Writer's pov
El girava per la stanza ripetutamente chiedendosi: 'devo o non devo invitarla?'.
Stava pensando se invitare Max alla sua festa, una parte di lei non voleva invitarla e imparare ad andare avanti, visto che quella che aveva voluto interrompere la relazione è stata lei stessa, ma un'altra parte di lei voleva invitarla e questa parte era divisa in due parti:
-tanto se la inviti ci saranno 30 persone, non dovrai parlarci per forza;
-invitala e dille la verità, ammetti che hai sbagliato.
Eh si, El teneva ancora molto a Max.
El, quella sera, si era, però, resa conto che non era abbastanza per lei e quindi pensò che chiudere con lei definitivamente avrebbe portato a una vita più semplice, senza paranoie, anche se dentro di lei sapeva che per Max era sempre abbastanza.
Alla fine decise di afferrare il telefono e andare nelle chat archiviate e cliccare su Max.
Le sue dita tremavano e d'un tratto non sapeva più formulare una domanda.
-Ciao Max! Come va? Sono El non so se ti ricordi di me, probabilmente mi hai dimenticato, se lo hai fatto beh allora fai finta che non ti abbia mai mandato questo messaggio...-
Ma che diavolo aveva appena scritto?
-Hey Maxine lo so che non ci sentiamo da un po' , volevo semplicemente chiederti se ti andasse di venire alla mia festa questa sera
Jane-
Cliccò invia.
El sentì il cuore tremare ma decise di leggere un buon libro e provare a non pensarci più.
***
Max sentì il suo telefono vibrare.
Lo prese e aprì l'applicazione dei messaggi, un messaggio da El?
Pensò che probabilmente avesse sbagliato mittente ma decise comunque di aprirlo e quando lo vide si accorse che il messaggio non era sbagliato, era proprio indirizzato a lei.
Diceva se fosse libera questa sera per venire alla sua festa, di certo Max non ha un bel ricordo delle feste, ma era libera e anche spaventata, pensò comunque sia che non ci sarebbe stata solo El ma anche gli altri perciò decise di accettare:
-Hey ciao:)...
Mise la faccina per farle capire che non era arrabbiata che le aveva scritto.
-...Per me va bene, dimmi dove devo venire e a che ora, a stasera;)
Maxine-
Mandò il messaggio cercando di restare tranquilla ma non nascondeva che era molto in ansia e continuava a domandarsi se avesse veramente sbagliato persona e nel frattempo aveva conosciuto un'altra Maxine uguale a lei.
Ricevette la risposta dopo neanche cinque minuti con il posto e l'orario, ora rimaneva soltanto la scelta del vestito.
Optò per dei semplici jeans e un top nero, non voleva esagerare in fondo non stavano più insieme.
Prese la sua macchina e partì verso la festa.
***
La festa di El era al completo, mancava solo Max e ciò metteva panico sempre di più ad El.
Mike venne incontro ad El notandola preoccupata: -Ehi che succede?- domandò preoccupato per lei, -Max non è ancora arrivata- disse El camminando qua e là come a cercare qualcosa fuori posto, Mike era stato molto vicino ad El ultimamente e l'aveva ascoltata quando ne aveva bisogno, ma ora era stanco: doveva dirle la verità: -El devi dirle la verità- disse lui, -Quale verità Mike? Non mi ascolterebbe mai! Sono io che l'ho lasciata, io le devo delle scuse!- disse quasi gridando, non facendosi sentire dagli altri invitati, per fortuna c'era la musica.
-El lo so però ormai non siamo più adolescenti, devi dire le cose come stanno! Tu la ami ancora!- ribattè Mike, El sapeva che aveva ragione ma era troppo spaventata da come Max avrebbe potuto reagire.
El se ne andò sbuffando.
Finalmente, Max arrivò e salutò El con una mano, El si avvicinò, -Tanti auguri!- disse Max rivolgendole un sorriso, le venne quasi impulsivo abbracciarla ma poi si ricordò che non era il caso, El notò che in mano aveva una busta, -Grazie ma non dovevi farmi un regalo- disse sincera, -Oh ma non ti preoccupare, veramente- rispose Max, l'imbarazzo si percepiva da due passi di distanza, -Uhm, puoi darmi il cappotto così te lo metto apposto?- domandò gentilmente El, Max le diede il cappotto e per un attimo le loro mani si sfiorarano dopo un anno, Max sentì un brivido percorrere la schiena, quasi come se fosse la prima volta che lei e El si toccassero la mano, lo stesso era per El, respirava affannosamente.
Max andò a salutare i suoi amici e iniziò a scherzare con gli altri.
La festa era su una casa vicino all'oceano e c'era una piscina.
El cercava di non concentrarsi su Max ma era impossibile.
