Capitolo 1 parte 2:

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Poi  dopo altri dieci minuti arrivarono all'ambulanza però non fecero in tempo a salvare il direttore che morì la stessa mattina. Marta lo0 venne  a sapere da un ragazzo stupendo, che anche lui lavorava in quel bar e poi si venne a sapere che lei diventava la nuova direttrice. Tutti l'accolsero con dignità  come non si era mai sentita nella sua gioventù  fino ad oggi. Adesso che  aveva sempre quello che voleva era veramente contenta anche se il capo era morto da poche ore e lei l'aveva conosciuto per poco tempo.  Ora stava tornando  a casa ma Simone le si avvicinò in tempo per dirle se voleva andare  a mangiare qualcosa e per parlare  per conoscersi meglio.  Lei disse:"Sì, io stavo andando a  casa ma se vuoi essendo che  non sono più il tuo capo posso venire da te a mangiare qualcosa. E poi magari  a tarda ora me ne torno a casa mia se non sono troppo di disturbo". Simone rispose che lei non era di disturbo perché era una persona tranquilla  e che lui la stimava molto anche se si conoscevano da così poco tempo. Alle undici di sera lui la accompagnò a casa  essendo che aveva bevuto tanti bicchieri di vino e le regole della strada proibivano di guidare se avevi bevuto, perché rischiavi di mettere a rischio la tua  e la vita degli altri. Marta era contenta quando vedeva Simone  e passava del tempo con lui a casa sua, quando lui la portò nella sua macchina Marta sentì come le farfalle nello stomaco anche se lei non voleva dirglielo perché non sapeva come avrebbe reagito  se gli parlava  di quello che le accadeva. Marta si avvicinò a Simone e gli disse:" quando mi hai accompagnata alla tua macchina sentivo come le farfalle nello stomaco, non volevo dirtelo perché non sapevo come avresti reagito quando te ne avrei parlato!".   Simone al momento pensò che era uno scherzo perché in fondo si conoscevano da poco tempo, così decise di dirle che voleva invitarla dopo il lavoro a mangiare un gelato nella gelateria più buona di Parigi perché in  fondo erano proprio nella capitale della Francia.  Lei rispose che era una bella idea e poi disse anche che era ora di accompagnarla a casa se no il giorno seguente non era abbastanza sveglia da andare al lavoro e coordinare il suo personale. Allora decisero che per evitare un incidente lei avrebbe dormito da Simone ma sul divano, anche se quando entrò e vide quell'orribile divano si arrabbiò molto anche se Simone riuscì a tranquillizzarla subito. Arrivò la mattina e la sua sveglia suonò erano le sette e doveva sbrigarsi  se non voleva arrivare in ritardo  se no che figura avrebbe fatto con il personale, che arrivava sempre puntuale per iniziare una nuova faticosa e stressante settimana di lavoro.  Alcuni avevano detto che era un po' faticoso  per le troppe ore di servizio e così erano state diminuite le ore  di lavoro e aumentata la pausa pranzo. Arrivò in ritardo al lavoro ma nessuno fece la predica alla direttrice anche se  a loro  dava molto fastidio questa precisione della direttrice ad arrivare puntuali al lavoro anche se lei arrivò sempre in ritardo. Oggi non c'erano tanti clienti da servire e quindi  il lavoro finì un po' prima del solito.  Quando la direttrice uscì dal bar che intanto aveva cambiato nome trasformandosi DA GABRI  a DA MARTA, lei tornò a casa tranquilla sapendo che i suoi clienti la adoravano e il personale era servizievole e tanto professionale. I clienti non si erano mai lamentati del servizio  del bar anche se serviva tante bibite  alcoliche perché i clienti più giovani chiedevano sempre quelle fatte con l'alcool e pur sapendo che dovevano guidare e così facendo morivano o uccidevano gente innocente  che non aveva fatto niente di male ma che comunque era morta. Quando aprì la porta di casa vide che c'erano molti fiori e petali  di rosa rossa e alla finestra c'era lui.  Non  si vedevano da tanto tempo  erano passate due settimane dal loro ultimo incontro. Marta gli si avvicinò e gli chiese:" Perché  sei venuto?  Io sono felice di vederti anche se potevi farmi una telefonata in queste due settimane che non  ci siamo visti. Perché poi mi hai portato delle rose rosse anche se noi non siamo fidanzati o innamorati?".  