Felicità (parte 2) - Uchiha Itachi

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V

Un'altra volta. Era ancora viva. Ancora una volta.

Guardò quelle strade familiari. Quanti anni aveva passato lì? Non contava più e forse era meglio non contare, per non delirare.

Fece un passo in avanti, non accorgendosi di un'ombra che stava correndo verso la sua direzione.

"Ahi!" Sasuke si tastò la fronte rossa.

"... Scusami. Ti fa tanto male?"

Sasuke si fermò, con ancora le mani poggiate sulla testa, la osservò di sottecchi. Scosse la testa.

"Menomale. Scusami, ero distratta. Ma questo vuol dire che sei così veloce che non mi sono nemmeno accorta della tua presenza. Sei bravo." Lo complimentò.

Gli occhi tondi si illuminarono. "Davvero?"

"Sicuramente." Annuì convinta.

Le sue labbra si incurvarono in un sorriso a trentadue denti. Vide che aveva perso un canino latteo, ma ciò lo rendeva solo più adorabile. Le guance morbide erano rosse di emozione.

Nessuno avrebbe voluto fare del male ad una creatura del genere, capiva perfettamente. Era lei quella troppo poco carina.

"Come ti chiami?" Chiese il bambino curioso. "Non penso di averti visto prima d'ora."

"Sasuke." Una voce risuonò dietro di lei, per poco trasalì dalla sorpresa. Non era riuscita ad avvertirlo.

"Nii-san!" Il fratellino lo salutò, riunendosi a lui. "Hai finito la missione di oggi?"

Itachi gli accarezzò il capo senza però guardarlo. Aveva gli occhi puntati su di lei.

"Che bambina carina." Gli disse sforzando un sorriso.

Il ragazzo si bloccò. "Bambina..."

Qualcosa si incrinò nel suo sguardo profondo, per un attimo lesse tormento.

"Non sono una bambina!" Proruppe Sasuke, un cipiglio offeso in volto.

"Perdonami." Non poté fare a meno di sorridere. "Ti devo un dolce, va bene?"

"Non mi piacciono i dolci." Sussurrò il bambino.

Già, neanche a lei piacevano le cose dolci. Aveva affermato il contrario solamente per avvicinarsi a suo fratello, veramente patetica.

Che cosa voleva farne di quell'ennessima vita?

Decise di tornare a casa, se scoprissero che non fosse nella sua camera potrebbero dare di matto.

"Aspetta, Shiho."

Scrutò la mano estranea posata sulla sua spalla.

"Io e Sasuke stiamo andando a prendere un tè pomeridiano. Vuoi venire con noi?"

"No." Rispose subitanea ritraendo la spalla. 

"Vieni..." Era Sasuke, la guardava dal basso con degli occhi speranzosi.

Non riuscì a rifiutare.

Si ritrovò a camminare con i due, a fianco di Itachi. Era così alto in confronto a lei, si ricordò che almeno fisicamente aveva due anni in più.

Arrivarono infine al negozio di spuntini pomeridiani e si sedettero ad un tavolo.

"Benvenuti! Cosa volete ordinare?" Chiese il proprietario caloroso.

"Del tè verde senza zucchero, grazie." Rispose lei.

"Anche io!" Esclamò Sasuke dopo di lei.

"Hanami dango, dieci, per favore."

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