roma  la madre decise di farle un breve discorso. Voleva dirle che si sarebbe dovuta cercare un lavoro per mantenersi, fece accomodare sua figlia Marta sulla sedia in soggiorno e iniziarono a parlare. Luisa le disse:" io Marta vorrei che ti cercassi un lavoro e che ti permetta di vivere in un appartamento tuo. Lo so che hai solo diciotto anni ma io non riesco più a mantenerti qui a casa mia!". Per fortuna  che  Marta non era una ragazza che si "legava"  al dito le cose che la mamma le aveva detto nel corso della sua vita. Quando arrivò sulla porta che apriva al bar  c'era un cartello che diceva:" QUI SI CERCA UNA RAGAZZA TRA I DICIOTTO ANNI E I VENTI CHE SAPPIA FARE TUTTE LE MANSIONI CHE LE VENGONO DATE DAL NOSTRO AMATISSIMO E ILLUSTRISSIMO DIRETTORE". E poi appariva un numero di telefono per chiamare il responsabile. Decise di chiamarlo subito e compose il numero, una voce rispose dopo pochi minuti dopo e disse:" io sono il responsabile del messaggio che vedete sulla porta del bar , se vi serve il direttore ve lo passo subito". Il direttore aveva forse trent'anni o un po' di meno e disse che si potevano vedere il giorno dopo al bar DA GABRI. Il giorno dopo lui si presentò in cravatta  e lei con  un bel vestito rosso, era una giornata calda, si sedettero su una panchina e si misero a parlare del lavoro e il capo che si chiamava Michele  decise che quel posto di lavoro era adatto alla persona che aveva davanti. Non la mise neanche a fare una prova perché essendo che quel lavoro Marta lo aveva già fatto  ed era stata brava, fino al momento che il negozio precedente era stato chiuso per fallimento. Michele decise che avrebbe iniziato a lavorare domani e per questo doveva andare a dormire perché si era fatto tardi ed erano le dieci di sera e il lavoro l'indomani sarebbe stato duro e per la fatica e il poco sonno avrebbe rischiato di svenire e finire al pronto soccorso. La mattina dopo Marta si alzò e andò al lavoro, prima di arrivare sul posto di lavoro una macchina le andò addosso e lei non fece in tempo  a frenare. Una ragazza visto quello che era successo chiamò il centodiciotto e dopo dieci minuti un'ambulanza arrivò e prelevò il ferito.

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