Lui non riuscì a rispondere perché in quel momento  si era accorto che aveva difronte la persona più bella del  mondo anche se non erano fidanzati.  Quindi  decise di far sedere Marta su una sedia antica che neanche lei si era accorta di possedere. Se pur vivendo  in quella casa da tanto tempo, finalmente Simone iniziò a parlare e disse:" Se tu Marta sei d'accordo io ti chiedo di diventare amici; perché solo così io potrò fidarmi di te e della tua professionalità che manifesti quando fai il tuo lavoro. Anche se io non ti vedo mai perché sono impegnato a lavorare, ma quello che mi raccontano le persone che lavorano con te  e ti aiutano a mandare avanti il bar DA MARTA. Quindi vuoi accettare la mia amicizia? Poi magari se sei  su Facebook  ci possiamo scrivere ogni tanto se ti va". Lei rispose:" Va bene io sono contenta se diventiamo amici e si voglio accettare la tua amicizia. Inoltre  ho Facebook  e ci potremmo scrivere quando tu vorrai  e io penso che sia una bella opportunità per conoscerci  meglio".  Si vedeva dai suoi occhi che era pienamente felice della scelta che aveva appena fatto Marta, guardò l'orologio e vide che si era fatto tardi.  Si avvicinò alla porta ma Marta lo fermò e gli disse:" Grazie di questa bella serata che abbiamo passato insieme, quando  sto in compagnia tua mi rendi la persona più felice dell'universo". Così lo accompagnò alla porta. Adesso aveva una voglia pazzesca di gelato ma si trattenne perché  si ricordò che aveva mangiato troppo cibo.  Quando si fece buio  e si coricò a letto  si accorse che non riusciva a dormire.  Passarono cinque minuti  e sentì arrivare in bocca l'odore del vomito, non fece in tempo  a raggiungere il bagno che vomitò sporcando il lenzuolo che lo stesso giorno tornata dal lavoro aveva steso al sole aspettando che si asciugasse per metterlo sul letto.  Allora decise di chiamare il centodiciotto perché una nausea così non l'aveva mai anche quando le stava per arrivare il ciclo. I medici arrivarono subito e la caricarono su una barella e dopo in ambulanza. L'ospedale  era molto grande e i pazienti si potevano sentire guariti.  Subito fu portata in una stanza dove i medici le fecero delle analisi del sangue, dove risultò che era gravemente malata e che se non veniva guarita subito poteva morire e lasciare le persone più care che aveva al mondo. Allora i medici le chiesero:" C' é qualcuno che possiamo chiamare  per fargli sapere  che tu sei in questo ospedale?".    Lei rispose  che si c'era qualcuno che potevano chiamare  ed era un suo amico di nome Simone ma che forse a quell'ora dormiva perché alla mattina  si doveva alzare per andare a lavorare. I medici allora le chiesero il numero di quel suo amico che se dormiva le avrebbe salvato la vita che era appesa a un filo ad un passo tra la vita  stessa e la morte. Il suo amico arrivò quasi subito e le disse:" Adesso sono qui io e per questo ti salverò la vita d ogni costo." Lei non riuscì a parlare perché  le avevano dato una medicina che non sentiva nulla  vomitò di nuovo ma questa volta  non era cibo che aveva mangiato la sera prima ma sangue.  Allora era  diventata una cosa più grave del previsto. Le venne fatta un'ecografia e le fu diagnosticata una malattia grave. Ea importante fare un intervento immediato. Passarono dieci giorni e Marta  si era ripresa completamente. Quando  uscì dall'ospedale e rientrò a casa  la accolsero i suoi amici  di quando era stata bambina e poi adolescente e i suoi   collaboratori che aveva incontrato prima di diventare capo del bar che dirigeva. Purtroppo non trovò il suo amico Simone.  Passarono le ore ma lui  non arrivò  e per questo decise che gli avrebbe mandato un messaggio su Messenger,. Gli avrebbe scritto così:" i miei amici mi hanno detto  che saresti venuto a casa  a trovarmi, ma non l'hai fatto. Io non sono arrabbiata con te, ma se avessi avvisato  che  tu non venivi io non avrei preparato la cena per te.  Fammi sapere se ti se dimenticato  o hai avuto troppo lavoro da fare per venire  a farmi un saluto e anche per chiedermi come stavo essendo che ho avuto una malattia molto grave e che stavo per morire". Poi però si accorse che Simone si era rimosso da Facebook  e quindi gli inviò un messaggio. Ma lui non rispose. 

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