La guardava ballare mentre i suoi capelli rossi, illuminati dalle luci colorate che andavano a tempo della musica, si muovevano lentamente tanto da mostrare ogni loro particolare.
Max ogni tanto ricambiava lo sguardo ma ogni volta che si girava, sperando che El la stesse guardando, El non era mai nella stessa direzione della rossa, poiché si girava prima che lei potesse farlo, impaurita di ammettere a lei stessa i suoi veri sentimenti verso Maxine.
Le ragazze, tuttavia, si divertirono quella notte, ma quest'ultima era accompagnata da qualche secondo di vuoto per la mancanza dell'altra accanto a loro, sapevano nel profondo che se fossero state insieme, anche soltanto come amiche, si sarebbero divertite molto di più, soprattutto sarebbero state se stesse, d'un tratto El si domandò se invitare Max fosse stata la cosa giusta, dato che non l'aveva considerata per tutta la serata, tranne quando è arrivata.
Max, invece, cercava di iniziare una conversazione con El, anche se non fosse seria sapeva di doverci parlare, ma ogni volta che provava ad avvicinarsi si bloccava oppure El si girava da un'altra parte, e ciò che fece girare la testa a Max fu il perché El si allontanasse, non capiva se lo facesse apposta per evitare Max oppure quella era solo una coincidenza e una sua stupida paranoia.
Tutto d'un tratto la festa prese, però, il sopravvento: El impazzì e incominciò a bere senza fermarsi, Max se ne accorse ma per qualche ignaro motivo, anche a lei, si fece i fatti suoi, anche se era molto preoccupata per El, dato che, da quello che lei sapeva, El non si era mai ubriacata prima d'ora.
El sembrava divertirsi ma non sapeva perché stava bevendo così tanto, non aveva mai perso il controllo in questo modo così brusco, e la cosa peggiore era che non sapeva come fermarsi, e i suoi amici non aiutavano più di tanto dato che la stavano invogliando a bere sempre di più.
Max era confusa: perché El, una ragazza così calma, era diventata amica di queste persone così immature? Ma soprattutto quella non era la El che lei un tempo conosceva, forse esagerava ed El si stava comportando così soltanto perché era la sua festa e voleva divertirsi un po', ma non era poi così sicura.
Dopo due ore la festa finì e tutti tornarono a casa.
Max decise di offrirsi per pulire, aveva almeno una buona scusa per parlare con El, visto che erano da sole, ma non aveva grandi aspettative data la inesistente sobrietà e lucidità di El.
-Hey, va tutto bene?- Max chiese ad El avvicinandosi, avrebbe voluto metterle una mano sulla spalla in segno di conforto ma aveva paura che El la potesse cacciare via per sempre dalla sua vita, per lei era tantissimo sapere che El la volesse invitare alla festa, El sembrava scossa e stanca, -Sì, tranquilla- rispose Jane con un sorriso, appena pronunciò quelle parole fece un passo e inciampò, per fortuna Max la prese in tempo prima che cadesse, in quel momento le loro menti si concentrarono di nuovo sul secondo contatto fisico dopo tanto tempo, Max cercava di scacciare via quel pensiero, sapendo che non era il momento adatto, ma era impossibile.
-Ok...vuoi che chiami qualcuno?- chiese Max, -Di sicuro non mia madre sarà impegnata a litigare con Ryan- rispose El con una risata quasi isterica, con sotto un filo di dolore, per un attimo Max sembrava aver dimenticato che El fosse ubriaca; -Ok, allora chi dobbiamo chiamare?- disse Max cercando di mantenere la calma, senza alcun successo, -Max- la chiamò El, Max si girò ed ora si potevano guardare negli occhi, Max era sorpresa che si ricordasse il suo nome, -Si?- rispose, -Devo vomitare-.
Max la prese per mano e corsero verso il bagno: El si mise in ginocchio vicino al water e rigettò l'alcol che aveva bevuto quella sera.
Max non sapeva cosa fare: l'unica soluzione era riportarla a casa, ma a quanto pare non ci voleva andare, tantomeno voleva andare da Lucy, specialmente Max perché dopo inizierà a chiedere troppe spiegazioni, quindi l'unica soluzione rimasta era portarla nel suo appartamento e farla rimanere lì a dormire, senza preoccuparsi della reazione della mattina successiva, che non sarebbe stata sicuramente felice.
Che cosa avrebbe fatto?Spazio Autrice
Ho scritto molto:)
Che ne pensate fino adesso?
Vi annuncio che il terzo capitolo è in lavorazione e credo che riuscirò a pubblicarlo oggi.
Ci sentiamo ❤️
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As Long As I'm With You I've Got A Smile On My Face
RomanceDream a little of me sequel. El e Max dopo quasi un anno di relazione si sono lasciate. Ora sono al secondo anno di college, il loro amore potrà mai rinascere?