L'INIZIO DELL'INFERNO

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Il 19 maggio del 1977 Colleen decide di fare l'autostop per andare fino al nord della California dall'Oregon, (sono circa 800 km) per sorprendere una sua amica per la sua festa di compleanno. Intorno a mezzogiorno Colleen é a metà strada e ha ancora circa due ore di viaggio da fare, quindi sta cercando un nuovo passaggio. Ad un certo punto si avvicina una macchina con una giovane coppia e Colleen li guarda. La ragazza tiene un bambino in braccio di soli 8 mesi. Colleen é una persona abbastanza intelligente ed è molto prudente, ha già rifiutato due passaggi perché non gli sono sembrati sicuri. La giovane guarda questa famiglia con questo bimbo piccolo in macchina e le è parso un passaggio sicuro. Questa coppia è formata da Janice e Cameron Hooker, sono sposati da poco e hanno un bambino piccolo. Colleen entra in macchina e all'inizio non si scambiano molte parole.

Ad oggi lei racconta che ha iniziato ad avere una strana sensazione mentre Cameron guidava perché lui continuava a guardarla dallo specchietto e la squadrava.

Ad un certo punto si fermano ad una stazione di servizio e Colleen ne approfitta per andare in bagno. La ragazza inizia a percepire come già detto, una sensazione strana e le viene l'impulso di scappare via. Però pensa che sia una sensazione stupida e che è soltanto paranoica.

Nelle sue interviste Colleen dice che una voce le diceva di saltare dalla finestra del bagno e scappare via senza guardarsi indietro.

La macchina riparte e i toni della conversazione iniziano a cambiare, Cameron comincia ad essere un po' strano e ad un certo punto scende proprio il silenzio. All'improvviso l'uomo gira in una strada sterrata e isolata. Ferma la macchina mentre Janice e il bambino scendono, poi Cameron punta un coltello alla gola a Colleen dicendole che deve fare quello che vuole lui. Lei per paura di essere uccisa risponde di sì. Lui tira fuori una scatola, un marchingegno strano che a quanto pare è stato proprio sul sedile affianco a Colleen per tutto il tempo.
La scatola é fatta di legno, riempita di materiale isolante che Cameron mette in testa a Colleen. La lega e si rimette a guidare. Quando arrivano a casa Cameron porta Colleen nel seminterrato, le toglie tutti i vestiti, la lega per i polsi al soffitto e la lascia sospesa per aria. La ragazza inizia ad urlare e subito Cameron torna per punirla, minaccia di reciderle le corde vocali dicendole che lo ha già fatto prima. Questa cosa è vera, Cameron e Janice avevano già provato a rapire un'altra ragazza per tenerla prigioniera, ma gridava troppo e l'uomo le ha reciso le corde vocali per poi farla morire dissanguata. La notte Cameron tortura Colleen per ore in modi brutali e la lascia sempre nuda, ma con i polsi legati al soffitto. Le fa mettere però qualcosa sotto ai piedi per appoggiarsi, almeno non è più sospesa.
La famiglia di Colleen sa che la figlia è andata nel nord della California a trovare una sua amica e che avrebbe fatto l'autostop per arrivarci. Collen gli ha detto che ci sarebbe rimasta un paio giorni. Quindi i primi giorni la famiglia non si preoccupa e l'amica non sa neanche che sarebbe andata a trovarla essendo una sorpresa. Dopo 4 giorni la famiglia inizia a preoccuparsi e la compagna di stanza di Colleen chiama i genitori.
C'è da dire che non esistono ancora i cellulari quindi non hanno alcuna idea di come trovarla essendo tanta la strada dall'Oregon e la California. I genitori iniziano a cercarla con la macchina fermandosi ad ogni città chiedendo ai passanti se hanno visto la figlia.

LA RAGAZZA NELLA SCATOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora