Il viaggio è interminabile a causa dell'assenza di musica e dal tassista che non spiccica una parola.
Osservo il paesaggio intorno a me, mi piace Melbourne e prometto a me stessa che la visiterò subito.
Il sole colpisce e illumina tutta la città, rendendo visibili tutti i dettagli del nuovo posto in cui mi trovo.Ma il panorama non dura molto perché, appena l'autista percorre delle strade desolate, mi sembra di ritrovarmi in un'altra città e non più nella magnifica Melbourne.
Le strade sono sporche, immondizia di ogni tipo è presente sui lati della strada e sul marciapiede, ma nonostante ciò, ci sono molti ragazzi, molti pub dove posso sicuramente andare per divertirmi.
A parte la sporcizia e qualche caseggiato mal ridotto e ricoperto di graffiti, Fitzroy non è come me l'hanno descritta Cal e Mikey, e sono felice di ciò.
"Signorina più avanti di così non mi è permesso andare".
La voce dell'autista mi risveglia dai miei pensieri e spero di aver capito male.
"Come scusi?".
"Ho detto, che non posso andare oltre questa zona perché non mi è concesso" mi risponde in modo leggermente annoiato.
Neanche il tempo di aprire bocca, che mi interrompe di nuovo.
"Sono 10 dollari" e sporge la mano verso di me.
Cerco i soldi e una volta trovati glieli do.
"Mi può aiutare con le valigie?" chiedo al signore che era già pronto a ripartire.
Appena realizza cosa gli ho chiesto, sgrana gli occhi e guarda fuori nei paraggi della macchina, come se volesse accertarsi che non ci fosse nessuno."V-va bene. Facciamo veloce." E detto questo scende dalla macchina e scarica tutti i miei bagagli anche se con difficoltà a causa del tremore delle sue mani.
Lo seguo e una volta prese tutte le valigie, mi saluta e con estrema fretta sale in macchina e se ne va, lasciandomi da sola.
Chissà perché tutta questa fretta.
Mi guardo intorno ma non sapendo assolutamente dove dirigermi per raggiungere la mia casa, vado in un bar li vicino per chiedere informazioni.
Più mi avvicino e più baccano sento provenire dal locale, e una volta arrivata fuori dalla porta, un ragazzo esce fuori di tutta fretta e non vedendomi mi scontra, facendomi cadere.
Il ragazzo mi osserva con aria di sufficienza ma poi si avvicina e mi porge la mano, cambiando completamente umore.
"Mi dispiace non ti avevo vista dolcezza" mi dice con un sorriso malizioso stampato in faccia.
Afferro la sua mano e una volta essermi rialzata, noto che è più alto di me.
Ha una chioma ribelle di capelli castani ricci, e un paio di occhi verdi che mi fanno mancare il respiro e il suo sguardo è ancora più affascinante grazie al piercing al sopracciglio destro.
Le labbra sono rosee e ben definite.Una risata mi risveglia dal mio stato di trance, e scopro che proviene dal ragazzo riccio
"Ti piaccio?" Mi chiede con il suo solito sorriso malizioso che non ha mai tolto da quando mi ha vista.
Arrossisco a causa della sua sfacciataggine, ma mi riprendo e, non rispondendo alla sua domanda, gli chiedo dove si trovasse la mia casa, mostrandogli l'indirizzo.
"È un po' lontano rispetto a dove ti trovi ora ma potrei prendere in considerazione l'idea di accompagnartici se mi dici come ti chiami" mi dice nello stesso momento in cui inizia a incamminarsi.
"Mi chiamo Scarlett. Non sono del posto e mi servirebbe davvero un passaggio" gli dico seguendolo.
"Io sono Harry. So che non sei del posto perché non ti ho mai visto. E fidati, belle ragazze come te non passano inosservate. Dai vieni che ti accompagno" mi risponde mentre mi prende una valigia e mi rivolge un sorriso mozzafiato con ai lati della bocca due stupende fossette.
Arrossisco
"Allora di dove sei?" Mi chiede, mentre scorgo in lontananza una macchina nera lucida che penso sia la sua.
"Sono di Londra." gli rispondo non sapendo che altro dire.
Raggiungiamo la macchina, e una volta messi tutte e tre i bagagli nel veicolo saliamo e partiamo in direzione della mia nuova casa.
Osservo Harry e ammetto che è proprio un bel ragazzo.
Noto che ha le braccia ricoperte di tatuaggi e questo mi intriga molto di più.
Ho sempre amato i ragazzi tatuati."Non mi piace questo quartiere." mi dice con tono duro appena ferma la macchina. Noto la mia casa a qualche metro di distanza
"Perché?" Gli chiedo incuriosita mentre lui è già sceso dalla macchina e sta già scaricando le valigie.
"Diciamo che non vado molto d'accordo con la maggior parte delle persone che vivono qui" dice mentre ridacchia e si avvia verso la mia casa dopo che gliel'ho indicata.
Arriviamo davanti al portone e prendo le chiavi da sotto lo zerbino come mi ha detto il vecchio proprietario della casa.
"Beh mi tocca andare dolcezza. Vorrei restare ma ho del lavoro da fare" mi informa con tono basso e affascinante.
Si avvicina a me e penso mi voglia dare un bacio sulle labbra.
Io sono ferma immobile e ho il battito che va ai mille all'ora.
All'ultimo devia, e mi da un bacio all'angolo delle labbra e in quel momento rilascio un respiro e riapro gli occhi, che solo in quel momento mi accorgo di averli chiusi.
"Ci vediamo domani dolcezza, ti vengo a prendere alle 4 del pomeriggio. Fatti trovare pronta." E non lasciandomi neanche il tempo di rispondere va verso la sua macchina e con una sgommata, gira e torna da dove siamo arrivati.
Rimango sull' uscio della porta finché non vedo più l'auto di Harry e solo in quel momento mi sento osservata.
Mi giro e trovo un gruppo di ragazzi che mi osserva con sguardi truci. Dal loro aspetto non mi sembrano tipi raccomandabili ma nonostante ciò alzo la mano in segno di saluto.
Il ragazzo biondo, che stava al centro, mi sorride e invece che salutarmi mi manda a fanculo.
Lo osservo assottigliando gli occhi e gli mostro pure io il dito medio.
Si irrigidisce e si stacca dal muretto su cui era appoggiato per dirigersi verso di me, ma fortunatamente un suo amico lo ferma per un polso e lo ferma.
Devo imparare a controllarmi, penso.
In quel momento arriva una macchina familiare che si ferma davanti ai ragazzi, e da quest'ultima scendono due ragazzi.
Ora capisco perché era familiare la macchina.
Scendono Michael e Calum e il riccio, colui che ha fermato il biondo, mi indica ai due nuovi arrivati.
Loro si voltano e mi osservano, e una volta riconosciuta sgranano gli occhi. Mi giro sui miei piedi per entrare in casa, non volendo tenere una discussione con quei due ragazzi.
"Scar! Ferma!" Urla Calum.
Io non lo ascolto e chiudo la porta.
Osservo la casa e devo dire che è tenuta bene.Mi dirigo al piano di sopra portando con me le valigie e arrivata in camera da letto, inizio a disfarle.
SPAZIO AUTRICE
~mi dispiace non avere più aggiornato ma ho avuto un sacco di problemi e scarsa concentrazione ma vi prometto che se questo capitolo e i futuri riceveranno molti voti e commenti, aggiornerò con più frequenza.
Detto ciò vi saluto :)
Ciao belle e grazie ancora per leggere la mia storia
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Rewind
FanfictionUn viaggio le cambierà la vita.. Sarà pronta a non vivere più la vita monotona di prima? Lo scoprirà solo vivendolo. Lei Scarlett Monroe Lui Luke Hemmings